Scolpire i movimenti

Il Museo del Bargello apre le porte alla Compagnie Vergari Ballett, trasformandosi in palcoscenico naturale delle vibrazioni inquiete dell’arte.

A primo acchito non si comprende cosa possano avere in comune la danza e la scultura. La prima, arte del movimento – un’onda inquieta che ferisce l’aria; la seconda, l’ode alla staticità, l’attimo fissato in una matericità eternizzata.
Eppure, a pensarci meglio – e lo scultore Ghiorgo Zafiropulo così come il coreografo Angelo Vergari dimostrano – le due arti hanno davvero molto in comune.
La danza è gesto, così come la vita – intrisa di regole prossemiche che chiariscono a noi stessi come la comunicazione non verbale sia propria dell’essere umano e vada ben oltre quella verbale. Gesto nello spazio, che se ne appropria fino a trasformarsi in movimento.
È la materia umana che deve imparare a plasmarsi fino a diventare forma, con la disciplina e l’esercizio quotidiano. Ed è un gioco di equilibri, tra le parti del corpo e tra i corpi, per mantenere quella posizione, anche solo per un attimo, che solleciterà negli occhi dello spettatore l’idea di bellezza.
Dal suo canto, lo scultore tenta di fissare il gesto nello spazio con i suoi bronzi, marmi e terrecotte, lottando contro la materia o assecondandola, come il danzatore fa con il proprio strumento – il corpo. Lo scultore cerca il movimento iconico da fissare nel preciso attimo in cui si compie per eternizzarlo, scontrandosi con le leggi di gravità – esattamente come il danzatore.
Ecco quindi che diventa più che naturale che uno scultore e un coreografo si siano rispecchiati in una performance virtuosa ma non virtuosistica, e che Angelo Vergari sia riuscito non solamente a omaggiare i bronzi di Zafiropulo dedicati all’arte del balletto ma a trasmettere le profonde analogie e la comunità di sfide e intenti tra le due scelte artistiche.
Grazie anche a un ensemble ben affiatato e di ottimo livello, Movimenti raggiunge l’apice nel primo quadro (quando i danzatori iniziano a prendere consapevolezza del proprio corpo e, questo, permette loro di impossessarsi dello spazio circostante) e nel quadro in cui l’artifex – interpretato da Marcos Marco – affronta la materia per dare forma alle proprie immagini.
Lunghi applausi finali per una performance che si è altresì giovata della location d’eccezione. Un autentico cortocircuito – emotivo e intellettuale – tra le collezioni scultoree del Bargello, i bronzi di Zafiropulo e le delicate silhouette dei danzatori della Compagnie Vergari Ballett.

La performance ha avuto luogo nell’ambito di Estate al Bargello. Edizione 2017
Museo Nazionale del Bargello

via del Proconsolo, 4 – Firenze
fino a giovedì 27 luglio

domenica 9 luglio, ore 21.30
Compagnie Vergari Ballett presenta:
Movimenti
Omaggio a Ghiorgo Zafiropulo
coreografia Angelo Vergari
musiche originali Michael Nyman, Antonio Vivaldi, Lindsey Stirling, Roger Subirana, Scabater, Xcyril e Cross over
video Herve La vigne e Theo Lavigne
danzatori Marcos Marco, Clara Cafiero, Manoah Michelot, Andreas Grimaldier, Marion Pincemaille e Camille Lebesque