Carnefice e vittima

Al Teatro Rasi di Ravenna va in scena la rilettura, firmata da Roberto Magnani, del Macbetto di Testori. Un testo e uno spettacolo che lasciano il segno.

La parola. Il logos è dio padre – e madre. E nella chiesa sconsacrata del Rasi, l’attore officia il rito laico del teatro, generando un inferno attraverso la parola.
Fulminante incipit per un lavoro attoriale eccellente che recupera il nocciolo ruvido del miglior Testori, quello della Trilogia degli Scarrozzanti – composta da Ambleto, Macbetto ed Edipus. Magnani si cala nei panni del regicida impotente con la camicia nera e il fez da gerarca fascista, mentre il suo viso ricoperto di argilla sembra rimandare sia al fango delle trincee che ai volti solcati da cenere e gesso, ad esempio, dei Mursi (popolazione nomade che tuttora vive in Etiopia), innescando un potente cortocircuito tra carnefice e vittima.
A fare da sottofondo a questa discesa negli inferi della guerra di potere, le musiche di Simone Marzocchi che creano un vibrante sottofondo alle liriche espressionistiche di Testori.
L’anima nera, abortita da Macbeth – questo maschio svirilizzato – è interpretata da Eleonora Sedioli, a metà strada tra gli anamorfismi di Frances Bacon e la figura pop di Sadako (la protagonista del cult, Ringu). La terza figura che si aggira come ombra funesta è la Ledi di Consuelo Battiston. Una Ledi che non impazzisce (la follia nell’originale shakespeariano è una delle evoluzioni dei personaggi più inspiegabili e meno riuscite del teatro elisabettiano) ma persevera con maschia ferocia fino alla fine. Il resto è silenzio.
Tragedia moderna tra le più attuali: Testori denuncia con ferocia la ferocia. E Magnani lo riporta in vita con passione, con pochi oggetti e apparati pregni di senso (come il telone da macellaio), in tempi lontanissimi da quelli cantati da un altro poeta degli ultimi, tempi lontanissimi dal Bukowski di: “Noi siamo qui per uccidere la guerra“.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Rasi
via di Roma, 39 – Ravenna
venerdì 11 ottobre, ore 21.00

Teatro delle Albe/Ravenna Teatro – Masque Teatro – Menoventi/e-production presentano:
Macbetto o la chimica della materia
trasmutazioni da Giovanni Testori
ideazione, spazio, costumi e regia Roberto Magnani
con Roberto Magnani, Consuelo Battiston ed Eleonora Sedioli
musica Simone Marzocchi
coreografia Eleonora Sedioli
tecnica Luca Pagliano
clavicembalo Chiara Cattani
realizzazione scene Masque Teatro, squadra tecnica Teatro delle Albe-Ravenna Teatro – Danilo Maniscalco, Fabio Ceroni, Luca Pagliano e Antonio Barbadoro
cura video Alessandro Renda
foto di scena Enrico Fedrigoli
organizzazione Francesca Venturi e Ilenia Carrone

Fotografia di Federico Buscarino