Due in uno

Il prossimo 7 giugno nuova data per la strepitosa Compagnia La Ribalta, che ripropone una divertentissima commedia inglese dell’equivoco, contenendo e lasciando non pochi spunti di riflessione.

Metti un onorevole scriteriato e un sottosegretario accondiscendente, uniscili a due donne che non siano le rispettive mogli in camere d’albergo confinanti: il risultato già di per sé sarà divertente. Aggiungi poi una, dieci, cento bugie e la commedia si rivelerà a dir poco esilarante. Ci credereste ora che a mettere in scena un copione noto e intricatissimo è, con successo, una compagnia di amatori?
In un piccolo ma accogliente teatro di quartiere della capitale, il San Luca, domenica 19 aprile la pièce in due atti di Ray Cooney Se devi dire una bugia dilla grossa, è stata rappresentata in nona replica dalla Compagnia Teatrale La Ribalta, nata in seno all’omonima Associazione Culturale di Monte Compatri.
A fare da cappello allo spettacolo, l’emozionante presentazione della MMIA Onlus (Medici e Maestri in adozione) a cura del Dottor Mario Mariani, il quale ha lasciato spazio più che alle parole, alle immagini eloquenti di un progetto di volontariato che dal 2007 incentiva la costruzione di centri medici ed edifici scolastici dalla Repubblica Centrafricana fino al remoto Bhutan. Allora l’originario Two into one del commediografo britannico fungerebbe proprio da titolo perfetto per una serata piacevolissima di arte e beneficenza.
Quando lo schermo sul mondo si spegne e sulle musiche inconfondibili di Garinei e Giovannini si apre il sipario, si spalanca con esso la spensieratezza e fin dalle prime battute la risata è assicurata. Perché si fa capolino negli affari (un po’ meno) di Stato di eminenti politici in lussuosi hotel, che travolgono lo spettatore in un groviglio di paradossali menzogne atte a mascherare un tentato tradimento. I nomi buffi scelti dal momento, le coincidenze con la realtà e i colpi di scena amplificano la rete degli equivoci. E le bugie, tanto quantole ipotesi, si moltiplicano a ogni porta che sbatte con perfetto sincronismo delle parti. Sul palco undici personaggi, altrettanti elogiabili interpreti, tutti impeccabili dalla moglie tradita al cameriere cinese, dal direttore alla segretaria Fao; di spicco, tra di loro, i protagonisti Davide Mamone (nei panni del portaborse Mario Girini) e Angelo Giovannetti (On. Riccardo De Mitri) che reggono bene l’arduo confronto con Johnny Dorelli e Riccardo Garrone nella trasposizione italiana dell’86 di cui forte è l’impronta.
Tratto distintivo della compagnia diretta da Marco Domizi, che conta appena cinque anni di vita e già quattro proposte teatrali, è la cura minuziosa della scenografia persino in particolari come la spia dell’ascensore o il corredo della hall. Ma ancor più apprezzabile è la componente sorpresa che fin da Rugantino di due anni fa colpiva, ovvero un’architettura ingegnosa la quale coreograficamente e davanti al pubblico stesso, si apre e si rimonta. Più contaminazioni inoltre sono mescolate, un esempio nell’applaudito finale, come i fermi da sigla americana.
In 110 minuti trova spazio così un modo sano di fare teatro, di quelli che non hanno bisogno del turpiloquio per far ridere, che recuperano testi capaci di ironizzare sulla realtà senza farne sentire il peso, e anche con budget contenuti non lasciano all’immaginazione nel fruitore. Una scelta, tra tante proposte circolanti strillate e pseudo-professionali, ammirevole soprattutto da parte di un gruppo amatoriale che meriterebbe davvero “la ribalta”.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro San Luca

Piazza San Luca evangelista, 1 – Roma
19 aprile, ore 18.00

Sarà in scena:
7 giugno Furio Camillo
18 luglio Monte Compatri

L’Associazione culturale La Ribalta presenta:
Se devi dire una bugia dilla grossa
di Ray Cooney
Regia Marco Domizi
con Davide Mamone, Angelo Giovannetti, Luca Daddi, Sonia Cardellino, Sara Zampini, Flavia Dottorini, Fabrizio Allegretti, Maria Rosaria Benedetti, Maria Antoaneta Lajos, Andrea Mollari, Oscar Domizi, Gianluca Vincenti, Angelo Mariani, Gennaro Esposito
Assistente alla regia e direttore di scena: Rina Tartaglione
Scenografie Luciano Gioacchini e Angelo Mariani
Luci e audio Danilo Porzi
Trucco e acconciature Raffaella Mazzei
Costumi Rosa Grillo e Angela Zappa