Di altri e di altrovi

Dal 1981, Oriente Occidente Dance Festival si propone come luogo di scambio e incrocio «tra culture, generi e linguaggi della scena contemporanea» e anche quest’anno, nonostante tutto, il Festival tiene lo sguardo fisso all’orizzonte «per vedere dov’è il futuro», portando a Rovereto «artisti desiderosi di lottare, denunciare e di recuperare l’istintività del contatto, peculiare nell’arte della danza», in un invito a riscoprire la gioia del vagabondare e del perdersi nell’alterità.

 

Oriente: collettivismo, spiritualità. Occidente: individualismo, materialismo. La massa e il singolo, le terre sconfinate e i minuscoli feudi. Prima dell’avvento della globalizzazione, chi riposava sotto il sole dell’alba aveva ben poche cose in comune con i popoli del tramonto e i contatti tra questi due mondi, in quelle magnifiche intersezioni geografiche e politiche di cui ci parla la Storia, generavano fecondi momenti di contaminazione sociale, culturale e umana. Oggi, i ponti vengono spesso e volentieri tagliati, visti oramai non più come preziose connessioni bensì come pericolose vie d’accesso per l’altro, il diverso, il disturbatore. Negli ultimi anni, poi, sono state erette vere e proprie barriere (fisiche, virtuali o mentali) per arginare l’alterità e preservare un ricco individualismo post-coloniale conquistato al prezzo di innumerevoli libbre di carni decisamente poco bianche. Eppure, il movimento e il viaggio sono da sempre «una necessità comune a tutti gli esseri umani», così come lo è la «ricerca di un orizzonte, un “altrove” possibile». È da questa considerazione che prende vita la 41° edizione l’Oriente Occidente di Rovereto, festival di danza internazionale con «un programma contaminato da artisti che, nomadi per natura, rifiutano di radicarsi in un’identità fissa. Artisti che amano esplorare, trasmettere, entrare in contatto con i territori che attraversano osmoticamente, per dare e ricevere conoscenza».

Con numeri ragguardevoli («51 eventi, di cui 37 spettacoli e 14 conferenze a cui si aggiungono tre mostre»), Oriente Occidente Dance Festival invoca la necessità di rimettersi in viaggio come comunità, aprendosi al mondo e lasciandosi contaminare nel nome della cultura come diritto universale e dell’educazione alla bellezza come esercizio di cittadinanza. E quale miglior forma di contatto se non la danza, gesto viscerale che straborda da ogni confine per sua stessa natura? Dal 3 al 12 settembre, la città trentina ospiterà alcuni dei nomi più potenti della coreutica internazionale, a cominciare dall’israeliano Hofesh Shechter, che inaugurerà il Festival con la pièce POLITICAL MOTHER UNPLUGGED scritto per la sua Shechter II. Gli altri abitanti di questo spazio liminale, sospeso tra il levante e il ponente, non sono certo da meno: la “pasionaria della danza” Maguy Marin porterà la sua denuncia relazionale e sociale con Umwelt, «un tourbillion di apparizioni e sparizioni sulla disfatta del mondo travolto dal consumismo e dalla rincorsa estenuante di un qualcosa non ben identificato», mentre Gabriela Carrizo e Franck Chartier (in arte Peeping Tom) offriranno il poetico dittico di The Missing Door e The Lost Room, in prima nazionale a Rovereto. La selezione del direttore artistico Lanfranco Cis, però, non si ferma soltanto a compagnie già affermatissime, impegnandosi in un dialogo non scontato con il pubblico, al quale propone le opere peregrine e transnazionali della coppia d’arte e vita Wang-Ramirez, con la loro ultima creazione, YouMe. You Are You And Me I’m Me, alla quale seguiranno i lavori di Mal Pelo (Pep Ramis e Maria Muñoz), Michela Lucenti, Alessio Maria Romano, Zerogrammi (con l’Elegia delle cose perdute), Ivona e moltə altrə.

Sul solco della ricerca di nuovi orizzonti si muovono anche i quattro duetti nati in questi anni dal percorso quadriennale Europe Beyond Access, di cui Oriente Occidente è «partner e promotore»: «Feeling Good di Diego Tortelli, Cornered della giovane coreografa Faizah Grootens, Re-call di Venetsiana Kalampaliki e Fine Lines di Roser López Espinosa», ma anche la performance Moby Dick firmata da Chiara Bersani e co-prodotta dal Festival stesso, che andrà in scena per la realizzazione della compagnia svedese Spinn. In linea con la vision del Festival, poi, anche quest’anno Oriente Occidente porterà la danza al di fuori del tradizionale spazio teatrale, attraversando la città e le sue periferie con gli spettacoli Juliette On The Road della Twain Physical Dance Theatre di Loredana Parrella, Desattraction1.62/La Diagonale des Anges della francese À Fleur D’Airs e Chouf le ciel! della casablanchese Cie Colokolo, per una pregevole commistione di generi e linguaggi per le vie dell’”Atene del Trentino”.

