Una risata ci seppellirà

due-teatro-roma-80x80Tra risate e riflessioni, al Teatro Due Roma, una lunga ed esaltante galoppata attraverso la più conosciuta opera di Dario Fo mette in luce i giovani talenti di Mistero Buffo e altre storie.

Dario Fo ha nuovamente dimostrato di essere uno dei maestri indiscussi del nostro teatro – come se ce ne fosse bisogno – estraendo dal suo cilindro l’ennesima trovata geniale: trasmettere l’eredità di alcuni dei suoi testi e di quelli della grande Franca Rame agli allievi della Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Una follia, viene da pensare a primo impatto. Chi mai potrebbe essere in grado di restituire l’unicità del lavoro di Dario Fo, la sua particolare mimica e gestualità, uniti alla sempre lucida e ironica panoramica offerta dalle interpretazioni di Franca Rame. Invece questi sorprendenti ragazzi riescono nel difficilissimo intento di spazzare via ogni pregiudizio e di restituire un’interpretazione di Mistero buffo e altre storie molto personale, seppure sempre nel solco della tradizione giullaresca rivisitata da Fo.
Proprio come accadeva per i comici vagantes di antica memoria, questi moderni giullari compiono un vero e proprio viaggio che parte da Milano – luogo in cui ha preso vita il progetto grazie anche al prezioso apporto dei due maestri – per approdare al Festival d’Avignon Off 2012 e 2013, al Festival Asti 2013, al Mittelfest 2012 di Cividale del Friuli, fino a giungere a Roma alla XX edizione de Le Vie dei Festival al Teatro Due Roma. Come spiega il direttore della Scuola Paolo Grassi, Massimo Navone, il progetto nasce non solo come sfida per gli attori stessi che si trovano a confrontarsi con un modo di fare teatro sicuramente non usuale e, ancora oggi, innovativo, ma anche «perchè continui a rinnovarsi la tradizione di quel teatro popolare e “politico”, che è alla radice della nostra cultura e del nostro modo di essere attori».
In effetti con il termine “mistero” venivano designate, in epoca medievale, le rappresentazioni a carattere sacro, liturgico; aggiungendo l’aggettivo “buffo” è chiaro l’intento di sottendere ad una sorta di dissacrazione di questi testi, mescolandovi l’elemento ironico-grottesco. In questo, inutile ripeterlo, Dario Fo è vero e proprio maestro, e mettendo in campo una serie di trovate mimiche e gestuali, oltre che di linguaggio a carattere dialettale, restituisce alla perfezione la mescolanza dei due elementi.
Mistero buffo e altre storie raccoglie alcuni dei testi più conosciuti rappresentati da Fo e da Franca Rame: ogni sera si succede sul palco un piccolo gruppo di attori che dà vita, di giornata in giornata, a storie diverse. Mercoledì 6 novembre è stata la volta di uno dei cavalli di battaglia di Franca Rame, il celebre monologo su Adamo ed Eva, insieme al miracolo de Le nozze di Cana, Il matto e la morte e La storia della tigre. I quattro attori danno il meglio di sé e riescono a far propri questi brani recitandoli ognuno nel proprio dialetto: da Adamo ed Eva del nord Italia, all’ubriaco che in genovese racconta del miracolo delle nozze di Cana; per poi passare al romanesco del matto e della morte, concludendo con l’esilarante quanto incredibilmente travolgente ciociaro del soldato disceso dalla manciuria per combattere le truppe di Chiang Kai-shek.
Ed ecco che lo scopo primo, ovvero quello di dare risalto e onorare le nostre tradizioni popolari, viene raggiunto non solo grazie al contenuto intrinseco delle “giullarate”, ma anche all’utilizzo del dialetto che col suo carattere onomatopeico e nella sua preziosità riesce a rendere tutto autentico e vero, contribuendo a fare della “finzione” teatrale una verità reale.

Lo spettacolo continua:
Teatro Due Roma
vicolo dei Due Macelli, 37 – Roma
fino a domenica 24 settembre
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00 (lunedì riposo)

Milano Teatro Scuola Paolo Grassi e Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine
in collaborazione con Centro Teatrale MaMiMò presentano
Mistero buffo e altre storie
di Dario Fo, Franca Rame
regia Michele Bottini, Claudio De Maglio
con Stefano Accomo, Giulia Angeloni, Francesca Cassottana, Giorgio Castagna, Alessandro Conte, Luca D’Addino, Sara Dho, Marzia Gallo, Gabriele Gattini Bernabò, Alessandro Grima, Alberto Ierardi, Arianna Ilari, Caterina Luciani, Ksenija Marinovic, Marta Mungo, Dennis Garcia Puglisi, Andrea Romano, Selvaggia Tegon, Emanuele Turetta, Silvia Valsesia
coordinamento artistico Massimo Navone
organizzazione Emanuela Naclerio, Giulia Iozzi
ufficio stampa e promozione Antonino Pirillo