Soli in coppia

Successo, famiglia, frustrazione e tradimenti. Parlami d’amore, in scena al Teatro Libero fino al 31 dicembre, racconta con tono spietato e tragicomico la crisi matrimoniale di una coppia moderna.

Il lavoro è l’ossessione di lui. Lei, terrorizzata dall’idea d’invecchiare, è corrosa da mille rimpianti. Una notte l’insoddisfazione esplode: la rabbia non può più essere soffocata, i toni si alzano, le voci si alterano e lo spettacolo comincia. Il testo, traduzione dell’originale francese scritto da Philippe Claudel, è scandito dalle offese, i rimproveri e le accuse dei protagonisti. Le parole diventano armi e i due se ne servono per umiliarsi e ferirsi vicendevolmente. L’università frequentata, gli amici, i rispettivi parenti, gli insuccessi dei figli: tutto diventa una colpa, uno sbaglio, un errore imperdonabile.

Lo spettacolo rispetta perfettamente le unità aristoteliche di tempo, spazio e azione. Tutto avviene in una notte, nella stessa stanza e sul palco non succede nulla che non sia il litigio tra i due attori. Gli oggetti sulla scena sono tanti e coloratissimi. Verso la fine della pièce, si scopre che la coppia ha appena traslocato. Niente, nella casa, è al suo posto, ci sono abiti sul pavimento e mobili sovrapposti. Un disordine esteriore che ben rispecchia la confusione che agita le anime dei personaggi.

Claudia Negrin e Alberto Pistacchia ridono, urlano, s’insultano, rompono oggetti e usano una gestualità irrequieta. Parlami d’amore è anche il titolo delle canzoni che introducono e chiudono la performance. Parole che suonano come un paradosso in un contesto dove nessuno sembra aver voglia di dialogare, dove il litigio non è un modo per risolvere i problemi ma l’occasione per sfogare una rabbia interiore – cieca e irruenta.

Il pubblico fatica a comprendere le ragioni dei protagonisti: è difficile schierarsi o farsi partecipe dei loro sentimenti. Marito e moglie sono intrappolati in uno stereotipo, non sembrano essere davvero vivi – anche perché l’autore vuole rappresentare le tipologie di comportamento caratteristiche di una certa società e un determinato momento storico. Entrambi, in un modo o nell’altro, finiscono per essere schiavi dell’apparire e dell’avere. La loro crisi non è solo quella di una coppia ma è il racconto di ciò che succede a chi rincorre una felicità superficiale e, una volta raggiunta la mèta, si ritrova arido dentro e incapace di trovare un senso nuovo alla propria esistenza.

Lo spettacolo continua:
Teatro Libero
via Savona, 10 – Milano
fino a lunedì 31 dicembre
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.00 – Speciale Capodanno, ore 22.00

Skéne Company Milano presenta:
Parlami d’amore
di Philippe Claudel
traduzione di Davide Conati
diretto e interpretato da Claudia Negrin e Alberto Pistacchia
disegno luci Ornella Banfi
scene e costumi Paola Arcuria