Ronconi sfida il teatro

Al Teatro della Corte di Genova va in scena Nora alla prova, tratto da Casa di bambola: uno spettacolo al femminile per riscoprire la dignità perduta.

Ronconi porta in scena un riadattamento di Casa di bambola di Ibsen e lo intitola, non a caso, Nora alla prova. Elemento fondamentale per comprendere la linea interpretativa che ha seguito il regista per portare avanti lo sviluppo della pièce, il termine “prova”, infatti, rimanda sia all’eterno divenire, sia allo spettacolo nel concreto – che si dispiega sotto gli occhi degli attori e del pubblico nel momento stesso in cui si svolge.

Aristotele sosteneva che l’arte avesse bisogno di unitarietà spaziale, temporale e d’azione. Ronconi – a dispetto dei diktat del filosofo greco – porta in scena un costante work in progress. «Questo gioco arduo» sostiene l’attrice Mariangela Melato, «non può che accentuare la volontà e la voglia di fare questo mestiere. Anch’io sono in prova, sto sperimentando. Il teatro è un lavoro in prova, solo così le tournée hanno senso». Lo spettacolo è quindi un essere che si muove, respira e risponde in maniera diversa a seconda dei luoghi dove è rappresentato.

Proprio alla Melato è stato affidato il ruolo più difficile: interpreterà sia Nora che Kristine – le due controparti femminili che sono prolungamento e opposto l’una dell’altra. È in virtù di questa lettura che la scelta del regista di affidare i due personaggi alla stessa attrice «non può essere considerata un virtuosismo ma, piuttosto, un’esigenza interna al testo». Ad affiancare la Melato nella resa dei due personaggi, la giovane promessa Barbara Moselli – che darà vita a Nora – e Orietta Notari – che vestirà i panni di Kristine.

Quando Casa di bambola fu rappresentato per la prima volta, nel 1879, generò indignazione e polemiche continue. A causa di tale reazione, Ibsen si vide costretto a elaborare un finale alternativo che contentasse gli animi puritani e borghesi. Ronconi non sceglie tra i due finali e, molto democraticamente, li mostra entrambi – lasciando all’attore e allo spettatore la libertà di optare per quello che più lo aggrada. Non si poteva chiedere nulla di meno al teatro che sfida il teatro: una prova costante che pungola la morale e l’intelletto di ogni singolo individuo presente in sala, annullando la divisione fra scena e platea.

Se Ibsen aveva in mente di mostrare la condizione della donna sul finire del XIX° secolo, Ronconi mette in scena una Nora affamata di libertà e, per questo, disposta ad abbracciare il rischio senza sapere dove le sue scelte la condurranno. Citando Rousseau, Ronconi esplica il senso che attraversa sotterraneamente tutte le opere di Ibsen: “l’uomo nasce libero, è la società che lo sottomette”.

In linea con questa interpretazione, Margherita Palli – per le scenografie e i costumi – rende perfettamente l’atmosfera della prova: il palco è spoglio, gli oggetti funzionali e appena accennati, come se lo spettatore si trovasse per sbaglio a cogliere un intimo momento di teatro – quando tutto può, potenzialmente, essere ogni cosa.

Lo spettacolo andrà in scena:
Teatro della Corte di Genova
piazza Borgo Pila, 42 – Genova
da martedì 29 marzo a giovedì 21 aprile
orari: feriali ore 20. 30, domenica ore 16.00

Nora alla prova
tratto da Casa di bambola di Henrik Ibsen
regia Luca Ronconi
con Mariangela Melato, Riccardo Bini, Giovanni Crippa, Barbara Moselli, Orietta Notari, Paolo Pierobon e Irene Villa
versione italiana Anita Rho
scene e costumi Margherita Palli
luci Sandro Sussi
produzione del Teatro Stabile di Genova in collaborazione con Santacristina Centro Teatrale