Un Buon Natale struggente e inebriante

Al Palau de la Música Catalana, il maestro Jordi Savall dirige La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations per una stupefacente restituzione de «Oratori de Nadal de Johann Sebastian Bach, un compendi de sis cantates destinades a commemorar les diferents festivitats entre Nadal i Reis».

La Fundació Orfeó Català-Palau de la Música Catalana sceglie l’Oratori de Nadal di Johann Sebastian Bach e la direzione di Jordi Savall per augurare «molt bones festes i un 2020 ple de llum i prosperitat» al proprio pubblico (accorso come sempre numerosissimo) e omaggiare i cinquant’anni da quando proprio l’Orfeó Català ne offrì la prima esecuzione completa in Spagna.

Musicista e direttore d’orchestra catalano, tra i massimi esponenti internazionali di repertorio antico e mediterraneo, Savall è inoltre illuminato e instancabile protagonista di una attività quasi filologica di riscoperta di brani e formazioni musicali dimenticate, ma che rappresentano le radici stesse della cultura europea.

Di questa sua attività, rara in un’epoca spesso accusata di scarsa conoscenza storica e che avrebbe tanto bisogno di confrontarsi con il proprio passato per riconoscersi nel presente e immaginarsi nel futuro, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations sono forse le massime – ma non uniche – espressioni.

Gli ensemble musicali diretti da Savall al Palau de la Música Catalana hanno tenuto fede al proprio nome proponendo una serata di «música joiosa, introspectiva, espiritual i d’una exuberància que arriba a les nostres vides amb una frescor inigualable. Un autèntic miracle musical» raggiunto attraverso l’esecuzione rigorosa di una composizione sacra, solenne e austera, a tratti anche brillante e complessivamente di altissimo livello.

Dando sfoggio della propria maturità, nelle sei cantate dell’Oratori Bach riuscì a dare sintesi e rilevanza a una partitura che solo apparentemente poteva essere considerata ordinaria, se non proprio routinariaun cor inicial, seguit d’una selecció de recitatius i àries, per acabar amb un cor final»).

In realtà, nel riutilizzare materiali profani già realizzati, Bach si ispirava al procedimento, molto comune in epoca barocca, definito parodistico, ossia a una modalità compositiva attraverso la quale frammenti scritti in precedenza potevano essere recuperati, modificati e adattati a una nuova opera senza incappare nel giudizio negativo con cui, per esempio, il Romanticismo guardò con miopia a ogni creazione priva del Genio dell’improvvisazione.

A dare spessore, inoltre, fu determinante il contributo di un libretto – probabilmente scritto da Christian Friedrich Henrici (collaboratore abituale di Bach noto con lo pseudonimo Picander) – capace di dare alle parti originali una grande forza drammatica e concepire con omogeneità l’intero sviluppo dell’unità di azione con l’utilizzo di estratti del Vangelo per i recitativi.

Ascoltare dal vivo gli Oratori de Nadal, una delle massime espressioni del barocco musicale settecentesco alla luce di questa sua intima complessità e complicazione di temi sacri e profani, necessita allora di musicisti in grado di assolvere tale compito.

E da questo punto di vista, la direzione di Savall, gli straordinari musicisti Le Concert des Nations e i superbi coristi e solisti de La Capella Reial de Catalunya hanno saputo restituire la tensione, la profondità e l’essenzialità dell’opera bachiana con la raffinata esecuzione di un concerto di rara bellezza e assoluta eleganza.

Palau de la Música Catalana
C/ Palau de la Música, 4-6
Palau Bach
Dimarts, 17.12.19 – 20 h
Sala de Concerts

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Oratori de Nadal, BWV 248 (concert I)
Jauchzet, frohlocket, auf, preiset die Tage

La Capella Reial de Catalunya
Le Concert des Nations
Jordi Savall, direcció

Katja Stuber, soprano
Raffaele Pe, contratenor
Martin Platz, tenor
Manuel Walser, baríton
Evangelista: Martin Platz, tenor
Àngel: Elionor Martínez, soprano
Eco: Jeanne Lefort, soprano
Herodes: Marco Scavazza, baix

Programa
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Oratori de Nadal, BWV 248 (concert I)
Jauchzet, frohlocket, auf, preiset die Tage
Und es waren Hirten in derselben Gegend
Herrscher des Himmels, erhöre das Lallen