Ma Oriente Occidente è anche sviluppo e sostegno artistico: «in un’ottica di rafforzamento del sistema nazionale della danza e dello sviluppo della giovane danza italiana, Oriente Occidente Dance Festival supporta alcuni artisti, associandoli. Gli artisti associati sono scelti dalla direzione artistica, hanno a disposizione periodi di residenza artistica nello Studio danza di Corso Rosmini e il loro lavoro viene coprodotto da Oriente Occidente. Gli artisti associati ottengono così una stabilità creativa, hanno supporto di creazione, di produzione, di distribuzione e diventano protagonisti di un Festival di richiamo internazionale a fianco dei grandi artisti della scena mondiale, con le stesse opportunità di visibilità e di resa scenica». Quest’anno, oltre al ritorno del già associato Daniele Ninarello con il suo NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok (in doppia forma performativa e d’installazione in collaborazione con Mart, il Museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto), il Festival ospiterà per due anni anche il bolognese Carlo Massari della C&C Company, che presenterà per quest’edizione il debutto di Right, «creazione al femminile per la fiorentina Compagnia Opus Ballet» basato sulla rilettura della Sagra della primavera di Igor’ Fëdorovič Stravinskij.

Come ogni viaggio che si rispetti, anche Oriente Occidente lascia tracce del suo passaggio nella comunità locale e, con il più ampio progetto FIGLI DI UN DIO UBRIACO.  Incursioni fisiche sui Madrigali di Claudio Monteverdi del Balletto Civile di Michela Lucenti, la coreografa spezzina propone un’installazione fruibile due volte al giorno «per la quasi intera durata del Festival» che nasce da una open call rivolta ai cittadini e alle cittadine di Rovereto «in cui si invitavano le persone a considerare la propria vita un’opera d’arte» partendo da una domanda in evoluzione: «non più l’amletico “essere o non essere” bensì “essere con l’altro o contro l’altro”, nella ricerca di un nuovo senso di comunità. Senza prossimità, senza ritorno, senza ascolto dell’altro non si forma alcuna comunità» (comunità, fra le altre cose, inclusa nel Festival grazie anche ai progetti di accessibilità di pubblici con disabilità sostenuti dalla collaborazione di Oriente Occidente con Europe Beyond Access).

Infine, per supplire alla reboante “alalia” del movimento corporeo, Oriente Occidente 2021 tornerà a offrire «un’ampia proposta di conferenze e incontri nella sezione Linguaggi», per quest’anno intitolata In movimento: politiche, identità, culture, dove si parlerà di mobilità contemporanee, diritti individuali, benessere sociale ed equilibri geopolitici per «comprendere il presente e raccontare il mondo, dando a esso un orizzonte di senso».

Per l’elenco completo degli spettacoli rimandiamo al programma disponibile qui sotto e alla pagina web di Oriente Occidente Dance Festival.

 

Programma

3-12 Settembre 2021

 

Venerdì 3 Settembre

17:30
Biblioteca Civica
Linguaggi
LAURA CANALI
Il confine non è una linea sottile

18:00
Parco Amico (Brione)
(prime nazionali)
spettacolo
SÉVERINE BENNEVAULT CATON
À Fleur d’Airs (Francia)
Desattraction1.62
La diagonale des Anges
Creazioni site-specific

20:30
Teatro Zandonai
(prima nazionale)
spettacolo
HOFESH SHECHTER
Hofesh Shechter Company – Shechter II (Regno Unito)
Political Mother Unplugged

 

Sabato 4 Settembre

06:00
Campana dei Caduti
(prima nazionale)
spettacolo
ALESSIO MARIA ROMANO (Italia)
Choròs. Il luogo dove si danza
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

17:30
Mart, Sala Conferenze
Linguaggi
MARTINA CVAJNER & LUCIA GHEBREGHIORGES
Tra estraneità e familiarità. Identità e percorsi di vite femminili, in movimento

18:00
Parco Ferrari (Lizzanella)
spettacolo
SÉVERINE BENNEVAULT CATON
À Fleur d’Airs (Francia)
Desattraction1.62
La diagonale des Anges
Creazioni site-specific

20:30
Teatro Zandonai
spettacolo
HOFESH SHECHTER
Hofesh Shechter Company – Shechter II (Regno Unito)
Political Mother Unplugged

 

Domenica 5 Settembre

06:00
Campana dei Caduti
spettacolo
ALESSIO MARIA ROMANO
Choròs. Il luogo dove si danza
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

10:00-12:00
Mart
spettacolo
DANIELE NINARELLO (Italia)
NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok – DURATIONAL PERFORMANCE
Artista Associato
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

18:00
Mart
spettacolo
DANIELE NINARELLO (Italia)
NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok – THEATRE PERFORMANCE
A seguire incontro con il coreografo in dialogo con Gaia Clotilde Chernetich e Mariella Popolla
Artista Associato
Creazione site specific
Coproduzione del Festival

20:30
Auditorium Melotti
(prima assoluta)
spettacolo
CHIARA BERSANI
Danskompaniet Spinn (Italia – Svezia)
Moby Dick
Coproduzione del Festival

 

Lunedì 6 Settembre

11:00 e 17:00
Urban Center, Sala Kennedy
(prima assoluta)
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

17:00 e 19:00
Piazzale Caduti sul lavoro
spettacolo
COLOKOLO
CIE Colokolo (Francia – Marocco)
Chouf le ciel!

