Magia d’altri tempi

Fortemente voluto dal direttore artistico del Sistina, Massimo Romeo Piparo, per celebrare la tradizione del teatro onorando la memoria dei padri fondatori, Pietro Garinei e Sandro Giovannini, Enrico Montesano è tornato a vestire i panni di Rugantino, una delle maschere del teatro romano per eccellenza, al fianco di Serena Autieri, Edy Angelillo e Antonello Fassari. In scena fino al 27 gennaio.

Per tutte le feste di Natale il Sistina ha reso omaggio alla propria storia con l’amatissimo Rugantino di Garinei & Giovannini e continuerà a farlo fino al 27 gennaio.
A quarant’anni esatti dal suo debutto, era infatti il 1978, Enrico Montesano è tornato a indossare i panni di quel nullafacente un po’ spaccone, che viveva di espedienti nella Roma del 1830. Durante la presentazione di stagione l’annuncio del suo ritorno al Sistina, in quel ruolo, sorprese tanti, poiché l’età scenica del personaggio non poteva essere modificata, ma nonostante ciò la straordinaria bravura di Montesano ha lasciato nuovamente di stucco. Poco importa, infatti, se fuori la scena quel Rugantino scanzonato ha più di settant’anni, lo spettacolo è talmente appassionante e collaudato, che l’averlo riproposto con la stessa regia di Pietro Garinei, le indimenticabili musiche del Maestro Armando Trovajoli e le scene e i costumi di Giulio Coltellacci, ha semplicemente confermato quanto il Teatro, tutto, debba a degli uomini geniali, che hanno scritto storie senza tempo.
La trama è ormai nota a tante generazioni e ruota intorno a personaggi come Mastro Titta, celebre boia dello Stato Pontificio, che si prende cura di Rugantino e della sua complice Eusebia, che spaccia per propria sorella e della quale poi lo stesso boia presto si innamorerà. A far breccia nel cuore di Rugantino è invece Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano. La donna viene sedotta da Rugantino, che aveva scommesso con alcuni amici prima della Sera dei Lanternoni, ma inevitabilmente finisce per innamorarsene. Quando durante il Carnevale, Gnecco viene assassinato da un criminale, iniziano i guai per Rugantino, che nonostante fosse altrove, si fa trovare casualmente sul luogo del delitto e si autoaccusa dell’omicidio.
Il finale, anch’esso celebre, è giusto non rivelarlo per permettere ai pochi, che non conoscono del tutto la vicenda, di assaporare ogni momento di questa meravigliosa commedia musicale, rappresentata negli anni anche in America.
Se Montesano ha ripreso per mano il suo storico personaggio, che è una delle maschere più amate nell’ambito teatrale, inevitabilmente tutti gli altri protagonisti si sono confrontati con altrettanti personaggi storici, che altri giganti della recitazione hanno interpretato in maniera indelebile. È il caso di Mastro Titta ed Eusebia, ai quali nel ’78 hanno dato spessore Aldo Fabrizi e Bice Valori, che oggi vedono Antonello Fassari, al debutto nel cast di una commedia musicale, ed Edy Angelillo, impreziositi da dei costumi bellissimi su quel palcoscenico memorabile. L’Angelillo, che definisce la sua Eusebia “una donna ignorante, furba, una donna che si svende a tutti, ma con un ‘core gendile gendile, si capitu?’”, è sicuramente la vera sorpresa di tutto il cast, senza togliere nulla a nessuno.
Rosetta, a cui nel corso delle edizioni prestò voce e volto anche Ornella Vanoni, ha ora l’eleganza e la presenza scenica di Serena Autieri, diversa sicuramente da Alida Chelli, straordinaria ai tempi al fianco di Montesano; l’attrice napoletana tiene testa alta a questa donna tanto altera quanto dolce, che lei stessa paragona proprio a Roma, rappresentandola con tutta la bellezza e l’autenticità, che rivive nelle indescrivibili scenografie di Coltellacci.
Una pedana girevole rievoca scorci e case della città eterna, permettendo a chiunque ammiri lo spettacolo di calarsi in quei vicoli per rivivere il sapori d’altri tempi, canticchiando e fischiettando canzoni come Roma nun fa la stupida stasera a Ciummachella e Tirollallero.
Testi che racchiudono una poesia che strega, come quelle stelle “brillarelle” complici di un successo enorme, che fanno battere il cuore sempre, come la prima volta.

Lo spettacolo continua:
Teatro Sistina

via Sistina, 129
fino a domenica 27 gennaio
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00

Rugantino
di Garinei e Giovannini
scritta con P. Festa Campanile, M. Franciosa
regia Pietro Garinei
con Enrico Montesano, Serena Autieri, Edy Angelillo, Antonello Fassari, Giulio Farnese, Marco Rea, Alessandro Lanzillotti, Brunella Platania, Marco Valerio Montesano, Gerry Gherardi, Matteo Montalto, Roberto Attias, Monica Guazzini
collaborazione artistica Gigi Magni
scene e costumi Giulio Coltellacci
musiche Armando Trovajoli