Anime dannate

All’interno della XIX edizione del Festival di Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni Velia Viti presenta Noi, Mefistofele, la sua personale rivisitazione del mitico Faust, l’uomo che per ottenere la conoscenza assoluta avrebbe dato qualunque cosa, non ultima l’anima.

Il protagonista dell’intramontabile racconto popolare tedesco Faust è un uomo affamato di conoscenza. La sua voracità non conosce limiti e non esiste veto né proibizione che il suo intelletto non intenda scavalcare in nome della ricerca scientifica. La sua figura è la trasposizione letteraria dell’ambizione della civiltà rinascimentale di dimenticare per sempre l’impronta teologica che il Medioevo aveva imposto al sapere, per dare finalmente spazio e riscatto alla conoscenza voluta dall’uomo e fondata sul suo pensiero. Il racconto anonimo datato intorno agli ultimi anni del XVI secolo è stato la base di opere grandiose e indimenticabili, tra cui spiccano quelle firmate da Cristopher Marlowe e Johann Wolfgang Goethe. Proprio da queste Velia Viti, per la terza volta ospite al celebre Festival ciociaro, trae spunto per proporre una rivisitazione personale del Faust, dando la parola a un Mefistofele partenopeo – interpretato da Gino Curcione – che monologa sugli episodi più significativi del patto col diavolo più celebre di ogni tempo. A sottolineare l’aspetto folk di questo allestimento, una chitarra classica accompagna le parole di Curcione, mentre fanno da sfondo immagini dedicate all’opera artistica della bottega dei fratelli Scuotto, La scarabattola.
Un’operazione, quella di Noi, Mefistofele, che vuole riavvicinare alla tradizione italiana una figura partorita dall’immaginario nordico, ma non per questo distante dal nostro. Il tema prescelto non solo rivela la forte ambizione intellettuale e artistica della regista-autrice, ma si impone come profondamente attuale, in una contemporaneità che – più che mai nel nostro Paese – si lacera ancora nel dibattito tormentoso e infinito tra sapere laico e veto religioso, alla strenua ricerca di una conoscenza libera e senza catene.

Lo spettacolo è in scena:
Festival di Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni 
Piazza Innocenzo III, Anagni
domenica 26 agosto, ore 21.00

Noi, Mefistofele
di Velia Viti
regia Velia Viti
con Gino Curcione
musiche Miriam Chiappi
in collaborazione con La Scarabattola dei fratelli Scuotto, Napoli