Ritratti d’autore

In scena al DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro come evento off fuori concorso, intervistiamo Samuel Dossi, autore e regista di Io rido. Storia misteriosa di una cena indimenticabile.

Qual è la vostra formazione e come arrivate al teatro?
Samuel Dossi: «Dopo la laurea in Storia del Teatro, mi sono formato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Da 20 anni scrivo e metto in scena spettacoli per adulti e ragazzi. Come drammaturgo ho collaborato con Edoardo Erba, il Teatro della Tosse di Genova, il Museo La Scala di Milano e molte compagnie di Torino e provincia. Luca Maggiasi è formato come attore presso la Fondazione Sipario Toscana di Cascina (Pisa) e ha un esperienza quasi ventennale su molti palcoscenici d’Italia. Marta De Lorenzis ha iniziato a calcare i palcoscenici due anni fa portando in scena Le Beatrici di Stefano Benni e da allora ha interpretato diversi ruoli sia comici che drammatici, soprattutto monologhi.
Con Marta esattamente un anno fa abbiamo fondato l’Associazione Culturale Teatro Il Moscerino che gestisce una piccolissima sala di soli 30 posti nella quale quest’anno hanno proposto una stagione teatrale-musicale».

Come nasce l’idea – o l’esigenza – di mettere in scena un simile spettacolo, «incredibile e sorprendente»?
SD: «Il testo Io rido è nato circa 6 anni fa, ma è rimasto nel cassetto fino all’anno scorso quando Marta, per puro caso l’ha letto e ha voluto che la Compagnia lo mettesse in scena. Abbiamo partecipato ad alcuni concorsi di drammaturgia e il testo è al momento finalista sia al Concorso Diversamente Stabili di Roma, sia al NOPS Festival di Roma».

«Tratto da fatti realmente accaduti»: in che modo avete raccolto e assemblato la cronaca? Fino a che punto e in quali aspetti la ricostruzione è libera?
SD: «
Il testo si ispira ad un articolo di giornale apparso su La Stampa. Ne è seguita una documentazione più approfondita su internet. Il fatto di cronaca però è soltanto lo spunto per la creazione della storia che, in gran parte, è inventata. É vero che un uomo ha messo un annuncio così sorprendente e che qualcuno ha accettato di essere cucinato e mangiato, mentre la storia della bambina, pur ispirandosi ad altri fatti di cronaca, è nata dalla mia fantasia».

Ci raccontante della drammaturgica, che dall’ingresso del misterioso uomo «con il farfallino colorato» fino all’emozionante uscita per gli applausi, tende a far crescere una empatica atmosfera di suspense?
SD: «
L’idea drammaturgica era proprio quella di creare tensione e suspense fin dall’inizio con l’intenzione di sviare lo spettatore e portarlo a credere qualsiasi cosa (magari anche a un incontro a pagamento tra i due?) La speranza è che lo spettatore non smetta di farsi domande dall’inizio alla fine. Vogliamo coinvolgerlo e portarlo poco per volta, tassello dopo tassello, alla verità finale che viene rivelata dalla Donna in modo nudo e crudo: Lei vuole mangiarmi, no?».

Sempre dal punto di vista drammaturgico, ma anche di quello della recitazione, quali sono i vostri riferimenti culturali e i modelli?
SD: «Ci ispiriamo soprattutto al teatro d’attore. Ci piace studiare i personaggi nei minimi particolari. Non a caso in Io rido ogni pausa, ogni sospiro, ogni gesto è stato studiato in modo preciso e forse un po’ maniacale”.

Progetti per il futuro?
SD: «
Stiamo già lavorando alla prossima stagione nella quale proporremo due produzioni per ragazzi, un altro dialogo ispirato ad una storia vera e un monologo tratto da diari della Seconda Guerra Mondiale. E poi, sicuramente, cercheremo di far conoscere il più possibile “l’incredibile e sorprendente” storia di Io rido».

IO RIDO. STORIA MISTERIOSA DI UNA CENA INDIMENTICABILE
scritto e diretto da Samuel Dossi
con Marta De Lorenzis e Luca Maggia
Compagnia Teatro Il Moscerino – Pinerolo (TO) / Ass. Cult. ChiPiùNeArt – Roma
Spettacolo finalista del concorso Diversamente Stabili – Roma, 2015
Spettacolo finalista del Nops Festival – Roma, 2015