Ritratti d’autore

Massimo Stinco presenta a Roma, sabato 25 giugno al Teatro Studio Uno, il suo B, uno spettacolo intimista che ha per protagonista un bravissimo danzatore: Santiago Bernardi. Per l’occasione abbiamo incontrato l’autore e regista, che ci ha raccontato alcune curiosità del suo ultimo lavoro e alcuni aneddoti personali.

Come nasce questo spettacolo?
Massimo Stinco: «B nasce da tutta una serie di mie recenti esperienze personali, dall’ascolto di alcuni pezzi musicali e soprattutto dall’incontro col giovane danzatore argentino Santiago Bernardi. Da tempo sento sempre più la necessità di comunicare mie esigenze attraverso il linguaggio del corpo e della musica, omettendo l’uso della parola.
B mi ha finalmente permesso di farlo. Il giovane e unico protagonista dello spettacolo si muove in un quadrato delimitato da un nastro bianco. All’interno di esso esprime tutto il suo conflitto interiore. La musica è la benzina che alimenta ogni espressione del suo corpo. B percorre il perimetro della vita, instabile, fragile, con un peso rappresentato da una valigia retrò. Cerca la sua strada, esplora, cade, si alza, corre, precipita, gode, soffre. Ma soprattutto lotta con l’altra parte di sé».

Cosa contiene idealmente quella valigia?
M.S.: «La valigia ha un significato molto importante, è il peso di qualcosa che ognuno si porta dietro fin da piccolo. È simbolo di viaggio così come la vita è un viaggio. È un contenitore di esperienze, di sogni, di successi, di dolori, di gioie e amarezze. Nello specifico contiene l’altra parte di sé».

Questa lettera B che dà il titolo allo spettacolo per cosa sta?
M.S.: «B può significare parecchie cose. Per me è il lato B di ogni essere umano o il piano B di un’esistenza acquisita perché imposta dalle regole sociali. B sta per Bisex, per Boy. Il giovane ragazzo protagonista dello spettacolo potrebbe essere Bisex ed è un Boy .
Io personalmente ho un brutto ricordo legato a questa lettera. A Firenze dove sono nato e cresciuto, trovavo – ahimè – frequentemente la parola Buco scritta sui muri del mio quartiere, associata al mio nome. Una grande B e tre lettere scritte in piccolo. A Firenze Buco significa frocio. B era la sezione nella quale ho studiato al liceo e fu uno dei peggiori periodi della mia vita gioventù».

Come è arrivato a scoprire Santiago Bernardi?
M.S.: «È stato veramente un caso. Un segno del destino mi verrebbe da dire. Cercavo disperatamente un attore danzatore che avesse fisicamente determinate tipologie, per uno spettacolo con due ragazzi protagonisti. Uno lo avevo già ingaggiato ma non riuscivo a trovare l’altro. Alla fine mi sono deciso di fare lo spettacolo con un solo attore e mi sono messo a guardare un po’ di video su youtube di teatro danza e danza contemporanea per un solo interprete. La prima pagina che mi è apparsa era piena di video di Santiago. Incredibilmente lui era per me il secondo interprete che stavo tanto cercando. Gli scrissi solo per fargli i complimenti e fra una parola e un’altra gli parlai del mio progetto. Magicamente lui stava per trasferirsi in Italia e ha espresso il piacere di partecipare al mio spettacolo. Ironia della sorte, il giorno precedente l’inizio delle prove l’altro attore ha dato forfait per un impegno improvviso con l’Opera di Roma. E così è nato B, performance per un attore-danzatore e Santiago unico interprete».

La sua strada lei l’ha trovata? E quanto di autobiografico c’è in questa rappresentazione?
M.S.: «C’è oggi veramente qualcuno che abbia trovato la propria strada? Io no, sono ancora alla ricerca di quella più giusta per me. O potrei averla trovata, ma i paletti sono innumerevoli e parecchio forti. In B c’è parecchio di me, della mia vita, della mia crescita e soprattutto l’utopia di una libertà che appartiene solo al mondo animale e infantile. Ma c’è anche un mondo “nascosto” di uomini che hanno soffocato la propria strada per la paura di doversi scoprire. Uomini estremamente infelici che vivono una doppia vita o che hanno deciso di non dare spazio al lato B della propria esistenza».

Lo spettacolo andrà in scena:
Teatro Studio Uno
via Carlo Della Rocca, 6 – Roma
sabato 25 giugno, ore 21.00

glàros teatro presenta
B
di Massimo Stinco
regia Massimo Stinco
con Santiago Bernardi
movimenti coreografici Massimiliano Terranova
con la collaborazione di Johnny Volpicelli