Essenze vitali

Al Teatro della Cometa, Massimo Venturiello è protagonista e regista di Profumo di donna, la storia di uomo rimasto cieco – che ha visto anche due versioni cinematografiche – tratta da un romanzo di Arpino. Con Andrea Monno e la voce di Tosca che canta dei brani, lo spettacolo resterà in scena fino al 25 marzo.

Un viaggio, un intenso viaggio nella mente di Fausto, questo è Profumo di donna, lo spettacolo in scena in questi giorni alla Cometa di Roma fino a domenica 25 marzo, che Massimo Venturiello interpreta e dirige con la bravura che lo contraddistingue, affiancato da una compagnia di attori di livello. È un Capitano in pensione, non vedente, che ha perso, oltre alla vista, anche l’uso di una mano a causa di un’esplosione accidentale, e che per seguire un suo preciso piano decide di recarsi a Napoli per incontrare un suo caro amico, cieco anch’egli. Ad accompagnarlo in questa avventura di pochi giorni, un giovane soldato in permesso premio, ribattezzato Ciccio come tutti coloro che l’hanno preceduto in questo ruolo, che inizialmente, a malincuore, al telefono confessa alla ragazza le sue paure, ma che col passare delle ore scoprirà un Fausto diverso dietro quella maschera che si è dovuto costruire.
Tra Bologna, Roma e Napoli, Ciccio avrà infatti l’occasione di capire meglio quell’uomo apparentemente scorbutico con una passione sfrenata per le donne, che fiuta attraverso un olfatto molto sviluppato. È Andrea Monno a calarsi perfettamente nel ruolo del giovane soldato, col giusto taglio di capelli e quel timore, che strappa anche risate, proprio dell’età ancora innocente rispetto alla magnificenza del suo Signore.

Tratto dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino, al cinema Profumo di donna ha visto, nella trasposizione italiana, Vittorio Gassman nel ruolo del protagonista, diretto, da Dino Risi e Al Pacino nel remake Scent of a Woman di Martin Brest. Entrambe le pellicole catturano l’essenza di quelle pagine, evidenziano la solitudine di un uomo che anche Venturiello incarna alla perfezione, sottolineandone sia il disagio per la condizione di svantaggio, sia l’ironia propria di chi vive privo di un importante senso, come la vista, e si muove con veridicità all’interno della scenografia di Alessandro Chiti, essenziale, geometrica e in cui ogni elemento a incastro è di legno bianco. Tutto come lo percepirebbe un non vedente. Si formano così terrazze con gradini, tavoli e banconi attraverso l’accostamento delle singole parti, che per lo più si trovano sempre sul palcoscenico, che non ha sfondi, nonostante la storia sia ambientata in città diverse. A introdurre lo spettatore nei vari contesti è quindi il dialetto utilizzato dai coprotagonisti, che per lo più interpretano due ruoli, grazie anche al sapiente trucco e ai costumi di Sabrina Chiocchio. Ecco così che Irma Ciaramella è sia la cugina che accoglie Ciccio nell’abitazione del Capitano, sia Celeste, la quale, mentre prepara la tavola per ospitare Fausto e Ciccio a Napoli, intona più volte il ritornello di ‘O Marenariello, Vicin’ô mare, facimmo ‘ammore, a core a core. La sua è un’interpretazione verace, che dona il giusto friccico alla storia, mentre Claudia Portale è l’incarnazione della passione, la donna con la d maiuscola che manda in tilt per due volte, attraverso due ruoli da femme fatale, il Signor Capitano. Prostituta a Bologna prima e sensuale ragazza che concede un Tango a Fausto successivamente, in uno dei momenti più intimi dello spettacolo, che raccoglie applausi unanimi dalla platea. Anche Camillo Grassi si sdoppia prima nelle vesti di barista e poi indossando l’abito talare nel ruolo del cugino di Fausto e, a concludere, Franco Silvestri e Sara Scotto di Luzio, che hanno ruoli decisivi alla fine del percorso, soprattutto psicologico, del protagonista.

Profumo di donna ha al suo interno, dunque, la delicatezza, la grazia e l’incanto di giungere al cuore, non al naso questa volta, dello spettatore, spesso tramortito da quell’odore acre che emana.

Lo spettacolo continua:
Teatro della Cometa
via del Teatro Marcello, 4 – Roma
fino a domenica 25 marzo
orari: da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00 e 21.00, domenica ore 17.00
(durata 2 h circa intervallo escluso)

Profumo di donna
dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino
diretto e interpretato da Massimo Venturiello
con Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri
adattamento Pino Tierno
la voce dei brani cantati è di Tosca
scene Alessandro Chiti
costumi Sabrina Chiocchio
musiche Germano Mazzocchetti
light design Umile Vainieri