Un bel congedo dalle scene

Fortuna, gioco e sogni in scena al Teatro Morlacchi di Perugia con Non ti pago, la celebre commedia di Eduardo De Filippo portata in scena da La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo.

A poche settimane dalla scomparsa di Luca De Filippo, la Compagnia dello stesso attore e regista porta in scena la sua ultima produzione. Lo sostituisce Gianfelice Imparato che con De Filippo aveva già lavorato e che ben conosce il teatro di Eduardo. Perfettamente a suo agio nei panni del rancoroso Ferdinando Quagliuolo, interpreta il gestore di una ricevitoria di famiglia del gioco del lotto, eredidata dal padre, ormai morto, la cui figura, immortalata dal ritratto sempre sullo sfondo, risulta essere al centro delle vicende narrate nel suo tentativo di mostrarsi in sogno dall’aldilà per il bene del figlio.

Non ti pago conserva le atmosfere originarie da commedia e degli anni ’40 con i disegni e i corrispondenti numeri nell’interpretazione dei sogni che contornano il boccascena. Gianmaurizio Fercioni costruisce l’azione scenica tutta all’interno della casa di Quagliuolo, lasciando a finestre (con in lontananza la vista di nuvole) il compito di far uscire dagli spazi domestici gli altalenanti animi del capofamiglia e di colorarsi a seconda degli umori in scena di Fernando Quagliuolo (dai comici e grotteschi tuoni e fulmini per esprimere rabbia con tuoni e fulmini al placido rosa tenue), il cui carattere burrascoso è figlio della dipendenza dal gioco. Infatti, oltre a essere titolare della ricevitoria, Quagliuolo è anche un incallito e poco fortunato giocatore che mal digerisce le frequenti, anche paradossali, vincite di Bertolini (che il venerdì notte, dopo grandi abbuffate, sogna i numeri vincenti del sabato mattina).

Con due cambi fra gli attori protagonisti (oltre a Luca anche la moglie Carolina), a poche settimane dal tragico evento, ci si aspetterebbe che lo spettacolo possa soffrire di fluidità e intesa fra gli attori stessi. Tuttavia, la solidità dela regia di Luca De Filippo si mantiene intatta nel creare un complesso gioco di illusioni. Gianfelice Imparato è, infatti, da applausi nella sua ostinata cattiveria fatta di emozioni trattenute ed esplosioni di ira, mentre, Massimo De Matteo (Bertolini) è buffo e inquietante per le irruzioni sulla scena nel suo goffo contendere il biglietto vincente da lui giocato.

Il ritmo della pièce segue la tradizione del teatro di Eduardo con una comicità semplice che si manifesta nei momenti di cambio d’umore del protagonista che, dapprima calmo e fermo, in rapida successione, si rivela irascibile e scontroso, come alimentato – nel suo impeto – dalle bugie con le quali vorrebbe prevaricare sulla realtà dei fatti.
La rappresentazione offre uno spaccato di una società che affida la propria speranza alla fortuna e non alla virtù, dunque una società non molto distante da quella attuale in cui quello che allora era rappresentato dal lotto si declina innumerevoli serie di scommesse che no ne mutano la triste realtà: la fortuna di ognuno non si crea con il sacrificio, tutto è riconducibile al volere della sorte, a un destino già scritto.

Eduardo sembra volersi burlare di coloro che tentano la fortuna. Bertolini ha vinto, ha giocato il biglietto vincente, ma avendo sognato il padre di Ferdinando deve in qualche modo restituire il sogno (e la vincita) al legittimo proprietario. Una tragicommedia che, nella sua lineare semplicità di sviluppo, resta attuale e diretta nei contenuti e nel messaggio: l’invidia e la voglia di arrivare in alto senza alcuno sforzo e prevaricando sugli altri non porta ad alcuna soddisfazione personale (tanto che Ferdinando restituirà come dote alla figlia la vincita).

Una morale dimostrata per contrarietà proprio da Luca De Filippo che, pur figlio di un genio riconosciuto del teatro, ha saputo far da sé, vivendo il teatro da protagonista in ogni sua sfaccettatura.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Morlacchi

Piazza Morlacchi 13, Perugia

Non ti pago
di Eduardo De Filippo
regia Luca De Filippo
con Gianfelice Imparato, Antonella Cioli, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo
e (in o.a.) Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Paola Fulciniti
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Silvia Polidori
una produzione La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo