Il futuro è nella terra

Dopo anni di lento lavoro su un territorio aspro e diffidente, già patria restia di una delle artiste più significative della Sardegna, la fu Maria Lai, il Festival dei Tacchi organizzato dal Cada Die Teatro di Cagliari giunge alla sua 22° edizione, con la soddisfazione di essere riuscito a diventare un evento culturale che gli ierzesi stessi chiamano “loro”.

In una terra in cui il dialetto più parlato è ancora il silenzio e dove il vento gioca da millenni con le chiome degli stessi ginepri, si fa fatica a credere che esista un mondo artistico in continuo fermento, eppure proprio all’incrocio di quei silenzi, sotto l’ombra salvifica di una macchia mediterranea rigogliosa (quando preservata e curata), si possono trovare dei veri e propri baluardi di cultura e umana creatività. È questo il caso del Festival dei Tacchi, una settimana dedicata al teatro che «nasce cresce e matura in Ogliastra», un territorio montuoso di selvaggia bellezza e dalle atmosfere subacquee. Giunto ormai alla sua ventiduesima edizione, il Festival continua ostinatamente a insediarsi sempre di più nella zona, offrendo addirittura qualche giorno in più al folto pubblico che ne sta animando le serate, iniziate già dal 3 agosto.

Il primo spettacolo teatrale, però, va in scena solo dal 4 e, come da tradizione, si tratta di un lavoro della stessa compagnia responsabile dell’organizzazione, la cagliaritana Cada Die Teatro. Pesticidio, oltre a essere un eloquente gioco di parole, è anche una pièce sui generis che si fa carne e parola tramite l’attorialità di Pierpaolo Piludu e la co-autorialità dei testi di Andrea Serra, per la regia di Alessandro Mascia. L’ouverture del Festival «racconta di terre ritrovate e mestieri riscoperti, ma anche di avidità economica e cinica mancanza di rispetto per le regole, l’ambiente e la natura», andando a incunearsi a metà strada tra un monologo e un contos de fuchile (i racconti del focolare) in cui il pubblico è chiamato ad avere la pazienza di ascoltare le parole del semplice contadino Bachisio, parole che fanno giri lunghissimi prima di trovare parcheggio. Invero, occorrono occhi adatti per le cose che non toccano terra per riuscire a farsi trasportare dal racconto tortuoso di Piludu e ritrovarsi sospesi ad ascoltare la storia di una magnifica, per quanto prevedibile, casa sull’albero.

Sospeso tra denuncia politica e lirismo bucolico, l’ode alla terra del Cada Die Teatro da un lato supera il singolo fatto di cronaca (mai avvenuto nei territori narrati, ma di normale amministrazione nel resto del mondo) per gridare una verità ambientale risaputa e ignorata in egual misura e dall’altro rimane ancorato all’hic et nunc di una famiglia che, seppur fittizia, si erge a metro e misura di un idilliaco mondo agreste dove la semplicità è sinonimo di bellezza e il futuro, quello vero, si costruisce ancora con le mani.

Pesticidio, al netto dei facili sentimentalismi testuali e della narrazione spesso troppo tirata per le lunghe, riesce comunque a rappresentare in modo fedele il mondo dell’informazione moderna, asservita non più (o non mai) alla veicolazione dei semplici fatti, bensì alla difesa tout court del profitto in ogni sua forma. Spesso e volentieri, infatti, e a qualsiasi latitudine, le mani di chi, la terra, la difende, vengono dipinte di rosso dalle testate nazionali, mentre gli interessi privati che espropriano, avvelenano, sfruttano e poi abbandonano vengono difesi, quando non direttamente assolti, in nome di quello stesso progresso che, lungimirante, ha pensato bene di liberare l’informazione dal giogo della verità.

Lo spettacolo è andato in scena
Cantina Antichi Poderi
via Umberto I, 1 – Jerzu
mercoledì 4 agosto 2021
ore 21:30

Cada Die Teatro presenta
Pesticidio
di Pierpaolo Piludu e Andrea Serra

collaborazione alla drammaturgia Alessandro Mascia
con Pierpaolo Piludu
voce fuori campo Lia Careddu
regia Alessandro Mascia
luci e suono Giovanni Schirru

launeddas di Bruno Loi
realizzazioni sceniche Marilena Pittiu e Mario Madeddu con la collaborazione di Franzisca Piludu
documentazione video Andrea Mascia
consulenza scientifica Giampietro Tronci e Luigi Usai (Crùu e progetto B.a.r.e.g.a)
organizzazione Tatiana Floris