Corpo a corpo di parole

Tornano con Quartetti protagonisti de Le relazioni pericolose, questa volta giunti al finale di partita. Per la rassegna Vogliamo vivere! Punto di fusioneoriginale commistione di arti diverse e multidisciplinarità all’Areapergolesi di Milano – si accendono i riflettori su una grottesca mise en space venata di caustica ironia.

Una scena scarna, un letto disfatto, poche sedie sparse, un tavolino con una bottiglia di vino e due bicchieri. Una luce diffusa, fredda, impersonale. Un uomo e una donna, ex amanti, ex libertini e ormai decrepiti guitti, recitano un passato di spregiudicate conquiste carnali.

Inizia la loro perversa schermaglia. La disperazione per la morte imminente li rende affamati, determinati a consumare fino all’ultima goccia i poveri resti di una vitalità trascinata contro ogni evidenza.Un registratore reimpasta confusamente le voci di un passato senz’altro migliore, e sono attimi di sgomento e di nostalgia ricacciata in gola. Coi volti bianchi come maschere mortuarie e corpi quasi mummificati, i due aristocratici si incalzano, al di là di ogni previsione, con un erotismo ormai solo verbale. Un eccesso di vitalità a dir poco grottesco: lei è ridotta a un mezzo busto, eretta su un letto dalla vita in su. Ma i due, decisi a non arrendersi al più che evidente e orribile declino, proseguono lo show a costo di conati a stento trattenuti. Una tragicommedia in cui gli attori straordinariamente versatili scivolano con destrezza da un genere sessuale all’altro: lei si fa mascolina e assume la spregiudicata freddezza del seduttore mentre lui diventa tenera carne voluttuosa di fanciulla. Riuscita anche la collaborazione con la pittrice ungherese Zsofia Vari, che amplifica le tensioni della pièce con un dipinto che fa da sfondo dinamico all’azione.

Uno spettacolo ambizioso, quello della Compagnia Teatro d’Emergenza nell’ambito della rassegna Vogliamo Vivere!, promossa dall’Associazione PianoinBilico. La sfida è quella settecentesca di Laclos e di Sade, in un’epoca che vuole dimostrare la superiorità della ragione sul sentimento. Ma Muller, non a caso definito “il poeta più grande del teatro vivente” da Samuel Beckett, si spinge oltre: non permette che i suoi personaggi siano vinti dal sentimento e li lascia ben più tragicamente nell’assoluto vuoto esistenziale. Frustrati dalla mortalità inflitta da un Dio contro cui occorre vendicarsi, fanno della vita il loro personale spettacolo, la loro opera d’arte.

Il testo non conosce pietismi: lo sguardo è lucido, l’occhio sempre aperto. Tuttavia, senza la meticolosa interpretazione dei due attori potrebbe facilmente risultare claustrofobico; è una mimica straordinaria a restituire magistralmente il combattimento intellettuale e il sottotesto emotivo. Efficaci i tic gestuali trovati da Federica Bognetti, che ora si balocca con ostinazione una ciocca decrepita, ora si abbandona ad amplessi compulsivi, mentre Valmont, interpretato da Andrea Tibaldi, con voce sepolcrale gestisce le insospettabili erezioni di un corpo in declino.

In questo eccesso folle di lucidità, l’unica fine possibile è il collasso: proprio nell’attimo in cui la guerra si conclude e la marchesa avvelena Valmont, in un lampo di umanità che si esaurisce nel giro di pochi istanti, si ha quasi la sensazione che la morte sia un ultimo atto di amore. Il trapasso finale va oltre la sconfitta ed è, forse, risolutivo. Ed è in questa morte liberatoria che il corpo di lui si fa sensuale, le luci più calde, più drammatiche, finalmente umane. Il resto è buio, saluti e applausi.

Lo spettacolo è andato in scena nell’ambito di:
Vogliamo vivere! Punto di fusione
Rassegna d’Art-e-Teatro

Areapergolesi
via G.B. Pergolesi, 8 – Milano
fino a domenica 30 ottobre
orari: da giovedì a sabato ore 21.30, domenica ore 21.00
Compagnia Teatro d’Emergenza presenta:
Quartett
di Heiner Muller
regia Luca Spadaro e Massimiliano Zampetti
con Federica Bognetti e Andrea Tibaldi

Prossimo appuntamento:
da giovedì 17 a domenica 20 novembre
Donna di cuori
Compagnia Benandanti + body painting / Valeria Finazzi
Workshop Scenografia Urbana tenuto da Pao