teatro-angelo-roma-80x80Uno sguardo alle prime due serate di apertura della rassegna I corti teatrali che torna protagonista dopo diciotto anni di assenza.

Riproposti dopo molti anni dall’ultima edizione, I corti teatrali aprono il sipario il 20 aprile. Fin dalla prima serata quello che si coglie immediatamente è la diversità dei vari spettacoli che ci vengono proposto; elemento in comune, invece, la presenza di compagnie formate quasi esclusivamente da giovani attori che, nonostante l’età, si dimostrano all’altezza delle aspettative.
Protagonisti della prima serata sono quattro corti in gara. Take care è il primo in scena; un dialogo tra due amici, legati anche da un rapporto di lavoro, all’interno di uno spogliatoio, prima di un allenamento di rugby. Un confronto serrato tra i due che, man mano che procede, mette sempre più in risalto – a discapito dell’amicizia – il rapporto di subordinazione e di differenza che deriva dalle diversa situazione economica e sociale da cui i due provengono. Segue il secondo, Labirinti, del quale sono protagonisti un uomo e una donna, con al centro il tema della perversione dell’animo umano che, in cerca di soddisfazione, sfocia in giochi di ruolo, in ambiguità e in atti senza nome, facendo entrare coloro che ne partecipano e ne sono affascinati in un vortice o, come suggerisce lo stesso titolo, in un labirinto senza uscita.

Pomeriggio disgraziato è invece un corto comico, ironico, parodia dei tanti programmi che affollano la nostra tv; uno spaccato che mette in scena un presentatore intento a raccontare la storia del proprio ospite, provando più volte, ogni volta esagerando ed estremizzando i fatti con l’intento di colpire il pubblico e di meravigliarlo. Alla fine l’unico ad esserlo sarà, in un paradossale ribaltamento di prospettiva, lo stesso presentatore quando capirà di essere solo parte di una semplice storia. Salvo buon fine è il più profondo e il più impegnato corto della prima serata, con al centro il tema dell’omosessualità, la sua difficoltà a essere accettata dalla società, come anche dalle stesse persone che ne sono coinvolte. Attraverso una interessante suddivisione scenica e un gioco di posizioni, quello che è rappresentano è uno dei possibili tragici effetti che può portare l’omofobia e la paura spesso nutrita nei confronti di tutto ciò che riteniamo diverso.
La seconda serata propone invece due corti in gara e un terzo fuori concorso, diretto e interpretato dallo stesso Massimiliano Caprara, direttore artistico della rassegna. Il primo, Sani da legare, affronta il problema della comunicazione da un punto di vista completamente moderno. Un padre che tenta di parlare, di instaurare un rapporto verbale con le sue due figlie, ma che, nonostante i continui tentativi, continuano a ignorarlo e a interagire esclusivamente con i propri dispositivi elettronici. Un corto che mostra, quindi, come la modernità abbia logorato i rapporti esistenziali, il confronto diretto e di come abbia indebolito le personalità, che si mostrano forti e intraprendenti solo quando c’è un mezzo – in questo caso un pc o un cellulare – che li separa (e allo stesso tempo li protegge) dall’altro.

La rassegna continua con La collezione, dove è protagonista una donna/bambola e il tema è quello della schiavitù del corpo femminile, piegato e abusato per fini edonistici. Sullo sfondo la storia di Amore e Psiche (probabilmente) a sottolineare come, nonostante tutto, il desiderio, l’aspirazione di ciascuno di noi è quello di amare e di trovare qualcuno che ci ami profondamente.

Chiude la seconda serata, «un regalo», come è stato definito per il pubblico presente, dello stesso Caprara con Valeria Milaneschi: Ultimo giorno di campeggio, un corto ironico, sarcastico, sull’ingenuità dell’animo umano.
Due serate, quindi, quelle di apertura che mettono in scena molti aspetti della nostra realtà; molti problemi che ci riguardano da vicino, alcuni dei quali affrontati con comicità e ironia così da far riflettere senza correre il rischio di annoiare.

I corti sono andati in scena:
Teatro dell’Angelo

Via Simone de Saint Bon 19, Roma

I corti teatrali
Direzione artistica Massimiliano Caprara
Organizzazione generale Veronica Milaneschi

20 Aprile
Take care di Andrea Panischi
Labirinti di Daniel De Rossi
Pomeriggio disgraziato di Gerry Gherardi
Salvo buon fine della Compagnia Planets Art

21 Aprile
Sani da legare di Paolo Gatti
La collezione di Eleonora Gusmano
Ultimo giorno di campeggio di Massimiliano Caprara