Terremoto annunciato

In arrivo, dal 9 ottobre, la Stagione autunnale di SPAM!. Progetti audaci e ironia mordace tra Porcari e Ponte a Moriano: la provincia di Lucca si risveglia.

Risale dal basso, verso il cielo.
Contrariamente a quanto i più possano pensare, che vedono l’arte come una forma di favore elargito al prescelto da un dio non ben specificato, dall’alto verso il basso, quale figlia del cielo; l’arte ha invece il più delle volte una natura infera. Siamo uomini. Ciò che da noi deriva ha necessariamente una natura magmatica. Sotterranea. Invisibile, fino a che non erompe, scardinando ogni cosa. Oggi, ieri, in ogni momento, come una massa tettonica Qualcosa si Muove.
A partire da venerdì 9 ottobre, la stagione autunnale di SPAM! torna ad arroventare il magma. Distribuito tra Porcari e Ponte a Moriano, il programma non troverà neppure questa volta uno spazio performativo entro le Mura di Lucca – e su questo si potrebbe aprire una discussione a parte, che eviteremo per non correre il rischio di caracollare nella polemica più bieca.
Tra ottobre e fine dicembre si avrà a disposizione un ventaglio di titoli che spaziano dall’opera ironica al monologo, passando per la danza – che qui riceve uno spazio e un risalto che non è così scontato trovare nel programma di altre imprese culturali. Ciò è dato in gran parte alla compresenza del gruppo ALDES, che dal lontano ’93 sperimenta soluzioni compenetrative della danza con altre espressioni culturali.
Dopo la serata d’inaugurazione, il 9 ottobre, a ingresso libero, esaltata dalla musica ibrida e palpitante della Manolo Strimpelli Nait Orkestra – spiccatamente folk, dalle sonorità toscane, balcaniche, messicane e tarantate – si passerà, la sera successiva, alla prima rappresentazione.
E con la danza si apre la Stagione autunnale. Roberto Castello porta in scena In Girum Imus Nocte (Et Consumimur Igni), Andiamo in giro di notte (e il fuoco ci consuma), con un quartetto danzante che esprime gli effetti della violenza e dell’isteria in un coacervo di luci deliranti. Una ricerca della bellezza nel danno della disarmonia.
A seguire, l’11 ottobre, Fuori Misura (il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno). I milanesi Quelli di Grock ci regaleranno un monologo, interpretato da Andrea Robbiano. Debuttato un anno fa, lo spettacolo è stato coronato da 44 tutto esaurito. E promette grandi emozioni.
Dal monologo alla risata amara. Venerdì 16 è la volta di Io, di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Generato da una personalità che veleggia tra il genio e la nevrosi, lo spettacolo ucciderà il suo pubblico, seduto sulla poltrona “che sarà di lì a poco la sua fossa” (Antonio Rezza). Lo ucciderà di nascosto, senza che se ne accorga, sommergendolo di forme, colori e festoni avvelenati, assumendo identità distinte, impalando storie, tessendo immagini da deridere e e per deridersi.
Per l’ultimo giorno di ottobre, l’anteprima di un’opera passata per vari step di studio, Angel – Indagine sui generis tra i sonetti di William Shakespeare. Charlotte Zerbey e Company Blu tratteggiano in punta di danza – che è sempre, ineluttabilmente fautrice di bellezza – la figura shakespeariana del Fair Youth, il giovane amico, oggetto e al contempo soggetto di un amore totale, capace di racchiudere gli estremi direzionali dello scibile umano. I cieli si arrossano, le acque sbiancano. Tutto fa ritorno al crogiolo primordiale, alla potenza piena. E l’androgino, l’amatissimo, lui è già presente.
Avanti. 13 novembre. Con Made In Italy la sintonia torna sull’opera di Rezza e Mastrella. Prodotta da Babilonia Teatri, è una regia bulimica. Trangugia tutto per rigettarlcelo in faccia. Horror vacui a 360 gradi, sommerge ogni cosa di parole che si accavallano. Immagini che partono, si fermano, ripartono, collassano sotto i colori più vivi, che le soverchiano e rimpiazzano. Si fa voce di un mondo poliedrico, tanto annichilito da ciò che lo attornia da toccare il fondo e riemergerne ridendo, come un eroe pirandelliano.