18:00
Mart, Sala Conferenze
spettacolo
STEFANO MAZZOTTA
Zerogrammi (Italia)
I Poveri
Proiezione film. A seguire incontro con il regista in dialogo con Valentina Tibaldi

20:30
Teatro Zandonai
(prima nazionale)
spettacolo
GABRIELA CARRIZO & FRANCK CHARTIER
Peeping Tom (Belgio)
DIPTYCH. The missing door & The lost room
Coproduzione del Festival

 

Martedì 7 Settembre

11:00 e 17:00
Urban Center, Sala Kennedy
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

17:30
Mart, Sala Conferenze
Linguaggi
FABRIZIO MARONTA
Non solo ambiente. Il volto geopolitico della transizione energetica

19:00
Mart, Giardino delle sculture
spettacolo
STEFANO MAZZOTTA
Zerogrammi (Italia)
Elegìa delle cose perdute
Creazione site-specific

20:30
Teatro Zandonai
spettacolo
GABRIELA CARRIZO & FRANCK CHARTIER
Peeping Tom (Belgio)
DIPTYCH. The missing door & The lost room
Coproduzione del Festival

 

Mercoledì 8 Settembre

10:00 – 18:00
Oriente Occidente Studio
formazione
LAB EBA

11:00 e 17:00
Urban Center, Sala Kennedy
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

20:30
Auditorium Melotti
(prima nazionale)
spettacolo
HONJI WANG & SÉBASTIEN RAMIREZ
Company Wang Ramirez (Francia)
YouMe. You are you and me I’m me
Coproduzione del Festival

22:00
Teatro alla Cartiera
(prima assoluta)
spettacolo
CARLO MASSARI
C&C Company (Italia)
Right
Artista associato
Coproduzione del Festival

 

Giovedì 9 Settembre

10:00 – 18:00
Oriente Occidente Studio Formazione
LAB EBA

11:00 e 17:00
Urban Center, Sala Kennedy
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

17:30
Mart, Sala Conferenze
Linguaggi
FRANCESCA BRIA
Partecipazione, diritti e umanesimo digitale

20:30
Teatro Zandonai
(prima nazionale)
spettacolo
PEP RAMIS & MARÍA MUÑOZ
Mal Pelo (Spagna)
The Fifth Winter
Bach

 

Venerdì 10 Settembre

10:00 – 18:00
Oriente Occidente Studio
formazione
LAB EBA

11:00 e 17:00
Urban Center, Sala Kennedy
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

17:30
Mart, Sala Conferenze
Linguaggi
GIORGIO CUSCITO
L’Italia nella partita tra Usa e Cina per le supply-chain

18:00
Largo Foibe
spettacolo
PABLO GIROLAMI
Ivona (Italia)
Migrazioni

20:30
Auditorium Melotti
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
Figli di un Dio ubriaco. Incursioni fisiche sui Madrigali di Claudio Monteverdi

 

Sabato 11 Settembre


10:00 – 18:00
Oriente Occidente Studio
formazione
LAB EBA

11:00 e 17:00
Urban Center, Sala Kennedy
spettacolo
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile (Italia)
20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei
Creazione site-specific
Coproduzione del Festival

11:00 e 17:00
Itinerante per il centro di Rovereto con partenza da Chiesa S. Osvaldo
spettacolo
LOREDANA PARRELLA
CIE Twain (Italia)
Juliette on the Road
Creazione site-specific

17:30
Mart, Sala Conferenze
Linguaggi
LILLO MONTALTO MONELLA E MARTA RODRIGUEZ MARTINEZ
Le migrazioni ambientali d’Europa

20:30
Teatro Zandonai
(prima nazionale)
spettacolo
MAGUY MARIN
Compagnie Maguy Marin (Francia)
Umwelt

22:00
Teatro alla Cartiera
spettacolo
PABLO GIROLAMI
Ivona (Italia)
Manbuhsona
Coproduzione del Festival

 

Domenica 12 Settembre

10:00 – 18:00
Oriente Occidente Studio
formazione
LAB EBA

17:30
Mart, Sala Conferenze
Linguaggi
VERA GHENO E MARCO GUERINI
La lingua in movimento

20:30
Auditorium Melotti
(prime nazionali)
spettacolo
MIXED DOUBLES
Holland Dance, Onassis Stegi, Skånes Dansteater, FDN/Aterballetto (Olanda – Grecia – Svezia – Italia)
Coproduzioni del Festival