Minimalismo incisivo

vascello-teatro-romaPer il ventennale di Le vie dei festival torna al Teatro Vascello Nunzio, lo spettacolo che ha fatto della compagnia Scimone-Sframeli una vera e propria rivelazione.

Si è inaugurata il 14 ottobre la ventesima edizione di Le vie dei festival ospitato dal Teatro Vascello in collaborazione con l’Associazione Cadmo e il sostegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica.

La lunga kermesse, che terminerà il primo dicembre, vede tra i tanti e importanti ospiti la partecipazione di Spiro Scimone e Francesco Sframeli che ripropongono Nunzio con la regia di Carlo Cecchi, testo vincitore della selezione IDI (Istituto Dramma Italiano) Autori Nuovi nel 1994.
Il marchio di produzione della Compagnia Scimone-Sframeli è un certo minimalismo che caratterizza l’impianto scenografico ma anche il tipo di recitazione, mai urlata – se non quando strettamente necessario – ma sempre contraddistinta da una naturalezza gestuale e di parola. Su questo impianto minimalista si innesta una poetica di argomento sociale estremamente incisiva e funzionale, che arriva dritta al punto senza troppi voli pindarici, mostrando allo spettatore la realtà esattamente per quella che è.
Chiaro esempio ne è appunto Nunzio, in cui i personaggi in scena sono due uomini dalle personalità e dalle vite fortemente contrapposte. Se Nunzio (Francesco Sframeli) è un operaio di una fabbrica di prodotti chimici afflitto da gravi problemi di salute causati proprio dal lavoro, Pino (Spiro Scimone) è un killer di professione. I due vivono insieme, ma Nunzio poco sa della vita del suo amico. Se Nunzio ha una sua tenerezza innata, una grande capacità di prendere le cose alla leggera – almeno in apparenza – Pino, invece, è più burbero e scontroso; a legarli però c’è una profonda amicizia, una fratellanza che è forse l’unica àncora di salvezza per fuggire da un’esistenza scavata da un’emblematica solitudine.
Mai però si cade nel vittimismo o nel patetismo: altro punto di forza di Scimone-Sframeli è la capacità di mostrare situazioni al limite dell’alienazione, raccontandole con una particolare e unica ironia e comicità.
Atto unico recitato in messinese, in un serrato scambio di domande e risposte, Nunzio ha anche un certo richiamo al teatro naturalista, sia per l’ambientazione che per la modalità partecipativa dei due attori alle immobili vicende dei protagonisti i quali, in bilico tra il fare e il non fare, cercano strenuamente di resistere e di combattere la loro condizione, lasciando però spazio, in un finale aperto, a tutte le possibili implicazioni.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Vascello
via Giacinto Carini, 78 – Roma
mercoledì 30 ottobre, ore 21.00

LE VIE DEI FESTIVAL 2013
in collaborazione con il Teatro Vascello presenta
Nunzio
di Spiro Scimone
regia Carlo Cecchi
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone
scene Sergio Tramonti