Quando moglie e marito… se la ridono

Sul palcoscenico milanese di Zelig Cabaret è di scena la comicità livornese targata Paolo Migone.

Per un giornalista l’attacco di un pezzo è sempre la parte più difficile da scrivere. Le prime righe sono le più importanti perché servono a catturare l’attenzione e la curiosità del lettore ma soprattutto decretano la buona riuscita (o meno) di un articolo. Ho pensato e ripensato a come poter iniziare questo pezzo ma dalla mia testa non è uscita nessun’idea davvero brillante – o quanto meno originale. Così ho deciso di scrivere semplicemente la verità. E la verità è che Paolo Migone diverte davvero. Difficile resistere alla comicità livornese di questo Einstein sfigato con un occhio nero. Forse perché gli sketch di vita quotidiana che porta in scena vanno a toccare un nervo scoperto, un punto nevralgico del nostro essere animali sociali: il rapporto tra uomo e donna. O meglio, quello tra moglie e marito.

Ridevano tutti in sala giovedì 5 aprile, probabilmente per le mie stesse ragioni. Ossia per uno strano processo di identificazione. Le parole che uscivano dalle labbra di Migone sono quelle che ogni moglie, fidanzata o amante – almeno una volta nella vita – ha pronunciato rivolgendosi al proprio uomo. I meccanismi psicologici, i giochi, le tattiche, i pensieri descritti dal comico sono esattamente quelli che scattano nella testa di ognuno di noi quando si tratta di rapportarsi con l’altro sesso. Molto spesso la relazione con la persona che ci sta vicino ci crea sofferenza. Difficile per noi donne sopportare il disordine maschile; difficile per gli uomini sopportare le nostre nevrosi da casalinghe disperate. Ma quello che, in genere, ci fa stare male prende tutta un’altra piega se affrontato con ironia. Ed è questa la lezione che insegna Migone. Perché, quando si trovano i calzini in giro per casa o i piatti sporchi nel lavello, non ci si arrabbi più. O meglio, la si prenda con filosofia.

Piccolo ricordo personale. Per chi non ci avesse mai messo piede, il palco e la sala che ospitano il cabaret di Zelig non sono grandi ma molto accoglienti. Su due lati del muro si trovano le tribune – dove si sta vicini gli uni agli altri e sembra di essere allo stadio. Al centro, i piccoli tavoli rotondi e le sedie di metallo argentato fanno da ostacolo ai camerieri che girano con vassoi colmi di bibite e panini. Le luci basse e l’entrata chiusa da una spessa tenda rossa completano il quadro. Mentre tutti ridevano mi guardavo intorno e mi sembrava quasi di essere tornata indietro nel tempo, quando da bambina – davanti alla tv – sorridevo con Drive In.

Lo spettacolo è andato in scena:
Zelig Cabaret
viale Monza, 140 – Milano
fino a giovedì 5 aprile, ore 21.30
protagonista: Paolo Migone