Musica di corpi celesti

Il tour mondiale 2012 della Parsons Dance Company giunge a Roma e per cinque serate il palco dell’Auditorium Conciliazione fa da cornice alla pura espressione dell’armonia.

Ogni appuntamento è un’occasione nuova, per gli appassionati di danza contemporanea, di ammirare il magnifico lavoro di un gruppo di artisti di primo livello che mescola elementi innovativi al suo vasto repertorio, creando spettacoli che impressionano amanti e amatori, senza mai smettere di sorprendere. Merito, certamente, dell’inesauribile ispirazione del fondatore, David Parsons e della straordinaria perizia dei suoi immancabili collaboratori, il disegnatore delle luci, artefice di veri e propri effetti speciali, Howell Binkley e l’aiuto coreografa Elizabeth Koeppen. Parsons Dance, che dopo Roma e Milano percorrerà tutta l’Italia, ripropone alcune tra le più belle coreografie dell’artista, attese dal pubblico in fermento come a un concerto di musica rock e presenta, prima volta in Europa, l’ultima delicata creazione, in apertura. Sei corpi sbocciano in una luce albeggiante, in circolo, al centro palco, carezzando la musica per archi composta da Zoe Keating. È il preambolo a Round My World. I costumi azzurri sembrano suffragare l’eventualità che la scena accolga una schiera celeste, mentre si diletta con le armonie musicali, eterea e fulgida. I movimenti non sono mai ineleganti, si cerca la plasticità in un tentativo di raggiungere la perfezione estetica, distante dalla goffaggine umana e tendente al divino, rappresentato dal cerchio. Con una precisione millimetrica, i corpi delineano e sfaldano cerchi che attraversano il palco fluttuando nell’aria. I cerchi di braccia sollevate su corpi da silfidi sembrano note musicali in movimento su un pentagramma d’aria, è musica viva. In un’intervista, Parsons ha dichiarato che un ballerino in ogni occasione deve concentrare l’attenzione dell’ambiente circostante su di sé. Effettivamente gli sguardi del pubblico sono polarizzati e l’attenzione cresce con la divertente Hand Dance, quando le mani dei ballerini al buio sfavillano attraversando una tenda di luce creando suggestive immagini al ritmo di una musica vivace. Ma il tripudio giunge non appena le note elettroniche di Richard Fripp introducono Caught, la più celebre tra le invenzioni di Parsons. Il pubblico va in visibilio e non contiene gli applausi mentre lo straordinario Eric Bourne prende letteralmente il volo, grazie a un effetto generato dalle luci stroboscopiche. Stupefacente. La conclusione è allegramente colorata, Nascimiento, accompagnata dalle bossa nova dell’omonimo maestro brasiliano. Il ritmo è così trascinante che si prolunga in un bis acclamato. Le oltre settanta coreografie create in un trentennio di carriera da questo “gargantua” della danza post-moderna, hanno incantato platee in tutto il mondo e se ne comprende la ragione. Rudolph Nurayev ha ballato per sei anni Brothers, composta da Parsons. L’Italia ha un posto speciale nel cuore dell’artista di Kansas City. Spesso chiamato dal festival di Spoleto e Umbria Jazz, ha inoltre collaborato con Giampiero Solari, curando le coreografie dell’Aida all’Arena di Verona e dello spettacolo Hair, entrambi del 2007. Amore ricambiato dal pubblico che lo attende con trepidazione. Quest’anno è entrata nella compagnia la pescarese Elena D’Amario che dal vivaio di Amici ha ottenuto un posto di rilievo nella compagnia con sede a New York. La D’Amario, passionale ammaliatrice, spicca tra i compagni, insieme al già citato Bourne e alla bionda Sarah Braverman. Per apprezzare davvero l’insieme nessun supporto tecnologico può reggere il confronto della performance teatrale dal vivo. Parsons Dance unisce l’arte della danza al genio e viene voglia di portare via con sé, infilata nelle tasche del cappotto, un poco di quella grazie per ritrovarla poi, magari per caso, camminando lungo strade di neon e asfalto di una caotica città e tornare a sorprendersi.

Lo spettacolo continua:
Auditorium Conciliazione

via della Conciliazione, 4 – Roma
fino a sabato 18 febbraio
orari: da martedì a sabato ore 21.00 (lunedì riposo)
(durata 1 ora e un quarto circa senza intervallo)
Teatro Lyrik (Assisi)
domenica 19 febbraio

Teatro Toniolo (Mestre)
martedì 21 febbraio
BaGS Entertainment presenta
Parsons Dance
direttore artistico David Parsons
direttore esecutivo David Harrison
direttore artistico associato Elizabeth Koeppen
responsabile del palco Rebecca Jouse
supervisore alle luci Christopher Chambers
ballerini Eric Bourne, Sarah Braverman, Melissa Ullom, Steven Vaughn, Christina Ilsije, Jason MacDonald, Ian Spring, Elena D’Amario