Il corpo non è un limite fisico

All’interno del festival Exister Giulio d’Anna presenta OOOOOOOO, una sorta di musical moderno e anticoncettuale sulle relazioni umane e sulla loro caducità.

Anche questa VI edizione del Festival Exister punta in alto: il tema portante di quest’anno ha come titolo Orizzonti, ovvero uno sguardo volto al presente ma già proiettato al futuro e alle prossime edizioni del festival.
Una tre giorni che, in collaborazione con il network Anticorpi XL e ArtedanzaE20, promuove da sempre i giovani e talentuosi coreografi italiani e in questa edizione, i nomi di punta degli artisti – acclamati e promossi in tutta Europa e non solo – vanno da Giulio d’Anna (protagonista della prima serata di venerdì 25 con Bloody Body Blah e di sabato 26 con lo spettacolo in questione) a Matteo Bittante; e ancora Angela Belmondo, Francesca Gironi e la Compagnia 7/8 chili per la serata di chiusura di domenica 27.
La serata di sabato è stata un’esperienza catartica: in OOOOOOOO otto giovani danzatori – di età comprese tra i 21 e i 33 anni e di nazionalità tutte diverse tra loro – si presentano al pubblico vestiti solo dell’intimo minimo e necessario per non dire di essere nudi. I loro corpi, belli nelle loro imperfezioni, ci raccontano con i gesti, con le coreografie ma soprattutto con la musica e il canto, i propri percorsi di esseri umani che, in quanto tali, hanno vissuto anche delle relazioni e, di esse, soprattutto la fine.

Lo spunto dal quale D’Anna è partito in questo lavoro è infatti il Museo delle relazioni interrotte di Zagabria, luogo che ha fatto da fil-rouge per far sì che i ragazzi si liberassero dalle inibizioni e dai limiti personali per raccontarsi, per fare un gioco della verità nel quale ognuno si è confrontato con i propri fantasmi e le proprie insicurezze, mettendosi a nudo, appunto, di fronte al pubblico, senza reticenze.

Quello che stupisce non sono solo le capacità tecniche di questi giovani, che talvolta sembrano muoversi sfidando le leggi fisiche, ma soprattutto la bravura nel gestire più cose contemporaneamente, soprattutto quando devono cantare in posizioni e situazioni fisiche molto difficili: che sia la storia di Anastasia, mentre racconta il proprio complicato rapporto con il patrigno e la lacuna esistenziale dovuta al non conoscere il vero padre; o che sia la giovane Isadora, mentre raccoglie i ricordi più genuini di una relazione ormai finita, si butta di schiena da un pianoforte con “altri” che la sorreggono dal basso; o ancora il viso, il corpo e la voce angeliche di Lana che canta le note di un amore appena nato e fedele nel futuro mentre scala i corpi dei compagni di scena camminandoci sopra. Tutti questi quadri “sanno” di autentico ed emozionano il pubblico perché sono esperienze restituite prima di tutto fisicamente, ovvero con il corpo, mezzo prezioso che riesce a comunicare sempre qualcosa, superando limiti verbali e linguistici.

Gli ultimi quadri dello spettacolo poi, quando i performers corrono, ballano e si muovono sul palco al grido di “I don’t mind the pain” (non ho paura del dolore) schiaffeggiandosi ogni parte del corpo e creando una partitura ritmica complessa e coinvolgente, ci permettono di comprendere quanto un lavoro del genere possa destrutturare l’idea di corpo come limite e come barriera verso l’autenticità delle relazioni.

Lo spettacolo è andato in scena
Dancehaus – via Tertulliano 70, Milano
Unica replica 26/10/2013

OOOOOOOO
Concept, direzione e coreografie di Giulio d’Anna
Interpreti: Francesco Barba, Mees Borgman, Lana Coporda, Giulio d’Anna, Tiana Hemlock-Yensen, Pavlos Marios Ktoridis, Anastasiia Liubchenko e Isadora Tomasi.
Prodotto da Rete Anticorpi XL, Amsterdamse Hogeschool voor de Kusten, Dansateliers di Rotterdam e Versiliadanza
In collaborazione con Civitanova casa della Danza