Un irresistibile appello a partire

Alla Sala Cutu, On The Revoluzionary Road di Samuele Chiovoloni, spettacolo tratto dal romanzo Revolutionary Road di Richard Yates, è un ritratto di famiglia americana degli anni ’50.

Capire ed essere capiti è la speranza di chi si trova a vivere una relazione di coppia. La coppia, intesa come giovane famiglia, è il riferimento e il soggetto dello spettacolo On The Revolutionary Road andato in scena alla Sala Cutu di Perugia. La pièce di Samuele Chiovoloni è basata sul romanzo Revolutionary Road di Richard Yates, di cui è una riduzione per due attori. La scenografia pone la storia all’interno di una casa in cui non esiste il confine fra stanze, vita privata e lavoro; peraltro non sono presenti neanche finestre sul mondo esterno. Il gioco di luci che il regista effettua in presa diretta, dà corpo alla recitazione dei due bravi interpreti Giulio Forges Davanzati e Elisa Menchicchi.

L’ambientazione rimanda all’America di metà anni Cinquanta e alla vita di una giovane coppia, Frank Wheeler e sua moglie April. In tale contesto emerge l’idea di una famiglia con problemi di comunicazione, e non solo.

La coppia vive in una zona residenziale chiamata Revolutionary Road. Si tratta di un nome che ha il sapore della beffa in quanto le vite dei protagonisti e del quartiere sono conformate all’America del tempo. Si ha una ripetitività del quotidiano che non lascia respiro e che fa nascere l’idea di abbandonare tutto per l’Europa, Parigi. Il sogno americano sembra un’utopia e il successo appare possibile solo rischiando tutto per andarsene. La stanza senza finestre diviene espressione di un vuoto esistenziale: all’iniziale euforia e altruismo di April, presto farà scudo la consuetudine dei loro gesti che porterà la relazione alla rovina.

Giulio Forges Davanzati nei panni di un Frank Wheeler è bramoso trovare il successo, ma non è abbastanza deciso per spiccare il volo. Al suo fianco vi è una suadente Elisa Menchicchi, intraprendente e sognatrice compagna che risponde ai problemi della coppia in modo rabbioso, rifiutando addirittura la propria maternità. Entrambi cercano un contatto fisico che non si materializza realmente, lasciando che le cose scivolino via verso la distruzione.

Interessanti, seppur sporadiche, alcune scelte di regie, come una scala posta dietro gli attori, sopra la quale gli stessi sembrano salire entrambi con gli stessi tempi, sui medesimi gradini, solo nei momenti in cui – fantasticando – si raccontano bugie con un movimento ripetuto che diviene, a tratti, una danza. È un gesto che lascia trasparire passione, ma allo stesso tempo emergere tutte le debolezze di questa unione, che vedrà nell’appello a partire di April un effetto collaterale del dono di Prometeo, la capacità di pensare al futuro come segno di ribellione e di sfida alle autorità e alle imposizioni.

Una sfida ancora oggi tremendamente necessaria, che ben rende le potenzialità, allo stato attuale non del tutto espresse, di questo allestimento.

Lo spettacolo è andato in scena
Sala Cutu

Piazza Giordano Bruno, 9, Perugia
19 marzo, ore 21, e 20 marzo, ore 17

On The Revolutionary Road
regia e drammaturgia di Samuele Chiovoloni
con Elisa Menchicchi e Giulio Forges Davanzati
disegno luci Diego Labonia
costumi Morena Fanny Raimondo
movimenti Marco Angelilli
produzione Associazione Culturale Carmentalia