Radicalità della musica ambient

sonic80x80Il Sonic è una piccola peniche, una chiatta ancorata sulla Saona, che ha subito un importante ammodernamento ed è ora adibita a sala da concerti, divenendo il punto di riferimento per i lionesi alla ricerca di suoni cupi e dark, tra ricerca e la grande tradizione degli anni Ottanta. Immersi in un’atmosfera rosso-sangue, due nomi importanti della musica ambient hanno deliziato il rispettoso pubblico accorso su questa piccola imbarcazione: i canadesi Loscil e gli inglesi Fieldhead.

Nato nel 2008 a Leeds, Fieldhead è il progetto musicale dietro il quale si cela il geniale Paul Elam. Lo spostamento a Vancouver e l’incontro con la violinista Elaine Reynolds, hanno permesso al progetto di spingersi alla ricerca di nuovi campi di indagine all’interno della scena elettronica.
Paul Elam armeggia la console e il laptop, costruendo minuscoli mondi musicali costituiti di particelle rumorose, gracchianti, serie di note mandate costantemente in loop, mentre Elaine Reynolds disegna semplici linee melanconiche che fendono l’aria e nelle quali ritroviamo echi dei violini dei Godspeed You! Black Emperor. Il set presentato a Lione mostra un dualismo assai chiaro, un accostamento tra un’elettronica a tratti marziale e un violino che tratteggia un mondo sonoro di diverso tipo, delicato e cupo. Accogliendo all’interno della propria musica una prospettiva minimalista, un rumorismo discreto ed echi classici, i Fieldhead non possono esimersi dal definirsi come creatori di un mondo di evocazioni eterogenee.

La seconda parte della serata è stata dedicata ad un grande nome dell’elettronica mondiale, quello dei Loscil. Loscil è il progetto di Scott Morgan che ha al suo attivo un consistente numero di album e di ep, tra i quali vogliamo citare gli ultimi due, entrambi del 2013: Intervalo e Erebus (quest’ultimo in collaborazione con Bvdub). Attivi fin dal 1998 a Vancouver, i Loscil sono divenuti un riferimento all’interno della scena ambient non solo nordamericana. Il concerto lionese ha rispettato pienamente le aspettative e lo si può definire come un’esperienza estetica di una grande ricchezza sintattica. Le formule utilizzate, le stratificazioni umorali rese musicalmente, i leitmotiv, il ritmo incessante e progressivo che non permette alcun riposo, solo solamente alcuni degli elementi che trascinano la carica empatica. I Loscil possiedono la completezza dello sviluppo, e grazie a questa, essi giungono alla complessità e alla stratificazione onirica comunitaria. Il pubblico del Sonic ha potuto degustare tre lunghe suite, all’interno delle quali le transizioni sono state a dir poco perfette. Il concerto è stato un lungo viaggio che accompagna il singolo in una trance, in maniera graduale ma integerrima, lieve ma con una vaga sensazione di soffocamento. La radicalità della proposta musicale dei Loscil è proprio questa riflessione performativa all’interno della musica ambient: costruire una musica che non sia meditativa (l’ambient gode purtroppo di questa nomea), ma un’interruzione della meditazione dovuta allo straordinario portato che inibisce la libera attività meditativa per aprire il campo ad una passività di tipo creativo.
Perfezione di una trance senza inizio.

Le Sonic de Lyon a présenté deux gros noms de la scène électronique internationale: Loscil et Fieldhead. Un double concert riche et capable de tétaniser le publique. Si la première partie a été assurée par le jeune Paul Elam, alias Fieldhead, accompagné par la violoniste Elaine Reynolds, auteurs d’une très belle performance, la deuxième partie a bâti un imaginaire onirique de rare beauté. Loscil se confirme une des références majeures de la recherche ambient d’aujourd’hui.

Il concerto ha avuto luogo:
Sonic
4, quai des étroits – Lione (Francia)
venerdì 14 febbraio 2014, ore 21.00

Sonic presenta
Loscil + Fieldhead in concerto
http://sonic-lyon.blogspot.co.uk/
http://www.loscil.ca/
http://www.fieldheadmusic.com/