Comici, in piedi!

Al Roma Fringe Festival la commedia in prima fila per un sabato notte all’insegna della risata.

La Stand-Up Comedy arriva anche in Italia promossa come categoria a parte all’interno del Roma Fringe Festival. Il genere, nato negli USA, prevede lo schema del one man show: solo un microfono per un attore che si rivolge al pubblico affrontando tematiche che vanno dalla satira politica e sociale, alla religione, alla morale e alla sessualità. Attorno alla dissertazione libera il comico costruisce un vero e proprio personaggio, in genere l’esasperazione di un prototipo sociale risultato del suo sentirsi “altro” rispetto alla massa. Nel nostro caso si può osare parlare dell’italiano medio tout court che, nella piena consapevolezza della sua mediocrità, afferma invece la sua diversità.
La serata inizia con l’esordio di Francesco Arienzo con Soluzioni ansiogene e cacofoniche, che ci presenta un ometto insicuro e un po’ balbettante erede della comicità partenopea più alta ricordando per certi aspetti un Troisi o un Covatta. Arienzo porta in scena un prototipo asociale e sociopatico che fa della sua ansia patologica, frutto di un’infanzia instabile, un vero e proprio talento da coltivare. Comincia così una vera e propria escalation di situazioni “ansiogene” in cui il nostro protagonista suo malgrado s’imbatte: vicende familiari, sessuali, religiose. Più che di satira qui si tratta di semplici disquisizioni sulla vita comune e sulle situazioni più imbarazzanti in cui ci si può imbattere. Bella prova per un comico provetto dotato di un’ottima mimica e di una buona presenza scenica che, con trovate originali e spesso anche raffinate, riesce a intrattenere il pubblico per cinquanta minuti a un ritmo serrato e incalzante. Non mancano riferimenti metateatrali e autoironici, segni di umiltà autoriale e di apertura verso lo spettatore.

Si prosegue con la comicità più esperta di Velia Lalli con Il nuovo show un monologo sulla vita privata e sociale di una quarantenne single. Volutamente involgarita e contraria a tutti i paletti che impone un certo tipo di comunicazione perbenista di una classe benpensante tutta bon ton, la Lalli espone le sue argomentazioni anticonvenzionali e sboccate sulle vicende quotidiane. Il suo “Status Single” le impone di affrontare tutti i giorni una dura lotta con parenti, amiche, vicini e conoscenti che la vorrebbero come una donna comune. Rompere le convenzioni è sicuramente un atto impopolare e sgradevole agli occhi dei più: come dire che i figli delle amiche sono brutti, che è meglio andare a letto con uomini di gran lunga più giovani, prendere in giro i gay e dipingere gli anziani come una classe pericolosa che detiene il potere politico ed economico. La formula politically uncorrect viene proposta da un punto di vista femminile che in alcuni momenti risulta monocorde e poco originale: usare il sesso per far scattare la risata è un cliché visto e rivisto. Quando Velia Valli nel suo monologare invece si allontana da questa formula, con altre trovate, risulta più interessante e sicuramente raggiunge quella vena provocatoria che intendeva percorrere.

Gli spettacoli sono andati in scena:
Roma Fringe Festival 2014
villa Mercede
via Tiburtina, 113 – Roma
sabato 21 Giugno 2014, ore 21.00 e ore 22.00

Soluzioni Ansiogene e Cacofoniche
di e con Francesco Arienzo

Il Nuovo Show
di e con Velia Valli