Tre uomini e… un torpedone

Debutta finalmente in Italia Priscilla La Regina del Deserto. Direttamente dal continente rosso, il musical più irriverente della stagione.

Il film originale era un low budget di un regista alle prime armi ma estremamente creativo e originale: Stephan Elliott. I protagonisti, nei panni di due drag queen e una transessuale, erano Hugo Wallace Weaving, colui che sarebbe diventato il diabolico Agente Smith di Matrix; Guy Pearce, il futuro avvenente e cocciuto tenente Ed Exley di L.A. Confidential; e l’affascinante e misterioso Terence Stamp, l’Ospite di Teorema – il capolavoro firmato da Pier Paolo Pasolini. Miracoli della cara vecchia pellicola, della sagace regia e della bravura degli interpreti.
La sfida – divertita e divertente – all’establishment dei musical era lanciata – con buona pace degli appassionati per la melassa, i duetti zuccherosi e le ambientazioni hollywoodiane. E Priscilla, il torpedone rosa – più sgargiante che efficiente – partiva quasi incoscientemente, nel lontano 1994, per diventare protagonista di un road movie che, dalle lande desolate dell’Outback australiano, sarebbe approdato allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Certo quell’anno avrebbe imperversato in tutte le sezioni Forrest Gump, ma due eccezioni si sarebbero ricordate a lungo: Martin Landau, miglior attore non protagonista per un gioiellino come Ed Wood, e Lizzy Gardiner e Tim Chappel, che agguantarono l’Oscar proprio per i lustrini follemente impertinenti di The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert.
Questa la storia, in breve, di un piccolo film, prodotto con dosi alchemiche perfette di intelligenza e ironia, condite con un pizzico di trasgressione – quanto mai salutare. Naturale, quindi, dopo il sold out al botteghino, trasportare il torpedone direttamente su un palco e farlo debuttare come protagonista di un musical – tanto Aussi nell’ambientazione quanto internazionale nei contenuti – che ha spopolato, prima, a Sidney, e poi a Londra, Toronto, New York e, finalmente – si spera – a Milano.
Sul palcoscenico ad hoc del Priscilla Palace, il pubblico si aspetta quindi di sentir snocciolare un ping-pong di battute irriverenti, oltre a una ventina di hit rigorosamente anni 70 eseguite dal vivo – tra le quali l’autentica regina resta, a tutti gli effetti, I Will Survive, il successo di Gloria Gaynor, icona gay di quel periodo – e di assistere a quella serie di numeri, esaltati dai coloratissimi costumi, che hanno fatto di Priscilla La Regina del Deserto un fenomeno che avrà pure quasi vent’anni sulle spalle, ma non li dimostra affatto.
E Milano, per una volta, sarà la prima tappa di un tour italiano ed europeo che, semiasse permettendo, porterà Priscilla ancora molto lontano.

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Lo spettacolo andrà in scena:
Priscilla Palace
Teatro Ciak Webak.it
via Procaccini, 4 – Milano
da mercoledì 14 dicembre a fine stagione
orari: da martedì a venerdì, ore 20.45 – sabato, ore 16.00 e 20.45 – domenica, ore 15.30 e 20.45
(biglietti da 27 a 89 euro)
Priscilla La Regina del Deserto
Il musical
di Stephan Elliott e Allan Scott
tratto dal film The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert