Musica nuda per Napoli

Si è tenuto al teatro Politeama di Napoli lo scorso 16 marzo il concerto del duo Musica Nuda, che incanta il mondo a colpi di jazz.

Loro si chiamano Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, una viene da Pisa, l’altro da Caserta e insieme nel 2003 danno vita a un progetto, Musica Nuda, un duo di musica jazz ormai noto in Italia e all’estero. Il loro arrivo a Napoli al teatro Politeama viene salutato con affetto dal pubblico e dalla critica.
Siamo dinanzi a un musicista di grande qualità come è Spinetti, già contrabassista degli Avion Travel dal 1990 al 2006, e alla potenza vocalica della Magoni, spiazzante con i suoi vocalismi.
Caratteristica del progetto Musica Nuda è quella di mettere insieme esperienze e personalità artistiche differenti, dando vita a qualcosa di completamente nuovo, che rimane tale anche quando i due si cimentano in cover di pezzi storici come Ain’t no sunshine di Billy Withers (tra i primi pezzi proposti nel corso della serata) o Guarda che luna di Fred Buscaglione, con cui il concerto si chiude, e che è ormai tra le cover più amate da parte del pubblico.
Ad aprire la serata c’è l’artista Luigi Salerno che delizia con tre canzoni voce e chitarra, delicate e intense; salgono poi sul palco Magoni e Spinetti che per l’occasione presentano Leggera, il loro ultimo album, uscito lo scorso 27 gennaio per la Warner, che consta di dodici brani (per la prima volta tutti in italiano), composti da Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Francesco Cusumano, Frankie Hi-NRG, Luigi Salerno, Kaballà, Tony Canto, Alessio Bonomo, Susanna Parigi, Lelio Luttazzi, lo stesso Ferruccio Spinetti e una cover di Bruno Lauzi.
Interessante è la scelta del nome del disco: si pensa sempre alla musica leggera come a una cosa disimpegnata e priva di spessore testuale e/o musicale; Musica Nuda ci dimostra (come già avevano fatto in passato Fred Buscaglione e altri) che la musica leggera è una cosa serissima, che fa sorridere, allieta le serate mentre ti butta in mezzo qualche verità su cui riflettere il giorno dopo.
Nel corso della serata, sorpresa graditissima è la chitarra intensa di Fausto Mesolella, amico e collaboratore del duo, che incanta con la versione acustica di ‘O sole mio, suonata assieme a Spinetti.
L’atmosfera che si crea è mistica, giochi di luci e ombri, fumo e magia; la voce di Petra Magoni è una forza della natura, un’aquila dal suono primordiale che richiama a se i suoi fan/cuccioli.
Il tutto viene accompagnato da grande ironia oltre che magistralità: siamo davanti a due animali da palcoscenico che divertono, commuovono, riconciliano i pensieri.
Lunga vita quindi ai Musica Nuda, portatori sani di una musica che viene dalla viscere e alle viscere torna. Basti pensare che il loro primo album, Musica Nuda, fu scritto quasi di getto, in mezza giornata.
Più nudi di così non si può.

Il concerto è andato in scena il 16 marzo 2017
Teatro Politeama
Via Monte di Dio, 80, Napoli