Ostinata e contraria

La vita di Rosa Balistreri illustrata dalla scenografia di Lucio Diana, dalla splendida voce di Ninfa Giannuzzi e dall’attrice Angela di Gaetano, una produzione Koreja Teatro, regia di Salvatore Tramacere. Lo spettacolo è andato in scena al Teatro dei Luoghi Fest & Fineterra sabato 1 agosto.

Angela di Gaetano, attrice e autrice del testo di Rosa, rose. I corpi. Le voci racconta la storia di Rosa Balistreri, cantantessa siciliana anticonformista e indomita, che attraverso la propria voce parlava dei grandi dilemmi del Sud e ne denunciava tutte le contraddizioni. La sua vita, costellata di tragedie e dolore, viene riportata cronologicamente al contrario, dalla morte fino all’adolescenza, in una modalità che tra l’altro ben si associa a un personaggio che procedeva sempre sfidando ogni convenzione.

La tensione dell’attrice, di nuovo in scena dopo i mesi della quarantena, è evidente fin dai primi istanti dello spettacolo, già inscenato solo per pochissime repliche prima dell’interruzione, mentre la forza della presenza scenica di Ninfa Giannuzzi – cantante, autrice e violinista, che a partire dagli anni ’90 ha contraddistinto la scena musicale salentina con voce profonda e graffiante – è qualcosa di trascinante, difficile da decifrare e definire, come d’altronde era la stessa Rosa.

Emozionante anche la chitarra di Valerio Daniele (peccato non aver potuto vedere le sue mani muoversi sulle corde perché nascoste da un leggio ingombrante) e fondamentale il contributo delle scenografie di Lucio Diana, parti essenziali e integranti dello spettacolo. Tra i fondatori del gruppo Laboratorio Teatro Settimo nel 1975, Diana basa il proprio lavoro sull’unione tra ricerca artistica e progetti pedagogico-sociali (tra i suoi ultimi impegni abbiamo MIGRACTION di Teatri Indipendenti di Torino), collabora all’allestimento di esposizioni e mostre di rilievo (Fondazione Torino Musei, Comune di Ravenna, Palazzo Medici di Firenze e altri) e lavora come scenografo e light designer per set cinematografici e teatrali come L’attore nella casa di cristallo (regia Marco Baliani), La paura sicura (di Gabriele Vacis), Nostos, il ritorno (di Franco Piavoli).

La scenografia di Rosa. Rose. I corpi. Le voci è composta da un unico retablo rettangolare posizionato al centro del palco con dodici quadri, fortemente comunicanti, che evocano i momenti centrali della vita della Balistreri. Alla fine dello spettacolo, un coup de theatre risveglia il pubblico, immerso nella storia: Angela di Gaetano, come un personaggio brechtiano, durante lo struggente canto di Ninfa, solleva con le mani i cartelli creati da Diana, ognuno dei quali recitante pezzi, titoli, stralci di testo della cantantessa: Col cuore sempre in guerra, Non dici niente vedendomi morire, Terra in croce, Sudore fino a sera, Una risposta devo dare agli infami.

L’attrice finalmente guarda con coraggio gli spettatori. Il suo sguardo è penetrante, attraversa e rompe la quarta parete. Soprattutto, Angela di Gaetano è finalmente consapevole di essere la voce narrante di una storia importante; è consapevole di stringere tra le mani, non dei semplici pannelli, ma dei pezzi di vita di Rosa Balistrieri. Dunque, una ristrutturazione del testo in funzione dei cartelli di Diana e dei brani della Balistreri cantati da Ninfa Giannuzzi renderebbe ancora più appetibile la storia.

Lo spettacolo è andato in scena all’interno di
Teatro dei Luoghi Fest & Fineterra Teatro

sabato 1 agosto ore 21.00
Masseria Tagliatelle, Lecce

Rosa, rose. I corpi. Le voci
da un’idea di Valerio Daniele, Ninfa Giannuzzi
regia Salvatore Tramacere
di e con Angela di Gaetano, Ninfa Giannuzzi, Valerio Daniele
testo di Angela di Gaetano
voce e synth Ninfa Giannuzzi
chitarra arrangiamenti, elettronica Valerio Daniele
scene e luci Lucio Diana
tecnico Mario Daniele