E parlando di suicidio, si può sorridere a Ogni Bellissima Cosa

All’Elfo di Milano uno spettacolo fatto di niente di Duncan Macmillian, che commuove e fa ridere. E coinvolge gli spettatori nel profondo.

Più minimo di così non si può: Carlo De Ruggieri ha pochissimi oggetti in scena, Monica Nappo ha curato la regia e la traduzione di questo testo di Duncan Macmillian, rendendolo credibile per l’Italia, pur essendo profondamente anglosassone.

Ci sono solo parole. E c’è il pubblico. E c’è anche un tema serissimo e divertente: perché vale la pena vivere? Iperpremiato, il lavoro di Macmillian, Ogni Bellissima Cosa approda al Teatro Elfo Puccini di Milano, con la sua carica di umanità. Ma anche la sua originalità: tirar dentro il pubblico che si trova davvero a recitare (ma non vi sveliamo come), convincerlo che tutto ciò che è finto (il cane fatto con la giacca di uno spettatore, la macchina creata con uno sgabello, il pianoforte con una tastierina) sia incredibilmente vero e abbia la capacità di evocare luoghi e persone.

Carlo De Ruggieri, che di anglosassone ha ben poco e a cui ogni tanto scappa una cadenza dialettale che aiuta a sorridere, racconta la storia di un bambino-ragazzo-uomo alle prese con la depressione della madre e le vicende della vita.

Come sopravvivere a tutto? Facendo una lista, lunghissima, abbandonata e mille volte ripresa, delle cose per cui vale la pena vivere: da “il gelato”, numero 1, alla “eccitazione al pensare di mascherarsi da messicano”, piazzata dopo alcune migliaia di voci.

Si esce con la voglia di farla davvero quella lista. E con la sorprendente sensazione che dopo aver riflettuto su un argomento terribilmente serio, ci si può sentire leggeri e di buonumore. Perché come dice il protagonista: «Ho un consiglio da darvi nel caso aveste pensato al suicidio. È molto banale: non fatelo». Da vedere senz’altro.

Lo spettacolo è in scena
Teatro Elfo Puccini, Sala Bausch

Corso Buenos Aires 33 – Milano
fino al 3 marzo 2019, ore 19,30 (domenica 15,30)
Visto il 27 febbraio

Ogni Bellissima cosa
di Duncan Macmillan e Jonny Donahoe
traduzione e regia di Monica Nappo
con Carlo De Ruggieri
produzione Nutrimenti Terrestri
(durata: 1 ora)