I Beatles della comicità

zelig-milano-80x80I Democomica tornano allo Zelig con il loro omaggio agli sketch dei Monty Python: esilaranti, scoppiettanti e ben rodati.

I Monty Python furono, per la comicità, quello che i Beatles furono nella musica: negli anni ’60 la loro dirompente, provocatoria comicità portò un assetto totalmente nuovo che non subito venne capito. Venne, anzi, accolto con iniziale diffidenza e avversità per l’apporto di non-sense che inserivano nella comicità di situazione; per l’atteggiamento spesso dissacrante nella satira; per le novità tecniche sconvolgenti e imprevedibili; per l’alto livello culturale delle loro sottili battute, non sempre alla portata di tutti.

Sarà perché i “fab six” della comicità si erano laureati tra Oxford e Cambridge, ma il loro stile ancora oggi rimane deflagrante e innovativo, tutt’ora è in grado di stupire lo spettatore per la carica provocatoria e per le novità tecniche geniali: una tra tante, quella di terminare uno sketch quando sta già iniziando il successivo, cogliendo di sorpresa lo spettatore.
Il gruppo dei Democomica – che potrete “gustare” ogni martedì sera nel delizioso locale Arci del Cicco Simonetta – in questo omaggio ai Monty Python è perfetto nell’omaggiare le battute e le situazioni comiche più famose del sestetto: il ministro delle camminate idiote piuttosto che la rubrica parossistica dei compositori dimenticati o, ancora, lo sketch del macellaio schizofrenico.
Ma la bravura e la competenza comica di Antonello Taurino, Paolo Brandolini, Fabio Di Dario, Robin Scheller ed Enrico Veronica emerge soprattutto nel momento in cui cercano di personalizzare e adattare lo stile del gruppo britannico alla cultura e all’attualità italiana: ecco che allora lo sketch del riassunto della Recherche di Proust in 3 minuti diventa un’assurda ed esilarante sintesi dei Promessi Sposi in 30 secondi; gli aspetti del teatro dell’assurdo, che i Monty Python tanto amavano e utilizzavano, vengono resi attraverso un improbabile dibattito tra esponenti politici di destra e di sinistra: peccato che quello che vediamo sul palco per noi non sia assurdo ma la deprimente realtà quotidiana.
Ma la chicca, che non a caso rimane come ciliegina sulla torta a chiusura dello spettacolo, è lo sketch dei 4 lord inglesi che si ritrovano nel proprio salotto ricordando il loro passato di povertà: anche qui l’adattamento sulla figura del tipico “bauscia” milanese rende al massimo uno stile del quale si riconosce la genialità in nuce, al di là delle caratterizzazioni geografiche che gli si possono conferire.
In attesa di ritrovarli allo Zelig, seguiteli il martedì al Cicco, vale doppiamente la pena: sia per conoscere questo validissimo gruppo della scena comica italiana, sia per conoscere un locale delizioso che sembra un po’ uno Zelig in piccolo.

Lo spettacolo è andato in scena:
Zelig

viale Monza 140, Milano
21 e 22 febbraio – ore 21.30

Monty Python’s Night
con Antonello Taurino, Paolo Brandolini, Fabio Di Dario, Robin Scheller, Enrico Veronica
regia di Antonello Taurino
musiche di scena di Davide Zilli