L’InCanto di Niccolò Fabi e gli GnuQuartet a Ravello

ravelloLa grazia e la leggerezza profonda di Niccolò Fabi in concerto con gli GnuQuartet a Ravello (Salerno), in occasione del Ravello Festival 2015.

A pochi giorni dall’ultima tappa romana di Niccolò Fabi in trio con Max Gazzé e Daniele Silvestri – e il loro Padrone della festa tour, con il quale hanno calcato numerosi palchi europei e italiani -, il cantautore romano torna ad appuntamenti solistici e non.
Domenica 9 agosto, infatti, si è esibito nello splendido scenario di Belvedere di Villa Rufolo a Ravello, accompagnato dagli GnuQuartet, quartetto italiano che prende ispirazione nel nome da un’antica leggenda africana.
Lo gnu è, infatti, il risultato di un incrocio tra diverse specie animali; da qui l’idea che il quartetto raffigurasse un animale – da palco – frutto di incroci musicali, con il corpo del musicista classico, il cervello del jazzista e le zampe del rockettaro.
Location del matrimonio tra Fabi e gli GnuQuartet è, come già detto, Villa Rufolo a Ravello: non una semplice cornice, ma una roccaforte stabile, sede indiscussa di questo e di tanti altri eventi previsti all’interno del prestigioso Ravello Festival che, da oltre sessant’anni, richiama numerosi spettatori e visitatori nel cuore della Costiera amalfitana con i suoi innumerevoli appuntamenti di musica, teatro, danza e arte.
Parola magica di questa 63esima edizione è InCanto, che fino al 5 settembre farà da filo conduttore all’intera programmazione.
E di incanto ce n’è decisamente stato in compagnia di Niccolò Fabi, che ha riproposto brani storici del suo repertorio con gli arrangiamenti nuovi e vincenti degli GnuQuartet, che hanno accompagnato l’artista sul palco arricchendo il suono delle sue canzoni con tre archi e un fiato. Alla chitarra acustica di Fabi, infatti, si sono aggiunti Francesca Rapetti al flauto traverso, Roberto Izzo al violino, Raffaele Rebaudengo alla viola e Stefano Cabrera al violoncello.
Prima però che tutto questo avesse inizio c’è stata una prolungata – e si aggiunga anche preoccupata – attesa, a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno fatto pensare a uno spostamento del concerto dalla terrazza di Villa Rufolo all’Auditorium dello stesso complesso.
Alle 22.30 tuttavia – con 45 minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia – il cielo, clemente, ha permesso l’inizio del concerto sulla terrazza Belvedere, che cade maestosamente a picco sul mare.
Visibilmente soddisfatto e felice della sua partecipazione al festival, come avrà modo di ripetere più volte durante la serata, Niccolò Fabi, anima dolce del cantautorato italiano e della scuola romana degli anni Novanta, apre le danze con Milioni di giorni, a ricordare che «non c’è più tempo per aspettare. Non puoi usarlo ancora come scusa e rimandare».
A seguire grandi successi come Oriente, Offeso, E non è, Una buona idea, Il negozio di antiquariato e tanti altri.
Oltre alla eleganza indiscussa della sua musica, Fabi colpisce anche per l’ironia e la dolcezza che regala al suo pubblico, con cui condivide quasi 120 minuti di note e parole.
Nel corso del concerto, il cantautore omaggia anche il recente percorso con i suoi ultimi compagni di avventura, Silvestri e Gazzé, riproponendo L’amore non esiste e svelando serenamente che la splendida collaborazione a tre si è conclusa dopo grandi tour, un grande album (Il padrone della festa) e, soprattutto, grandi esperienze di vita, come un viaggio in Sudan condiviso nel 2013 che è stato fonte di ispirazione per la stesura del testo a sei mani Life is sweet, preludio alla realizzazione del disco e del successivo cofanetto relativo al doppio tour FabiSilvestriGazzé.
Tra gli ultimi brani che l’artista regala al suo pubblico c’è Lasciarsi un giorno a Roma, Fuori o Dentro e – in chiusura – una canzone di Ivano Fossati dal titolo Lindbergh, che Fabi confessa avrebbe voluto scrivere egli stesso.
Un artista umile che non finisce mai di stupire con la semplicità e l’intensità dei suoi messaggi.

«La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità»,
(Charles Bukowski)

Ore 00.15: il concerto si conclude.
L’artista saluta il suo pubblico augurandogli “Buona vita”.
Buona vita a Niccolò Fabi e alla sua musica, portatrice sana di emozioni semplici e mai banali.

Lo spettacolo è andato in scena
Belvedere di Villa Rufolo
Piazza Duomo, 84010, Ravello (Salerno)
domenica 9 agosto 2015
ore 21.45

Ravello Festival presenta
Niccolò Fabi & GnuQuartet in concerto