Ci tocca correre, bulimizzarci a nostra volta. E parlare di Happy Hour – Canti Sparsi #4, con Alessandro Bernardeschi e Mauro Paccagnella, opera coreografica incentrata sull’indissolubilità di un legame di lunga durata, quella tra i due uomini. I corpi seguono dinamiche di attrazione, repulsione, accordo. Ma la sintonia che li accoda non viene a mancare. Rimane lì, unica, ferma manifestazione definibile dell’indefinito che tiene avviluppato l’uomo all’altro uomo. La danza come possibile vocabolario, là dove la parola si perderebbe in un torrente di definizioni più o meno poetiche, ma disincarnate. Tra le fonti della coreografia, niente di meno che il combattimento di Tancredi e Clorinda.
Siamo a metà. 27 novembre, I Dream. Qui Michele Abbondanza, isolato per la prima volta da Antonella Bertoni, sua controparte femminile, si abbandona al presente e alla memoria, lasciandosi “volentieri travolgere e stravolgere. Come in un sogno” (Abbondanza). Ancora una serata all’insegna della musica.
E poi Calvino. Calvino per il 29. Con Il Cavaliere Inesistente, la Company Blu prende a osservare la tematica del limite. In uno spettacolo che si offre anche ai bambini, la ricerca individuale della perfezione deve costantemente fare i conti con la difficoltà umana nel fronteggiare il proprio io – brutale entità che si rifiuta di pensare e stravolge i punti fermi.
Ma no, lascia che si scoraggino gli stolti. L’incompiutezza condanna ogni cosa, anche ciò che è inanimato. Ossidiana, spettacolo coreutico (il 4 dicembre), prende spunto dall’omonimo minerale che, per un qualche accidente, non diverrà mai cristallo. Allo stesso modo, l’opera di Fabrizio Navale si crogiola in sonorità elettroniche e informe movimento puro, che si scapicolli in direzione di una determinazione mai raggiungibile, ma perennemente cercata.
L’ultima risata è di Roberto Castello e Andrea Cosentino, con Trattato di Economia, in scena l’11 novembre. Laddove la comune conoscenza non è capace di portarsi subentra la risata, che non ha pretesa di rivoluzione o risoluzione, né di farsi Messia. Suo unico valore è la nuda connessione con tutto ciò che è universalmente umano. Un esorcismo, che dir si voglia. O una sublimazione, a seconda dei punti di vista.
19 dicembre, spettacolo doppio, tutto coreografico. Da A Loan, dove Irene Russolillo si aggrappa a un sonetto shakespeariano (sì, ancora lui) per declinare a proprio modo la sua idea di ciò che è solitudine (A Loan, “un prestito”, ma anche Alone, “solo/a”); al dualismo individuale di Caterina Basso, che in Un Minimo Distacco, non diversamente isolata della Russolillo, indaga il rapporto che interconnette l’essere vivo e pulsante del presente in perenne abbattimento con la ieratica distanza del passato, domandandosi quale di essi possa rivelarsi più angosciante, se l’inafferrabilità del primo o la morsa indomabile del secondo.
E dopo quello che potremmo definire “binomio di solitudine”, la chiusura del programma – oseremmo dire per morte violenta. Violentissima, anzi. Le Mille e Una Notte, della Compagnia del Carretto. Dove a un gruppo d’interpreti già noti per la loro brutalità si connette il tema della violenza sulla donna, codificato in un linguaggio strettamente corporeo che attraversa tutto il mito occidentale, da Amleto a Teseo, passando per Daphne e Narciso, con la cornice orientale che regala il titolo all’opera.
È tutto. Cessiamo di parlare. Presto il magma ci smuoverà la terra sotto i piedi.

Stagione 2015 SPAM!
Teatro I. Nieri di Ponte a Moriano (LU)
e Auditorium Vincenzo da Massa Carrara di Porcari (LU)

venerdì 9 ottobre
Festa d’inaugurazione
con Manolo Strimpelli Nait Orkestra e Arnaldo Cestaro

sabato 10 e domenica ottobre
Roberto Castello /Aldes

domenica 11 e lunedì 12 ottobre
Quelli Di Grock

venerdì 16 ottobre
Antonio Rezza e Flavia Mastrella

sabato 31 ottobre
Charlotte Zerbey / Company Blu

venerdì 13 novembre
Babilonia Teatri

giovedì 19 novembre
Alessandro Bernardeschi e Mauro Paccagnella / Whooshing Machine

sabato 27 novembre
Michele Abbondanza / Abbondanza-Bertoni

lunedì 29 e martedì 30 novembre
Alessandro Certini / Company Blu

venerdì 4 dicembre
Fabrizio Favale / Le Supplici

venerdì 11 dicembre
Roberto Castello e Andrea Cosentino / Aldes

sabato 19 dicembre
Irene Russolillo – Caterina Basso / Aldes

domenica 27 dicembre
Teatro Del Carretto