franco-parenti-teatro-milano1Il celebre teatro milanese ha ospitato la seconda giornata del progetto NEXT – Laboratorio delle idee.

Dopo il debutto del 18 novembre sui palchi del Teatro Litta, il progetto NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo – si sposta, il 19 novembre, al Teatro Franco Parenti.

Altre 13 compagnie sono pronte a salire sul palco, presentando i propri lavori, già conclusi o ancora in progress, a un pubblico costituito, perlopiù, da esperti del settore.

La giornata non potrebbe aprirsi meglio. Il primo spettacolo, portato in scena dall’ATIR Teatro Ringhiera, Italia Anni Dieci, di Edoardo Erba, con la regia di Serena Sinigallia, è sicuramente uno dei più interessanti lavori presentati all’interno di questa rassegna. Sulla scia di Robert Altman che, riprendendo i racconti di Carver, aveva dipinto, in America oggi, un perfetto ritratto dell’America anni novanta, l’ATIR ha saputo scandagliare la complessità della crisi socio-economica che caratterizza il nostro tempo, offrendone degli scorci estremamente significativi. È così che un industriale sull’orlo del fallimento si dispera mentre, al suo fianco, un frizzante insegnante di salsa sprona i propri allievi a suon di colpi di bacino e la moglie dell’aspirante suicida, interpretata magistralmente da Maria Pilar Pérez Aspa, tenta di autoconvincersi dell’importanza delle apparenze, affiancata da una giovane disoccupata e da una badante albanese. È una danza sulle macerie, la forma che inghiotte la sostanza, un dramma esistenziale raccontato attraverso una sottile ironia che lo rende ancor più profondo. Il tocco registico sembra quasi una carezza, una mano che stringe quella dei suoi bambini – i suoi personaggi – che ridono e piangono, che tentano di spiccare il volo, cadono e, comunque, si rialzano. O almeno ci provano. Quei personaggi siamo tutti noi e l’applauso scrosciante e commosso che ha seguito la presentazione l’ha dimostrato.

Altro lavoro assolutamente riuscito è quello portato in scena dal Teatro Filodrammatici, intitolato Mattia: a life-changing experiece, regia e testo di Bruno Fornasari. Lo spettacolo, diviso tra due personaggi che costituiscono le voci narranti al di fuori della scena e i due protagonisti sul palco, mette in luce un nuovo volto di Mattia Pascal e le difficoltà in cui un Mattia di oggi incapperebbe se decidesse di sparire. Chi era Mattia Pascal ai tempi di Pirandello e chi è diventato oggi? Accomunati da una medesima crisi pirandelliana dell’io, che rende tutti “uno, nessuno e centomila”, per il Mattia di oggi, con tutti i sistemi di controllo che caratterizzano la nostra epoca, anche scomparire, darsi la possibilità di inventarsi una nuova esistenza, non è più tanto facile. E così ci si rivolge a dei veri e propri esperti del settore, come fa il Mattia dei Filodrammatici, che cancellino le tracce di quell’identità che non si sente di possedere, che diventa anch’essa un’etichetta imposta dall’esterno. Questo spettacolo racconta, in modo ironico e divertente, ma per nulla banale, la complessità di un viaggio che è prima di tutto un viaggio identitario, alla ricerca di un “sé” che si nasconde sempre in un altrove, che non può mai appartenere alla dimensione dell’hic et nunc. Questo lavoro è l’eco della voce di chi si sente ingabbiato in un’immagine di sé che diventa una morsa e che per questo tenta disperatamente di fuggire. È la possibilità di divenire, per dirla con Nietzsche, “ciò che si è”.

Interessante anche il progetto di Scarlattineteatro, dal titolo Cupido es una broma, di e con David Zuazola e Anna Fascendini, con la regia di Michele Losi. Portato in scena in una sala molto piccola del Parenti che ne ha evidenziato l’aurea di raccoglimento, il lavoro, nato dalla sinergia di realtà artistiche internazionali nell’ambito del teatro fisico e di animazione, ha saputo incantare il pubblico, in un’atmosfera sospesa dal sapore d’infanzia. La storia di Nulo e delle sue pene d’amore è raccontata dalle voci, italiane e spagnole, dei due protagonisti, che muovono i propri personaggi-marionette all’interno di ingranaggi che sembrano appena usciti da una fiaba. La storia è semplice, le parole con cui viene raccontata lo sono altrettanto e lo stesso vale per i movimenti e le musiche che popolano la scena. Sembra naturale anche il fatto che Cupido sia una “broma”, una burla che, però, è anche una sorpresa. È l’amore raccontato come lo si racconterebbe a un bambino. Uno spettacolo che non scava negli abissi, ma resta in quella superficie epidermica che, secondo Paul Valéry, è quanto di più profondo possa esserci.

Sul finire della giornata, il foyer del Parenti ha ospitato L’avaro di Molière, messo in scena dalla compagnia Quelli di Grock, regia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido. È un finale frizzante e divertente, da commedia dell’arte. Gli attori, vestiti impeccabilmente in perfetto stile seicentesco, alternano giochi corali a cinici e taglienti scambi di battute, tra musiche, balli e interazione col pubblico. Dell’opera in realtà c’è poco, come se Molière fosse stato accantonato un istante per dar spazio ai festeggiamenti dei quarant’anni di attività della compagnia. Un modo originale di accattivare il pubblico, senza svelare troppo delle vicende narrate, ma sapendolo coinvolgere ed eliminando la distanza tra realtà e finzione.

Anche questa seconda giornata di NEXT si è rivelata ricca di piacevoli e interessanti sorprese, che hanno saputo invogliare il pubblico presente in sala a seguire le varie compagnie nei loro lavori.

Gli spettacoli sono andati in scena all’interno di NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo
Teatro Franco Parenti
Via Giorgio Vasari 15, Milano
19 novembre 2013

ATIR Teatro Ringhiera presenta
Italia Anni Dieci
di Edoardo Erba
regia Serena Sinigallia
con Mattia Fabris, Stefano Orlandi, Maria Pilar Pérez Aspa, Beatrice Schiros, Chiara Stoppa, Sandra Zoccolan
costumi Federica Ponissi
scene Maria Spazzi

Teatro Filodrammatici presenta
Mattia: a life-changing experience
regia e testo Bruno Fornasari
con Tommaso Amadio, Marta Belloni, Alessandro Lussiana, Matthieu Pastore, Valeria Perdonò
scene e costumi di Erika Carretta

Scarlattineteatro presenta
Cupido es una broma
di e con David Zuazola, Anna Fascendini
regia Michele Losi
musiche dal vivo Marek Zurawski
puppets David Zuazola
in collaborazione con David Zuazola Puppets Company, Unia Teatr Nlemozliwy

Quelli di Grock presenta
L’avaro
di Molière
regia Valeria Cavalli e Claudio Intropido
con Piero De Pascalis, Jacopo Fracasso, Cristina Liparoto, Sabrina Marforio, Andrea Rabbiano, Roberta Rovelli, Simone Severgnini, Clara Terranova
musiche originali Gipo Gurrado eseguite Nema Problema Orkestar