Triangolo d’amore

Al Teatro dei Conciatori di Roma fino al 25 ottobre è in scena Ragazzi italiani, uno spettacolo di Mario Grossi con Antonio Monsellato, Giulia Vecchio e Nicolas Zappa. Tre vite spezzate e un’unica triste verità.

Ragazzi Italiani è il titolo dello spettacolo di Mario Grossi che dal 20 al 25 ottobre va in scena al Teatro dei Conciatori a Roma, a pochi passi da Piramide. Un titolo forse volutamente ambiguo, perché la pièce ha sì dei ragazzi  – fiorentini – al centro della vicenda, ma è il corpo il fulcro della storia. Un corpo tanto bello, amato, libero di essere usato in vita quanto deturpato, denigrato e per niente rispettato dalla morte.

Gli spettatori entrando nella piccola e suggestiva sala del teatro si trovano subito immersi in quella che somiglia a una scena del crimine; coperto da un lenzuolo bianco, giace sul palcoscenico, il cadavere di un ragazzo, riconoscibile da un piede nudo.

L’atmosfera è quella di un noir, nonostante sia un triangolo amoroso il nocciolo del tutto.

Luca è stato ritrovato morto sulle sponde dell’Arno ed è la sua anima a parlare e a descriverci le sensazioni che prova quel corpo ormai privo di vita e in stato di decomposizione.

Tra la notte del 20 e 21 settembre Luca non è tornato a casa. Mentre Laura, la sua ragazza, chiamata in commissariato è turbata alla vista del suo amato esanime all’obitorio, Leo, preoccupato, aspetta invano una chiamata, un messaggio di Luca, che non giungerà mai. Solo qualche giorno dopo apprenderà la notizia della morte di quel ragazzo bello, sua esigenza di vita, tra i necrologi di un quotidiano. Leo, come Laura, amava Luca, ma la donna non era a conoscenza di questo segreto.

Le ansie, i dubbi, i ricordi e le paure, affollano le menti di Laura e di Leo, che disperatamente cercano di trovare un colpevole, una verità.

La bravura dei tre giovani attori dà la giusta enfasi al racconto addolorato, in cui la morte ha un ruolo da protagonista. Ed è Antonio Monsellato a descrivere le terribili sensazioni che il corpo trapassato di Luca prova durante un riconoscimento, un’atroce autopsia prima del contatto con la terra. Una voce fuori campo e una mimica facciale accompagnata da gesti esemplari, scuotono e mettono i brividi. Geniale la scenografia composta essenzialmente da tre scale aperte a formare tre triangoli, non a caso, uno al centro e due poste ai lati del palco, ognuna luogo e abitazione, dei tre protagonisti. Rivestite da morbidi teli neri e bianchi, da permettere così alla testa, come ad altre parti del corpo, di manifestarsi in diversi momenti, le scale diventano così bara in cui si agita lo spirito di Luca, letto per Laura dove la solitudine non permette riposo e palestra/riparo per Leo, che pur frequentando altri uomini (per lavoro), continua a soffrire per quell’ingiusta separazione.

Le luci e le note in sottofondo evidenziano rispettivamente l’angoscia e il ritmo della storia, che pezzo dopo pezzo, trova il giusto incastro.

Giulia Vecchio, intensa ed elegante sulla scena, esprime tutto il suo dolore mentre si aggira in sottana e si cambia d’abito rovistando nella borsa, Nicolas Zappa veste bene i panni di sbruffone palestrato e gigolò, segnato da diverse esperienze sessuali.

La tematica omosessuale questa volta fa solo da sfondo alla narrazione e aleggia con naturalezza mentre la sofferenza prende il sopravvento.

Ragazzi italiani è uno spettacolo profondo, che mette a nudo paure in grado di scuotere  l’anima di chi si pone continuamente domande esistenziali e nonostante la poetica tristezza di cui è intriso, consegna un messaggio di speranza che ci fa amare la vita.

Lo spettacolo continua:
Teatro dei Conciatori
via dei Conciatori, 5 – Roma
fino a domenica 25 ottobre
orari: da martedì a sabato ore 21,00, domenica ore 18,00
(durata 1 h e 30 minuti senza intervallo)

Ragazzi italiani
di Mario Grossi
con Antonio Monsellato, Giulia Vecchio, Nicolas Zappa
luci e immagini Andrea Gabriele, Valerio Martorelli
scenografia Stefano Giambanc