Ironia e socialità

A San Gimignano finalmente tre giornate festivaliere grazie a Orizzonti Verticali, la manifestazione diretta da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, oltre alle esposizioni (a entrata rigorosamente libera ma su appuntamento a causa del Covid-19) organizzate da Galleria Continua.

Piazza del Duomo si mostra con un grande palco rivestito di bianco ad accogliere turisti, attori, danzatori e critici richiamati da Orizzonti Verticali. Ciò che vediamo è un’installazione, Sentieri di Carta, ideata da Patrizia de Bari e Tuccio Guicciardini, traducibile in un enorme quaderno sul quale chiunque può lasciare un proprio segno o consegnare la pagina di un libro a lui caro. Patrizia de Bari, anch’essa rigorosamente in bianco, accoglie i novelli depositari di memorie dalle 11.00 alle 19.00 di venerdì 28 e sabato 29 agosto. Uno spazio per incontri casuali ma anche un modo per confrontarsi con i bisogni e le speranze depositate da altri.

In questo Festival che fa della scrittura, come della memoria, il filo conduttore alle 19.00, in piazza Pecori, assistiamo alla presentazione del libro: Stravedere la scena. Carlo Quartucci. Il viaggio nei primi venti anni 1959-1979. Presente l’autrice, Donatella Orecchia, che ne illustra il contenuto, e altri oratori che sono intervenuti per ricordare l’artista recentemente scomparso, intervallati da inserimenti musicali e reading.

Alle 20.30 si ritorna in piazza Duomo per la riedizione in forma a solo e con una nuova veste coreografica dello spettacolo Bianchisentieri, ideato da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, che debuttò sempre a OV nel 2015. L’interprete, Camilla Diana, avanza, attraverso la piazza, circondata da spettatori e turisti, trascinando il peso di centinaia di pagine scritte che l’avvolgono. Una musica che ricorda lo stridio della carta accartocciata l’accompagna e detta i tempi incerti dell’incedere. Quasi un pellegrinaggio che mostra la fatica e i momenti liberatori della scrittura stessa. La meta, l’installazione ai piedi della scalinata del Duomo ove la performer, con un sottofondo musicale classicheggiante, può dispiegare, con passi di danza, le potenzialità scenografiche del manto che l’avvolge. Il costume si dispiega, quasi volesse aprire le ali per librarsi nell’aria, tracciando arabeschi al di sopra del palco intarsiato dai pensieri lasciati dai visitatori in giornata. Il passato e il presente paiono incontrarsi per dar vita a nuove storie. Ma come tutte le storie anche questa finisce.

In prima serata, nella piazza delle Erbe, Mondo Estremo mette in scena, con protagonista Sergio Basile, Il Dottor Semmelweis. Il testo travalica l’epoca del racconto, ossia l’Ottocento. La scienza e la ricerca, in campo medico, contrapposte alla routine quotidiana portata avanti da dottori che si preoccupano solo di mantenere, fino alla morte, la posizione acquisita. L’evidenza delle scoperte altrui che è distorta e falsificata pur di continuare a mantenere il proprio potere. Gesti semplici, come il lavarsi le mani – dopo un’autopsia – che potrebbero salvare la vita delle giovani popolane partorienti, che sono rifiutati e derisi da giovani praticanti già pesantemente egocentrici. Sembra di assistere alle diatribe dei giorni nostri tra virologi e infettivologi, o tra le équipe dei vari ospedali, o ancora tra i cosiddetti esperti adottati da questo o quel mezzo d’informazione. Ogni idea diversa o posizione fuori dal corso è scartata quando non addirittura censurata. Seguire il protocollo, oggi come ieri, è il diktat di una medicina asservita, nella quale non trovano posto né la curiosità scientifica né il rispetto per ciò che può avvenire in altri Paesi – ognuno sembra volersi rinchiudere nelle proprie certezze, spesso fallaci. Così la gente muore, come morivano le donne viennesi, alle quali il Dottor Semmelweis dedicò la propria vita e portata sino alle estreme conseguenze: l’autolesionismo per provare le proprie teorie. Un testo chiaro, intervallato da brani musicali, che non necessiterebbe dell’enfasi presente nell’interpretazione di Sergio Basile.

A conclusione della giornata, alla Rocca di Montestaffoli, Lorenzo di Rocco e Jennifer Lavinia Rosati interpretano Entanglement_Studio2. Una breve performance di danza che solo nella parte finale sembra rispecchiare la tematica enunciata nella presentazione, ossia la possibilità di rappresentare l’interazione, a distanza, tra particelle elementari – come enunciato nelle moderne teorie quantistiche. Movimenti sincroni che, per la maggior parte dell’esibizione, si sviluppano a terra. Uno studio che dispiega movimenti, prese, passo non nuovi e in parte comuni nei lavori dei giovani danzatori e che, di conseguenza, rischiano di scivolare nella ripetitività.

In una San Gimignano meno affollata del solito – nonostante il periodo estivo – è possibile trascorrere alcune ore piacevoli nelle innumerevoli gallerie d’arte che si affacciano sulle caratteristiche viuzze di questo borgo che tenta di tornare a una parvenza di normalità. Tra di esse Galleria Continua, con una mostra firmata da Nedko Solakov che si improvvisa – lui, artista noto per la sua ironia – curatore, scegliendo e commentando quadri e installazioni di artisti che ama e che la galleria ha ospitato in questi anni. Tra le molte, ognuna a suo modo interessante, colpisce un enorme collage di memorie e pensieri di Chen Zhen, che permette di fare un giro del mondo semplicemente osservando un’opera d’arte. E ancora, la parete ricoperta da vignette e messaggi che sagacemente rimandano all’anno che sta trascorrendo. E infine, una scatola nera, delle dimensioni di una cassaforte, nella quale sfogarsi gridando – senza che, all’esterno, si possa essere ascoltati.

 

Orizzonti Verticali 2020
San Gimignano, varie location
venerdì 28 agosto, dalle ore 11.00 alle ore 19.00
piazza Duomo
Sentieri di carta
concept Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari
a cura di Giardino Chiuso
realizzazione scenica Takeshi Tamashiro
(installazione)

ore 20.00
piazza Duomo
Giardino Chiuso presenta:
Bianchisentieri
ideazione Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari
coreografia Patrizia de Bari
interprete Camilla Diana
costume Rosaria Minneci
elaborazioni sonore Daniele Borri
coproduzione Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa
con il sostegno di Mibac, Regione Toscana
(performance site-specific)

ore 21.00
piazza delle Erbe
Mondo Estremo presenta:
Il Dottor Semmelweis
con Sergio Basile
mise en espace Andrea Di Bari
(teatro)

ore 22.00 e 22.30
Rocca di Montestaffoli
di Rocco/Rosati presentano:
Entanglement_Studio2
coreografia e interpretazione Lorenzo di Rocco e Jennifer Lavinia Rosati
musiche Zack Hemsey
produzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito del progetto di Residenza Orizzonti Verticali_cantiere danza sostenuto da COB Compagnia Opus Ballet con il contributo di Mibac, Regione Toscana
(danza)

Le mostre continuano:
Galleria Continua
via del Castello, 11 – San Gimignano
fino a domenica 6 settembre
orari: da lunedì a domenica, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00 su appuntamento

The artist-collector’s dream (a nice thing)
creata da Nedko Solakov

Le sirene di Armando Testa