Bellezza nordica

teatro-da-vermeAl Teatro Dal Verme di Milano, un programma dove la musica russa si affianca a quella norvegese in una cascata di temi popolari e armonie dalla bellezza sconvolgente, che soddisfa anche il pubblico più esigente.

Rari e preziosi gli appuntamenti musicali dove – a metà Stagione – sia possibile apprezzare meravigliosi capolavori, difficilmente eseguiti dal vivo e che trasformano la serata in un’occasione immancabile.
Doppiamente gradito, quindi, il programma – impeccabile – proposto da I Pomeriggi Musicali a Milano.
Nella prima parte, si esegue il celeberrimo Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore di Rachmaninov – affidato alle mani di Roberto Cominati. Pianista dalle grandi doti espressive e musicali, dotato di un’attenzione particolareggiata per la qualità del suono, ha ricevuto il Primo Premio al prestigiosissimo Concorso Internazionale Busoni di Bolzano, nel 1993. Ben consapevoli della proverbiale difficoltà del brano, gli spettatori si accostano sempre incuriositi a ogni sua nuova esecuzione. Infatti, sebbene le registrazioni dei grandi pianisti del secolo scorso – da Horowitz allo stesso Rachmaninov – siano ancora oggi il punto di riferimento imprescindibile, l’attesa in questo caso è stata accompagnata da una benevola predisposizione per qualche nuovo elemento interpretativo. E, infatti, le sorprese non hanno tardato ad arrivare: il tema di apertura del pianoforte stupisce nella concretezza del suono, nella sua piena presenza a discapito – forse – di un po’ di poesia. Ma il risultato convince, lasciando presagire un genere di interpretazione che, al contrario, è smentito nel proseguo: poco pedale, grande pulizia e controllo del suono. Il primo movimento, quindi, manca un po’ di nervo e, allo stesso tempo, di abbandono. Le sonorità delicatissime che usa Cominati spesso non reggono l’orchestra e, a volte, si sentirebbe la necessità di una musicalità più “di getto” – meno misurata. Un po’ sotto tono anche l’orchestra, sebbene i fiati diano un’ottima prova nella cadenza.
Nel secondo tempo – Intermezzo: Adagio – il clima cambia improvvisamente: questo è senz’altro il movimento dove Cominati dà il meglio di sé. Sembra quasi un altro pianista, come se qualcosa si fosse sbloccato, e dimostra di possedere una grande musicalità e un suono, che è mancato per l’intero Allegro ma non tanto precedente. Allo stesso modo, nell’ultimo Finale: Alla breve Cominati mette in mostra un’agilità incredibile, praticamente infallibile, e una pulizia invidiabile. In un climax assolutamente coinvolgente e un the end quasi hollywoodiano, il pubblico acclama il solista con uno scroscio di applausi e numerosi “bravo” che regalano due bis, tra i quali spicca un Bartók da manuale, pieno di vita, a suggello delle grandi qualità di Cominati.
La seconda parte è tutta nella bacchetta di Giordano Bellincampi, con la Suite n. 1 op. 46 e la Suite n. 2 op. 55 del Peer Gynt di Grieg. Due piccoli gioielli – nati come musica di accompagnamento per il Peer Gynt di Ibsen – dove melodie folkloriche del Nord si mescolano a temi arabeggianti, mentre tragico e comico si mescolano – proprio come accade a teatro.
L’orchestra riesce ad avere spesso il suono giusto – fatto che non va dato per scontato, dato che sono indispensabili un sottile equilibrio fra le parti, la giusta rilevanza delle dissonanze e la pienezza dell’insieme. Bellincampi riesce a gestire bene l’organico e la prova si può considerare ampiamente superata. Unica pecca l’inversione dell’ordine delle suite rispetto a quello di composizione – escamotage facilmente prevedibile, dato che finire in gloria con Nell’antro del re della montagna attira sicuramente maggiori applausi, rispetto a una chiusura con la Canzone di Solvejg.
Per questa volta, è perdonato.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Dal Verme
via San Giovanni sul Muro, 2 – Milano
giovedì 18 aprile, ore 21.00

Rachmaninov
Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore

Grieg
Peer Gynt, Suite n. 2 op. 55
Peer Gynt, Suite n. 1 op. 46

Roberto Cominati, pianoforte
Giordano Bellincampi, direttore
Orchestra I Pomeriggi Musicali