Inequilibrio Festival. Venerdì, 30 giugno

A Castiglioncello, si apre una finestra sull’Europa – con Piccole commedie rurali di Jean Roland Fichet e Lucifer, drammaturgia italiana in lingua inglese.

PierGiuseppe Di Tanno, performer virtuoso, credibile come interprete, abile danzatore, dotato di mimica e comunicativa; Lady Maru, alle musiche, perfetto contrappunto dialogante con i movimenti di un Lucifer, che si risveglia, sì, padrone all’inferno ma incapace di ricreare la vita.
Il lavoro di Industria Indipendente ha di base un’idea accattivante: trasformare l’essere umano in un piccolo uovo – reale e metaforico – sballottato, compresso, assoggettato alle mani del destino (in questo senso, emblematica e icasticamente rilevante l’immagine finale del terremoto che distrugge le uova nel loro contenitore di plastica, ossia gli esseri umani ignari della caducità dell’esistenza chiusi nelle loro casette a guardare la tv e a rimpinzarsi corpo e mente di spazzatura).
Interessante, anche, e a momenti ammiccante alla fluidità corporea del Butoh, la parte iniziale – quando Lucifer emerge dal magma prendendo coscienza della sua nuova condizione.
Tra questi due estremi, una performance discontinua nel suo registro sempre troppo caricato, condito di fluidi corporali all’eccesso (saliva e sudore mischiati all’odore di alcool per ripulire il pavimento e agli schizzi di uova rotte). Una sequenza ininterrotta che, a volte, stupisce per l’originalità e, altre, stanca per quell’ammiccamento eccessivo all’universo a stelle e strisce (per esempio, gli onnipresenti fuck che dimostrano solamente la povertà del linguaggio da Us serial) o la pedanteria di certe precisazioni (apporre nei sovratitoli anche l’indicazione della lingua tradotta).
Un progetto, a quanto si comprende ancora in progress, molto vicino alle sperimentazioni Fringe britanniche, che con una maggiore levità (evitando, ad esempio, i continui rutti e conati) potrebbe diventare alquanto suggestivo e interessante, grazie anche all’indubbio talento di Di Tanno.

Prima di Lucifer, la Compagnia Gogmagog ha presentato brevi, emblematici quadri di vita della campagna bretone, scritti con mano surreale ed effetto straniante da Jean Roland Fichet. Alcuni di un’incisività corrosiva, altri che girano un po’ a vuoto (si fatica a dare un senso compiuto, in particolare, a Plus personne e L’insituteur et l’animal).
Purtroppo, una scrittura tanto sottile e delicata come quella di Fichet abbisogna di qualità interpretative e registiche altrettanto raffinate.

Annullata la Trilogia di Roberto Latini per questioni meteorologiche. Si replicherà tutte le sere, il Cantico dei Cantici.

Gli spettacoli hanno avuto luogo nell’ambito di Inequilibrio Festival 2017:
Castello Pasquini – varie location
piazza della Vittoria
Castiglioncello (LI)
venerdì 30 giugno

Sala del Ricamo, ore 18.30
Gogmagog presenta:
Piccole commedie rurali

(teatro, prima nazionale)

Sala del Camino, ore 19.30
Industria Indipendente presenta:
Lucifer

(teatro, studio)