Tre cuori in affitto

Borìs Coudrais (ex Marco Matauro) al teatro T porta in scena un triangolo amoroso insolito: Platonic, fino al 30 novembre.

Nel contenuto e intimo teatro T, a due passi da Porta Portese, continuano a grande richiesta le repliche di Platonic, dopo il debutto del 29 ottobre e due settimane di spettacolo che hanno visto sempre un pubblico entusiasta.
Protagonisti della pièce, tre giovani e talentuosi attori: Giada Prandi, Gabriele Granito e Fabio Maffei, che con pochi elementi in scena riescono a riempire l’ambiente grazie alle loro capacità interpretative.
Platonic è una commedia degli equivoci, ispirata a Due dozzine di rose scarlatte, un noto dramma borghese scritto negli anni ’30, ma completamente riadattato e attualizzato.
Ci troviamo infatti negli anni ’80, Stefano (Fabio Maffei) è un ragazzo gay molto riservato che condivide un appartamento con Albert (Gabriele Granito), che dalla Puglia si è trasferito a Roma, adottandone appieno il dialetto, e con Elena (Giada Prandi), estrosa e intellettuale ragazza, molto determinata. Albert ed Elena sono fidanzati, nonostante siano così diversi caratterialmente e culturalmente, ma a unirli è soprattutto la gelosia.
È un quadro, che riprende lo stile pop art di Andy Warhol e che ritrae Elena, a provocare una rottura tra i due, poiché per una serie di circostanze entrambi sono convinti che nel loro rapporto si sia intromessa una terza persona.
La realtà è, però, ben diversa e basterebbe aprire gli occhi per scorgerla e vedere la vera Luce.
Tra continui atti d’accusa, seppur calibrate sulle risate, lo spettatore si trova spesso coinvolto emotivamente in quel triangolo amoroso, essendo la morale forte e sempre più attuale. In una società come la nostra dove conta solo ciò che è bello oggettivamente, in cui in tanti seguono un modello estetico di riferimento, che non ha contenuto, ma semplicemente viene metabolizzato spersonalizzando il proprio essere, è facile perdersi dietro a una proiezione della realtà che svanisce non appena ci si confronta con essa.
E se trent’anni fa era un biglietto scritto a mano a far incrinare una storia d’amore, oggi con tutti i mezzi di comunicazione che si hanno a disposizione e di cui si abusa, basta un nulla per creare attriti e fraintendimenti. Viceversa è più facile innamorarsi platonicamente, essendo tutto più virtuale.
La bravura dei tre attori e soprattutto di Giada Prandi, che attraversa tutti i registri in maniera ineccepibile, la semplicità dell’ambiente e l’interessante tematica fanno di Platonic uno spettacolo di cui è facile innamorarsi, soprattutto se fuori piove e si ha voglia di trascorrere una serata in compagnia, perché no, teatrale.

Lo spettacolo continua:
Teatro T

Via G. da Castel Bolognese 31 – Roma
fino a domenica 30 novembre
orari: da mercoledì a sabato ore 21.15, domenica ore 18.00
durata 1 h e 15 minuti circa senza intervallo

Platonic
di Borìs Coudrais (ex Marco Matauro)
regia Borìs Coudrais (ex Marco Matauro)
con Giada Prandi, Gabriele Granito, Fabio Maffei