Il rumore di una riflessione
Con Mumble mumble Emanuele Salce porta sul palco del Teatro Belli la più compromettente delle riflessioni: quella su se stessi e sulla propria vita. Un’opera che mostra un punto di vista differente e disorienta lo spettatore con intelligente ironia.
“Mumble mumble”, nei fumetti, è la proiezione “sonora” di una riflessione, l’aspirazione di un pensiero a far “rumore” nel mondo. Ed è il titolo dello spettacolo di Emanuele Salce e Andrea Pergolari al Teatro Belli di Roma.
Mumble mumble. Ovvero confessioni di un orfano d’arte è la messa in scena di una riflessione. Nel dietro le quinte di una fredda sala parrocchiale di provincia, mentre attende di andare sul palco per la rappresentazione de I fratelli Karamazov, un attore, figlio d’arte e di poco successo, fa i conti con la pesante eredità artistica, con i casi della vita, con la volgarità della società moderna che schiaccia la vera cultura e che sottomette tutto allo star business.
I grandi temi della vita, come la morte del padre Luciano, attore e regista, la morte e i funerali del patrigno, Vittorio Gassman, una (dis)avventura amorosa in Australia, prendono corpo attraverso la recitazione spigliata e la mimica sciolta di Emanuele Salce. Temi importanti come la perdita, la vergogna, il dolore, l’autocommiserazione sono trattati in maniera ironica, provocatoria e sagace. Si ride tanto. E la risata ammanta di una nuova luce persino la morte di un padre. Del resto la morte fa parte della vita, ricorda Paolo Giommarelli, assistente-alter ego del protagonista, un personaggio pratico e disilluso.
L’amore e la morte, il cliché di eros e thanatos dell’antica tradizione greca, sono interpretati in chiave moderna, così come la dicotomia tra ragione e sentire, tra l’aspirazione al pensiero puro ed elevato e le necessità materiali. Salce mescola ricordi, pone sullo stesso piano il grottesco e il sublime, il privato con il pubblico, registri aulici e toni popolari, la solennità di un rito funebre con gli Europei di calcio. Salce stravolge la monotonia, disorienta lo spettatore, ne scardina i preconcetti e gli assurti culturali. Mumble mumble fa riflettere, mostrando un punto di vista diverso. È il compito del teatro e Salce centra l’obiettivo.
Lo spettacolo continua:
Teatro Belli
piazza di Santa Apollonia, 11/A – Roma
fino a domenica 19 febbraio
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.30 (lunedì riposo)La Società per attori presenta
Mumble mumble. Ovvero confessioni di un orfano d’arte
di Emanuele Salce, Andrea Pergolari
con Emanuele Salce, Paolo Giommarelli