Da Frank Zappa a Michelangelo

mittelfest2013

Torna, come ogni estate da oltre vent’anni, il Mittelfest a Cividale del Friuli. Ricchissimo il bouquet di spettacoli e incontri, con un percorso dedicato a uno tra i più intelligenti – e controversi – intellettuali e artisti del Novecento, Pier Paolo Pasolini.

A Milano, nella sede della scuola Paolo Grassi, che ospitava la conferenza stampa di presentazione di Mittelfest 2013 – Microcosmi, dopo le parole di benvenuto del direttore Massimo Navone, è stato offerto ai presenti un breve ma suggestivo assaggio di Vivo e Coscienza, un’azione coreografica di Luca Veggetti prodotta con il contributo dei giovani danzatori della scuola, ispirata a un’idea – mai realizzata – di Pier Paolo Pasolini.
Antonio Devetag, per il secondo anno direttore generale della manifestazione, ha quindi illustrato i vari percorsi tematici in cui essa si articolerà. Il titolo Microcosmi è mutuato dal testo di Claudio Magris – casualmente, in quelle stesse ore i candidati alla maturità stavano affrontando un brano del grande intellettuale e scrittore triestino – per la cui messa in scena itinerante fra le strade di Cividale è stato richiamato in servizio un antico, prestigioso protagonista del festival: Giorgio Pressburger.
Fra le première, di particolare interesse si preannuncia Michelangelo di Miroslav Krleža, per la regia di Tomaž Pandur, assieme ad altre stimolati proposte, sia musicali, sia teatrali.
Come sottolineato da Devetag, mutata la mappa geopolitica dell’Europa rispetto ai tempi in cui il Friuli era luogo di frontiera, e si poneva come ponte verso un Est separato, oggi la regione si trova anche fisicamente al centro di una nuova Unione Europea che, al 1° di luglio, accoglierà la Croazia. Per questo motivo su tale nazione, oltre che sull’Ungheria, si orienterà la vocazione primigenia del festival che, nel sostanzioso percorso Obiettivo Mitteleuropa, celebrerà la favolosa stagione dei Ballet Russes di Nižinskij e Djagilev, offrendo nel contempo diverse opportunità per far risuonare le spericolate acrobazie del cimbalom, le passionali melodie gitane, slovacche, rumene.
Con Ritorno al futuro si riproporranno, proseguendo una felice iniziativa dello scorso anno, vecchie pellicole del muto, da Fritz Lang a Charlie Chaplin, con le musiche originali eseguite dal vivo.
Il percorso musicale Innovatori e conservatori spazierà da Frank Zappa e Tom Waits a Samuel Barber, Brahms e Beethoven, transitando anche per l’avanguardia ungherese.
Inquietanti miti rievocherà figure ormai consegnate alla storia, come Marilyn Monroe, il regista olandese Theo van Gogh, assassinato da un integralista islamico, fino a icone bibliche o mitologiche, come Giuditta e Oloferne, o Dafne; ma attraverserà anche il male di vivere proprio del “secolo breve”, rappresentato da Jean Cocteau ne La voce umana e Il bell’indifferente, nella restituzione dalla grande Adriana Asti; e ancora, il mondo dell’operetta, o quello della commedia all’italiana, ripercorsa e illustrata dall’inaffondabile Lina Wertmüller.
Il percorso Pasolini Vivo prevede, oltre alla già citata esibizione coreografica Vivo e Coscienza, la rielaborazione di Peter Handke del tema pasoliniano della scomparsa delle lucciole, e una rievocazione della sua fine, affidata alla penna di Gianni Borgna e alla maestria teatrale di Roberto Herliska e Antonio Calenda.
Impossibile, in questa sede, dar conto di tutte le proposte spettacoli del festival (circa una cinquantina), scelte con un criterio che, per usare termini oggi di moda, sembra voler mescolare ad arte localismo e delocalizzazione. Una formula che, a leggere il programma completo (al quale rimandiamo il lettore: www.mittelfest.org), promette bene.

L.V.