Comunicato stampa

Care amiche, cari amici. A tutti voi e a tutti noi che non ci arrendiamo al pensiero unico, debole o liquido che sia, dominante. A tutti noi e a tutti voi che non vi arrendete e continuate a cercare la bellezza ovunque. Possibilmente fuori casa e non davanti a uno schermo pieno di pixel. La bellezza delle piccole e immarcescibili cose.

Un sipario che si alza, una scena che si popola; una musica che parte, calde voci che ti stregano. Vivo silenzio e vibrante emozione in platea. E ogni volta è una nuova e verissima volta. La notizia è questa, e ci colma il cuore di gioia: il Teatro Immediato torna a vivere. Non che ce ne fossimo mai andati via veramente. Veleggiamo da anni dentro la stessa barca, spettatori e teatranti, alla ricerca del nostro prezioso spazio perduto.
Comujn
Nazione senza più patria, costretti al nomadismo, prove dove capita, a gennaio daremo vita alla seconda edizione del Festival La cultura dei legami. Nuovi spettacoli, tra gioielli del contemporaneo nazionale e una nostra nuova produzione originale.  Il sottotitolo è questo: il Teatro Immediato torna a Pescara.

A lavorare, a pensare, a rappresentare a Pescara. Nessuno ci ha ancora restituito una casa tutta nostra, certo. Ricordate via Gobetti?

Una politica che aspetta da cinquant’anni un nuovo fatidico teatro comunale, e se ne riempie la bocca, ha assistito con noncuranza all’omicidio di una delle pochissime realtà funzionanti e autosufficienti. Al tentativo di sterminio di una pulsante e civilissima comunità domiciliata nel piccolo immenso teatro di via Gobetti.

L’operazione è andata a vuoto, perché siamo ancora qui. E non alzeremo facilmente bandiera bianca. Venderemo cara la pelle dell’arte. Solo che per sopravvivere abbiamo bisogno di contarci. Di ricontarci. Di darci una mano concretamente oltreché idealmente. Nella speranza che la classe politica che è subentrata, prima o poi, rinsavisca e ci assegni uno spazio. Uno spazio qualsiasi. Per noi, e per tutti voi. Pescara è punteggiata da locali sfitti e dismessi in cerca di vocazione, tagliati su misura per un ritorno a casa, in una nuova casa, del Teatro Immediato.

Vi chiediamo una mano. Una donazione, o un crowdfunding, come si dice oggi. Un sostegno per far ripartire senza più fermate, e con contagioso slancio, il Teatro Immediato. A cominciare dal Festival con cui apriremo il 2016, che vi sorprenderà. Aiutateci a mantenere alta la bandiera ostinata della nostra indipendenza e identità.

Sono due i modi per sostenere il nostro progetto.

  1. Con un bonifico intestato a ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO IMMEDIATO, utilizzando il codice iban IT16P0574815401100000001267, causale: Teatro Immediato
  2. Donazione con carta di Credito, prepagata su PayPal

Tutte le informazioni per la donazione le potete trovare sul nostro sito, rinnovato di fresco Teatro Immediato.

Abbiamo bisogno di voi, e ve lo comunichiamo senza infingimenti di sorta, perché l’unico fine che ci anima è quello della cultura, della bellezza e del pensiero socializzanti.

Seguiteci anche su Facebook. E molto presto, torneremo a vederci anche dal vivo. È una promessa.
Edoardo Oliva.

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