Il Festival Adda Danza sceglie un grande classico per la serata inaugurale e fa il tutto esaurito.


Inaugurata giovedì 6 maggio, la quindicesima edizione di Adda Danza, Festival nazionale e internazionale dedicato al mondo del balletto in tutte le sue forme. All’interno della centrale idroelettrica Taccani, la tecnologia si fonde con l’arte creando un incontro decisamente suggestivo. Ad aprire le danze – è il caso di dire – è spettato a Otello – classico della tradizione inglese – coreografato da Fabrizio Monteverde, su musiche di Antonin Dvoràk e messo in scena dal Balletto di Roma.

La visione di Monteverde è apparsa incentrata sulle figure maschili della tragedia; l’uomo quale focus della rappresentazione con la sua forza fisica e con la sua fragilità interiore, ma anche la predominanza sociale – che ai tempi l’uomo aveva rispetto alla donna. Occhi puntati, quindi, sulle figure di Otello, Iago e Cassio, interpretati rispettivamente da Giovanni Ciracì, Marco Bellone e Placido Amante. La stessa prestanza fisica è messa in risalto anche dalle coreografie: assistiamo a diversi passi a due – o a tre – tra i protagonisti maschili, che ne sottolineano l’intricato gioco di potere e di gelosie che anima la tragedia shakespeariana.

Desdemona, interpretata da Claudia Vecchi, è in scena quasi esclusivamente insieme a Otello: solo un assolo per lei, dedicato alla perdita del fazzoletto, a evidenziare la simbiosi tra i due amanti. Nello splendido passo a due, intitolato L’Amore, vediamo infatti un gioco di disequilibri e di linee curve volto a trasmettere la passione tra i protagonisti della tragedia, ma anche la precarietà del loro sentimento, messo a dura prova dall’intrigo di bugie e malintesi.

Durante i momenti d’insieme risaltano i costumi: i ballerini giocano con cappotti bicolore, creando effetti di luce, di linee e di forme; sembra quasi che il corpo di ballo si moltiplichi, e a livello visivo il colpo d’occhio è molto accattivante, in una scenografia pressoché scarna, i ballerini stessi diventano elementi di scena riempiendo il palco di curve e rimandi.

Proposto in due atti, l’Otello di Monteverde è piaciuto al pubblico perché ha saputo fornire un punto di vista un po’ diverso della tragedia shakespeariana, decisamente più moderno. In un mondo dove gli intrighi sembrano essere all’ordine del giorno, l’intreccio Otello-Iago-Cassio diventa quanto mai attuale mentre la figura di Desdemona resta quale simbolo del sentimento che, davanti alla fama e alla sete di potere, deve essere represso perché scomodo e incontrollabile – e oggi l’uomo vuole controllare tutto.

Otello
Balletto di Roma
coreografia e scene Fabrizio Monteverde
musiche Antonin Dvoràk
costumi Santi Rinciari
luci Emanuele De Maria
con Giovanni Ciracì (Otello), Claudia Vecchi (Desdemona), Placido Amante (Cassio), Marco Bellone (Jago) e Azzurra Schena (Emilia)

Adda Danza continua:
Centrale Idroelettrica Taccani Enel
via Bernabò Visconti 14 – Trezzo sull’Adda
Ore 21.30

Mercoledì 12 maggio 2010
TRILOGY
BALLETTO TEATRO DI TORINO

Venerdì 14 maggio 2010
SHEHERAZADE ONE NIGHT (prima nazionale)
PROFESSIONE MAS DANCE LAB

Domenica 16 maggio 2010
SULLE TRACCE DI DIAGHILEV
JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA

Giovedì 20 maggio 2010
LA MORTE DEL CIGNO – L’APRÈS-MIDI D’UN FAUNE – I QUATTRO TEMPERAMENTI
BALLETTO DELL’ESPERIA

Sabato 22 maggio 2010
HAPPY HOUR
TANGOKINESIS

Domenica 23 maggio 2010
NUEVO TANGO
TANGOKINESIS