Fatti per emozionare

In scena al Teatro Vascello Not made for flyng , presentato da Deja-Donne e En-Knapp Group per la coreografia di Simone Sandroni.

Lo spettacolo è il frutto di una lunga ricerca, svolta tra l ’ Italia e la Germania (in collaborazione con l ’ Università di Monaco e l ’ Università di Perugia) incentrata sulla sperimentazione fisica. Il progetto prende spunto dalle suggestioni della danza degli anni ’ 80, dalla relazione che essa instaura con la società contemporanea e gli effetti creati dal lavoro di gruppo. Il clima artistico di quegli anni è basato soprattutto sulle pulsioni primarie e, veicolo di quelle pulsioni, è considerato anche il linguaggio. In questo caso il modulo rappresentativo utilizzato, spiega il coreografo, è influenzato dal concetto di pirate language , linguaggio dei pirati, fatto di parole comuni e sgrammaticate. La danza si lega strettamente a termini semplici ed elementari e i ballerini rapportano i loro movimenti a espressioni che apparentemente non hanno senso. In questo modo vocaboli come “jupiter” , “moon” o “horse” sono correlati a movimenti corporei primari come alzarsi, cadere, morire o rinascere.

I ballerini mettono a nudo le proprie anime, raccontano storie, paure, speranze e angosce. Talvolta la rappresentazione assume toni satirici e grotteschi, talvolta invece sfocia nel drammatico suscitando quasi nello spettatore il senso di colpa per aver sorriso alla scena precedente.

I corpi sono ridotti all ’ essenziale, la danza è veicolo delle pulsioni, dei principi primari della vita: Eros e Thanatos , Amore e Morte.

I sette performers irrompono accattivanti sulla scena nei loro costumi da supereroi: Zorro, Wonder Woman, Batman, Cat Woman, figure che invocano nell ’ immaginario collettivo l ’ ideale di perfezione, e i ballerini sembrano crederci, quasi fossero davvero esseri sovrannaturali. Ma l ’ inganno è presto svelato: sono soltanto maschere, artefatti dietro cui nascondere insicurezze, frustrazioni e paure. A uno a uno si presentano, accavallano battute, raccontano storie, sogni, amori e perversioni. Come i supereroi dovrebbero essere superiori e aleggiare al di sopra del mondo materiale, ma rimangono ancorati alla terra a causa del loro essere “troppo umani” . « Non fatti per volare » dunque, ma per essere terreni, emozionali.

Completano il quadro una scenografia essenziale, luci psichedeliche e musica che spazia da temi classici a suoni contemporanei. Uno spettacolo che travolge la vista e l’udito portando a un crescendo di emozioni: la prova tangibile che il buon teatro si può fare davvero con poco. Una scena scarna riempita solo da corpi danzanti è l’assoluta negazione delle immagini mediatiche a cui la società è quotidianamente sottoposta, e conduce chi guarda a riflettere e a confrontarsi con il proprio vissuto e le proprie emozioni.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Vascello
Via G. Carini, 78 – Roma
venerdì 7 e sabato 8 ottobre, ore 21.00
Deja Donne e En-Knap Group presentano
Not made for flying
coreografia Simone Sandroni
con Martina La Ragione, Vladimir Ilich Rodrigues Chaparro, Tina Runko, Gyula Cserepes, Luke Dunne, Ana Stefanec, Tamas Tuza
luci Arnaud Poumarat, Tomiko Arai, Omar Ismail
costumi Lenka Flori
sound e musica Drago Ivanusa
tecnico suono Omar Ismail
assistente alla drammaturgia Jess Smith
assistente alla direzione Tanja Skok
assistente al progetto Patrizia Becchetti, Judith Hummel
foto Franz Kimmel
direzione artistica di Deja Donne Simone Sandroni, Lenka Flory
direzione artistica di En-Knap Group Iztok Kovac