Passione Live, da Viviani a Pino Daniele: l’anima napoletana on the road

logo_palapartenope1È andato in scena il 29 dicembre 2015 al Palapartenope di Napoli Passione Live, un viaggio musicale alla scoperta dei suoni e delle voci di Napoli.

È un cast d’eccezione quello che va in scena al Teatro Palapartenope di Napoli il 29 dicembre, dopo l’approdo al Teatro Bellini dello scorso ottobre e i precedenti live delle passate stagioni.
Passione Live è una trasposizione musicale a tutti gli effetti del docufilm Passione di John Turturro del 2010; un incontro on the road nei meandri della musica napoletana, patrimonio dell’umanità, crogiolo di popoli, custode di valori di interculturalità.
È un ponte che tiene unito il passato al presente e getta le sue radici sul futuro, dove per futuro si intende la conservazione e la rigenerazione delle radici stesse.
Protagonisti di questo viaggio sono il sax inconfondibile di James Senese, l’energia mordace di Raiz e gli Almamegretta, il timbro graffiante della signora delle signore, Pietra Montecorvino, l’operatic-pop, elegante e mai pesante, di Gennaro Cosmo Parlato, la sensualità di M’Barka Ben Taleb, le tarantelle degli Spakkaneapolis 55, l’anima partenopea di Enzo Gragnaniello.
Manca Misia, artista portoghese di Fado, già presente nel docufilm di Turturro, impossibilitata a partecipare per sopraggiunti problemi di salute.
The show must go on, ed ecco che Raiz apre le danze – o meglio i microfoni – per condurci all’incontro con la città di Napoli, “Santa e Puttana”, “Gomorra, ma anche Sodoma”.
«Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta… e poi c’è Napoli» ; da questa introduzione di John Turturro al film prende avvio anche lo spettacolo che vede gli artisti cimentarsi in brani classici della tradizione partenopea come Carmela, Indifferentemente, Maruzzella, Luna Rossa e tanti altri, e successi degli ultimi anni degli Almamegretta, dei Napoli Centrale e di Bennato, solo per citarne alcuni.
Immancabile – nel corso della serata – l’omaggio a Pino Daniele, cuore di Napoli, scomparso lo scorso quattro gennaio; un atto d’amore e di sfida “appassionata”, come viene definito dagli artisti stessi.
Un atto anche di coraggio, si aggiunga; questo perché – al di là della banalità dell’assunto – rimane il fatto che la ferita è ancora aperta e che le canzoni di Pino Daniele non possono essere cantate se non da lui.
Quando gli anni e i ricordi allenteranno la loro presa, che è ancora una morsa, un buco nero come quello dell’ozono, un pozzo di Giuseppe o di San Patrizio, probabilmente il pubblico accetterà la sua scomparsa e una “notte che se ne va” con/ per altre voci. Fino ad allora verrà sempre da storcere un po’ il naso, se si esclude quella leggenda vivente che è James Senese, un uomo un sax, a cui tutto è concesso, anche suonare Pino.
A chiudere lo spettacolo c’è proprio lui, Senese, a cui viene affidato il compito di presentare il cast. In ultimo viene Napule è, cantata da tutti gli artisti in scena e da tutto il pubblico in sala.

«Napule è tutto nu suonno
E a’ sape tutto o’ munno
Ma nun sanno a’ verità.»
(Napule è, Pino Daniele)

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Palapartenope 
via Corrado Barbagallo 115, Napoli
il 29 dicembre 2015

Passione Live
di John Turturro
regia John Turturro
direzione artistica Federico Vacalebre
direzione musicale Luigi De Rienzo
con James Senese/Napoli Centrale, Raiz & Almamegretta, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, M’Barka Ben Taleb, Spakkaneapolis 55, Enzo Gragnaniello, Misia.
Produzione Arealiv