Si può parlare di arte dove vi è solo estetica?

Teatrogiglio2013Al teatro del Giglio di Lucca si esibisce l’Evolution Dance Theater, Compagnia internazionale con sede a Roma che presenta Night Garden

A metà strada tra il Teatro Nero di Praga e le evoluzioni con oggetti a misura d’uomo dei Momix (di cui il fondatore e coreografo, Anthony Heinl, è stato membro). Qualche rimando al teatro delle ombre, molti effetti luci, corpi atletici da ginnastica artistica e un numero che rimanda alle bolas infuocate (che caratterizzano le spiagge di Phi Phi Don e le nostre feste medievali, anche se in questo caso, mancando l’elemento igneo, mancano anche il pericolo e quella ruvidezza creativa propria dei maestri del fuoco).
Una serie di quadri che si giovano di musiche accattivanti e sicuramente un inizio interessante grazie a una buona padronanza delle tecniche del Teatro Nero che, soprattutto nel quadro con le palline, regalano un momento piacevolmente ludico (l’autoironia è sempre una tra le doti più apprezzabili di questo genere di spettacoli), e in quello caratterizzato dalle stelle e dall’uso dei veli, trasmettono una sensazione di leggerezza quasi magica.
D’altro canto, i vari tentativi di discostarsi dal Teatro Nero, convincono meno. Questo perché non pare, prima di tutto, esserci quella concettualità o idea forte che dovrebbe unificare il discorso, né un’etica che giustifichi l’estetica. In altre parole, se a noi sembra di trovarci di fronte più a oggetti di design che non artistici, quando vediamo i lavori di artisti che un tempo si definivano figurativi e che, oggi, autodefinendosi concettuali, rivendicano l’idea lasciando il lavoro sulla e con la materia ad altri. Nello stesso modo, quando ci troviamo di fronte a quadri di arti performative anche esteticamente interessanti (sebbene una cosa sia l’atletismo e un’altra la danza) ma privi della capacità di commuovere, far pensare, comunicare un’idea o un’emozione, chiusi come crisalidi nei loro bozzoli, proviamo la medesima sensazione di incompletezza.
Peccato, perché proprio la magia e l’autoironia sono due chiavi di lettura che, nei primi quattro quadri, ci sembra possano regalare una matrice forte all’ensemble.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro del Giglio
piazza del Giglio, 13/15 – Lucca
giovedì 4 aprile, ore 21.00

Night Garden
direttore artistico e coreografo Anthony Heinl
co-direttore e assistente coreografo Nadessja Casavecchia,
danzatori Bruno Batisti, Lavinia Scott, Giuseppe Liuzzo, Carlotta Stassi, Antonella Abbate, Matteo Crisafulli, Anthony Heinl e Nadessja Casavecchia
direttore tecnico e light designer Mimmo L’Abbate
costumista Maria Cristina Battista
eistribuzione Live Arts Management
produzione Evolution Dance Theater

www.teatrodelgiglio.it