Aldo Ceccato, con il quinto e ultimo dei Concerti di musica romantica, ha chiuso, al Teatro degli Arcimboldi – domenica 26 giugno – uno dei più acclamati appuntamenti di questo inizio estate milanese.

Una grande serata di bella musica al Teatro degli Arcimboldi, per chiudere in bellezza la sessantaseiesima rassegna dei cinque concerti sinfonici dell’Orchestra milanese I Pomeriggi Musicali. E non poteva essere altri che Aldo Ceccato a orchestrare questa grande serata conclusiva, ricordando, nel suo discorso finale, il grande affetto che prova da sempre per questa orchestra in cui ha mosso i primi passi per diventare, con gli anni, uno dei più acclamati direttori di tutto il mondo.

Il filo conduttore della serata è senza dubbio la sperimentazione: tre grandi opere – forse non tra le più famose, ma certamente tra quelle che, in un certo senso, hanno contribuito all’evoluzione della musica.

La serata si è aperta con l’ouverture de I Vespri Siciliani: solo pochi minuti ma intensi e vigorosi, proprio come Verdi li aveva concepiti, che contribuiscono ad anticipare il sapore di una serata intessuta di momenti forti e di grande spessore. Ceccato regala un crescendo di emozioni e delicato ascolto a un pubblico che si scopre entusiasta di questo notevole dramma storico.

Ad affiancare il Maestro in questa serata, è il giovanissimo ma già acclamato Giuseppe Albanese. Nato a Reggio Calabria, inizia a suonare il pianoforte a soli cinque anni: una passione innata, un grande talento che lo porterà a diventare un grande solista. E anche in questa occasione non si smentisce, regalando al pubblico – oltre a una grande interpretazione del Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, numerosi pezzi, sempre di Listz, che ne fanno apprezzare la grande energia, la versatilità e il carisma. Del resto è forse proprio grazie a queste sue qualità che Albanese riesce a riportare sulla scena lo stesso virtuosismo trascendentale proprio dell’autore.

In conclusione di concerto, una tra le opere più varie e colorate, gioiosa ma talvolta difficile da apprezzare: Quadri di una esposizione di Modest Musorgskij, una celeberrima pagina musicale eseguita nella magistrale orchestrazione di Ravel. Un’opera molto sperimentale ma fatta propria da un’orchestra che, a detta dello stesso Ceccato, non è abituata a questo genere di repertorio ma che, con grande impegno e determinazione, ha saputo prepararsi per eseguirlo – con ottimi risultati.

Un repertorio difficile ma di grande qualità, un ottimo metodo per riavvicinare il pubblico, oggi un po’ distratto, alla musica sinfonica e per far conoscere e apprezzare, grazie alla professionalità e alla bravura dei protagonisti, opere che hanno fatto la storia della musica.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Arcimboldi

viale dell’Innovazione, 20 – Milano
domenica 26 giugno

Concerti di musica romantica
I pomeriggi musicali

direttore Aldo Ceccato
pianoforte Giuseppe Albanese
Orchestra de I Pomeriggi Musicali
I Vespri siciliani, ouverture
Giuseppe Verdi
Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra
Franz Liszt
Quadri di una esposizione
Musorgskij-Ravel