Al teatro Carcano va in scena il Balletto di Milano con uno dei titoli più famosi di Shakespeare, musicato da Ciaikovskij, e ancora una volta è Mercuzio che conquista la platea.

Mezze punte, musica preregistrata, scenografia essenziale e pulita, buon ensemble: questo in breve lo spettacolo di danza che va in scena in questi giorni al teatro Carcano di Milano.

Il coreografo, Giorgio Madia, sceglie di puntare su una scomposizione e ricomposizione dei tempi, partendo dalla scena finale: la morte dei due giovani amanti veronesi, per poi ripercorrere la vicenda come in una serie di flashback – tra gustosi siparietti comici affidati soprattutto alla figura della nutrice o del giovane e scapestrato Mercuzio, accompagnato dall’amico Benvolio – fino al culmine che propone, in coda al balletto, il tema dell’amore, quasi che l’amore stesso possa sconfiggere la morte, regalando al pubblico un lieto fine lontanissimo dal dettato tragico.

Oltremodo interessante la scelta musicale. Essendo la partitura di Ciaikovskij decisamente insufficiente per un balletto, il direttore d’orchestra, Michele Rovetta, si è cimentato in un lavoro filologico attento, ricomponendo le tre diverse versioni dell’Ouverture-Fantasie Romeo e Giulietta, alle quali ha aggiunto alcuni brani del maestro russo – in sintonia con l’ouverture – tratti, ad esempio, dalla Terza Sinfonia, op. 29, o dalle musiche di scena di Amleto, opera 67a.

Nel complesso, una proposta interessante sotto molti punti di vista dove però Teresa Molino si dimostra brava interprete del côté più fanciullesco di Giulietta, mentre la traduzione danzata della scena del balcone difetta delle capacità espressive in grado di restituire i celebri e, in qualche modo, intraducibili versi di Shakespeare: “O Romeo, Romeo, Wherefore art thou Romeo?/Deny thy father and refuse thy name,/Or if thou wilt not, be but sworn my love,/And I’ll no longer be a Capulet”.

Al contrario, eccellente debutto per il giovanissimo danzatore, Federico Veratti, nel difficile ruolo di Mercuzio, che grazie alle doti tecniche e a un’innata capacità interpretativa riesce a comunicare la baldanza, scurrilità, irrequietezza e le mille altre sfaccettature caratteriali di uno dei migliori personaggi tratteggiati dal maestro di Stratford-upon-Avon.

Lo spettacolo continua:
Teatro Carcano
corso di Porta Romana 63 – Milano
fino a domenica 28 marzo
orari: da giovedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 15.30

Balletto di Milano di Carlo Pesta presenta
Balletto di Milano
Romeo e Giulietta
Balletto in due atti tratto dall’omonima tragedia di W. Shakespeare
musica Piotr I. Ciaikovskij
coreografia Giorgio Madia
con Martin Zanotti (Romeo), Teresa Molino (Giulietta), Federico Veratti (Mercuzio), Fabrizio Gallo (Tebaldo), Francesco Pelli (Benvolio), Azzurra Muscatello (Madonna Capuleti), Laura Colucci (Madonna Montecchi), Domenico Ducato (Padre Capuleti), Alessio Di Stefano (Padre Montecchi), Patrizia Tosi (Nutrice)