Romeo e Giulietta al tempo del circo

Il balletto Romeo e Giulietta – con la compagnia Balletto di Mosca la Classique, diretta da Elik Malikov – arriva, per una sola replica, all’Europauditorium di Bologna.

Romeo e Giulietta è il celebre balletto con le musiche – e collaborazione al libretto – di Sergej Prokofiev, coreografato per la prima volta da Vanja Psota nel 1938. Prima versione, però, si considera quella del 1940 con la compagnia del Kirov: coreografia di Leonid Lavroski e, nei panni di Giulietta, la allora notissima Galina Ulanova. Questa celebre versione finì anche in un film-balletto con la stessa Ulanova come protagonista. All’edizione del Kirov hanno fatto seguito numerose versioni, la più importante delle quali è quella di John Cranko, rappresentata per la prima volta nel 1958 a Venezia con Carla Fracci e Mario Pistoni, tuttora principale riferimento di molte compagnie. Numerosi anche in seguito i rifacimenti, più o meno fedeli all’originale e più o meno riusciti, di questa tragedia, che è una tra le storie d’amore più famose e coinvolgenti del mondo, forse non solo occidentale.

Romeo e Giulietta è uno tra i balletti che, più di altri, notoriamente richiede ai ballerini, sia nel gesto che nei movimenti, finezza e intensità recitativa, al di là delle qualità tecniche indispensabili alla danza classica. È per questo, forse, che interpretarlo inorgoglisce i performer.
Lo spettacolo portato in scena all’Euoropauditorium, il 19 dicembre, si presenta con un biglietto da visita di tutto rispetto: scenografie e costumi eccellenti. Alcune scene sono ricostruite in maniera quasi cinematografica: anzi tutte quella in apertura di sipario, quando al pubblico sembra non tanto di assistere a un prologo quanto di vedere una locandina che rappresenta il punto focale dell’intera tragedia, ossia i due innamorati e la lotta tra le loro famiglie. E, ancora, la simulazione della corsa di Giulietta da padre Lorenzo.
Grande sfarzo anche per quanto riguarda i costumi che, anzi, nella Danza dei Cavalieri, risultano persino un po’ troppo ingombranti. E altrettanto elaborata la costruzione coreografica, che però, nella prima parte, presenta movimenti tecnici che rasentano l’autoreferenzialità: la recitazione e la compartecipazione emotiva risulta sforzata, fatta salva la bravura di alcuni personaggi – quali Mercuzio. Il secondo atto, al contrario, integra finalmente coreografia, recitazione – che piaccia o meno ai ballerini, è fondamentale se si vuole che il balletto classico sopravviva al terzo millennio – e l’intera architettura scenotecnica dello spettacolo.

Questo della Classique è un Romeo e Giulietta costruito secondo canoni russi, degni di grande rispetto ma che per alcuni appassionati di danza potrebbero risultare, per certi aspetti, un po’ superati. Non sembra, però, che la pensino così la maggior parte degli spettatori, se è vero che la Compagnia Balletto di Mosca La Classique torna in Italia – sotto le feste natalizie – da ormai vent’anni. D’altra parte è anche vero che taluni settori del pubblico non sembrano propriamente degli esegeti, dato che non riescono a comprendere cosa sia un balletto classico ma piuttosto intendono l’intero spettacolo come una serie di numeri circensi ai quali applaudire per forza ogniqualvolta termina il brano musicale o si abbassano le luci, senza rendersi conto che stanno interrompendo il flusso scenico. Come se al cinema, alla fine di ogni scena di un film, bisognasse applaudire o si potesse fare una pausa.
Proprio in considerazione dell’apprezzamento talvolta superficiale del pubblico, ci si chiede se si abbia torto a lamentare il difetto di interpretazione a tutto vantaggio della sola abilità tecnica.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Europauditorium
piazza della Costituzione, 4 – Bologna
mercoledì 19 dicembre

Balletto di Mosca La Classique presenta:
Romeo e Giulietta
balletto in 2 atti
DIPARTIMENTO DELLA CULTURA DELLA CITTÀ DI MOSCA – MOSKONCERT
direttore Artistico Elik Melikov
musiche di Sergey Prokofiyev
coreografie di Leonid Lavrovsky, riviste da Mikhail Lavrovsky
costume designer Elik Melikov
scenografie Evgeny Gurenko
direttore di Palcoscenico Sergey Bugakov
disegno luci Sergey Yurkin
supervisione costumi Nina Yurkina
maître de ballet Ekaterina Karpova, Evgenia Novikova, Andrey Shalin