Viaggio nel nuovo teatro africano

Il Teatro Quirino apre le porte alla danza e all’arte dell’altra parte del Mediterraneo, per scoprire nuovi orizzonti ma anche per riconoscere i propri.

Nell’ambito della rassegna teatrale Quirino Revolution M.A.D. (Maestri Avanguardie Derive del teatro contemporaneo), in programmazione al Teatro Quirino fino al 26 settembre, si è svolta dal 15 al 21 una settimana di spettacoli e happening dedicati alla danza contemporanea africana, in collaborazione con Villa Medici. In ogni serata due differenti performer interpretano il loro spettacolo, per dimostrare tutta l’effervescenza e la vitalità della nuova scena artistica del continente nero.
Il 20 settembre è stato il turno di Radhouse El Meddeb, performer tunisino, interprete di prestigiosi autori e registi del mondo arabo e francese; la sua opera, intitolata Pour en finir avec moi, oscilla tra il mimo e la danza, in un racconto introspettivo che alle parole preferisce il linguaggio del corpo, la tensione nervosa dei muscoli, gli scatti irrequieti degli arti, i gesti abitudinari delle relazioni interpersonali che si caricano di una espressività nuova e potente. Elemento affatto trascurabile, persino determinante, sono le bellissime musiche del compositore estone Arvo Part, che offrono un orizzonte di poesia e struggimento di grande impatto.
Dai toni lirici e malinconici di El Meddeb si passa all’altro capo del continente, ovvero all’ironia e alla giovialità di Nelisiwe Xaba, performer e danzatrice sudafricana, che col suo Plasticization dà vita a una suggestiva critica della plastificazione della società contemporanea, dove il contatto emotivo e fisico si è snaturato a causa dello schermo che intercede tra noi e il prossimo, costituito da convenzioni e logiche di consumo. La danzatrice, dopo aver circolato tra il pubblico elargendo baci attraverso una maschera, si contorce su se stessa diventando un pacco, una valigia, un essere di materia impassibile e innocua.
Questo focus rivolto ai talentuosi artisti africani non è solo un’operazione meritoria volta a diffondere la conoscenza di artisti e danzatori ancora non celebri nel nostro paese, ma cerca soprattutto di comprendere come l’odierna scena artistica di quel continente “così vicino-così lontano” possieda intuizioni e prospettive che riflettono le esigenze anche di casa nostra.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Quirino
via delle Vergini, 7 – Roma
martedì 20 settembre, ore 21.00

Pour en finir avec moi
Radhouse El Meddeb
(durata 45 minuti)

Plasticization
Nelisiwe Xaba
(durata 20 minuti)