Suggestioni

Al teatro Oscar una lettura scenica a due voci per ripercorrere il capolavoro di John Milton, Paradise Lost.

Come dichiarato fin dal titolo, quello che va in scena al Teatro Oscar è uno studio (pensato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e il British Council), in forma di lettura scenica con ampi stralci del Paradise Lost di Milton, oltre a due frammenti costituiti, uno, da un brano del testo firmato da Mark Ravenhill per il ciclo Spara, trova il tesoro e ripeti (già portato a Milano, con successo, dall’Accademia degli Artefatti al Teatro i) e, l’altro, da un video di Max Bertolai. Ne consegue una certa staticità e un’eccessiva erudizione che purtroppo – nonostante l’ottima interpretazione, soprattutto di Annig Raimondi, che gioca con la voce e l’espressività da vera protagonista – non giovano all’impatto scenico.

Quello che manca è soprattutto una forma di montaggio che mixi il video con alcuni passaggi del testo di Milton (l’accostamento della caduta di Satana a quella dell’Uomo Ragno raggiungerebbe vette quanto mai beniane: quasi un omaggio a quel lontano Faust ispirato ai fumetti), mentre – anche a livello drammaturgico – l’utilizzo del video come sfondo alla lettura porterebbe a uno continuità visivo-linguistica del testo del Seicento con il frammento tratto da Ravenhill. L’altro côté sul quale si dovrebbe forse operare è quello di un alleggerimento del testo miltoniano in favore dell’autore contemporaneo britannico, che possiede in sé una forza talmente dirompente (attraverso un ritratto impietoso della società che ci circonda e della cosiddetta guerra al terrore – che purtroppo non si è ancora trasformata in un terrore della guerra) da accentuare il sottotesto di Milton, sottolineandone soprattutto il messaggio di condanna, profondamente radicato nel Puritanesimo al quale l’autore si rifaceva.

Va infine ricordato che, forse al di là del volere dello stesso Milton, le pagine più epiche e memorabili spettano però a Satana, il vero eroe/anti-eroe del poema, personalità travolgente, di una modernità che lascia stupefatti e che incarna la radicalità politica propria di uno tra i periodi più turbolenti della storia britannica, ma che ben si coniuga con i nostri giorni di oscurantismo per una fede nella libertà come strumento di autentica eguaglianza: “Who can in reason then, or right, assume Monarchy over such as live by right His equals, if in power and splendour less, In freedom equal”?

Lo spettacolo continua:
Teatro Oscar
via Lattanzio, 58 – Milano
fino a domenica 15 maggio
orari: da martedì a sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00
Paradiso perduto
Viaggio infernale da Milton a Ravenhill
Uno studio
traduzione di Roberto Sanesi (per il testo di John Milton)
progetto a cura di Annig Raimondi
con Massimo Loreto e Annig Raimondi
spazio scenico e luci Fulvio Michelazzi
musiche Maurizio Pisati
assistente alla drammaturgia Maria Grazia Besutti
produzione PACTA . dei Teatri
in collaborazione con Università Statale degli Studi di Milano e British Council
si ringrazia la Prof.ssa Maggie Rose, docente di anglistica presso l’Università Statale degli studi di Milano

Video:
ZONE-Spidersound
musica di Maurizio Pisati
pitture di Salvatore Zito
video Max Bertolai