Comicità senza frontiere

«Con questo lavoro non ho voluto togliermi il cappello del regista cinematografico per indossare quello del regista teatrale, ma ho solo voluto provare a fare qualcosa di diverso che parlasse del nostro tempo», ha dichiarato Paolo Virzì – che ha diretto l’ultimo film italiano in lizza per le nomination agli Oscar 2010, La prima cosa bella.

Il testo di Se non ci sono altre domande, tratto da un’idea di film rimasta chiusa in un cassetto per molto tempo, porta in scena «un immaginario, kafkiano studio tv» che attinge molto ai classici teatrali, ma è anche debitore di certi modi popolari di fare televisione. Una struttura narrativa basata su una «affascinante mescolanza di emozioni e linguaggi – tra teatro, cinema e tv – come se venisse eretto un vero e proprio cantiere in cui poter cambiare le carte in tavola anche dietro le quinte, poco prima di andare in scena», continua Virzì.

Nei panni dell’anonimo impiegato Cozzolino, l’ecclettico Silvio Orlando, con il quale il regista aveva lavorato già in Ferie d’agosto. A lui il compito di mettere a nudo l’intera biografia del suo personaggio, tra emozioni e colpi di scena, fino a compiere una sorta di bilancio esistenziale. Michele Cozzolino, assunto in una grande azienda, sposato e con due figlie, si ritroverà al centro di una specie di processo televisivo – dove giudici e spettatori saranno predatori ingordi delle sue debolezze, fino a spingerlo a fare i conti con la propria realtà, con la scontentezza di una vita ordinaria.

Lo spettacolo di Paolo Virzì, oltre a essere la sua prima prova teatrale, promette di essere una pièce sperimentale unica nel suo genere.

Nato da un progetto firmato dalla Nexos Digital e dalla Indiana Production – in collaborazione con Teatro Nuovo e Teatro Eliseo – l’intero impianto drammaturgico di Se non ci sono altre domande si traduce, sul palco, in un vero e proprio apparato scenografico pseudo-televisivo, composto da schermi digitali e circa dieci telecamere – con doppia funzionalità. La scenografia, infatti, se da un lato è funzionale alla vicenda narrata, dall’altro è un vero e proprio strumento di regia. Il 12 e 13 aprile, non a caso, lo spettacolo sarà trasmesso in diretta in oltre cento sale cinematografiche italiane. In questo modo, il pubblico che seguirà le vicende di Michele Cozzolino sul grande schermo, non solo potrà scoprire tutti i dettagli del suo volto e l’espressione delle sue emozioni più segrete grazie all’alta definizione dell’immagine cinematografica, ma si unirà idealmente agli spettatori del teatro in un’unica grande platea diffusa sul territorio nazionale.

In questo caso, quindi, uno spettacolo che sperimenterà una vera e propria doppia regia, finalizzata non solo alla mescolanza dei linguaggi ma anche a coinvolgere spettatori diversi tra loro. Proprio per questo motivo la pièce – che chiude la stagione teatrale 2010/2011 dell’Eliseo – rimarrà in scena per due mesi consecutivi, come spiega Massimo Monaci, direttore del teatro capitolino: «Si tratta di un’ottica Roma-centrica, che trova la sua ragion d’essere nello stare a Roma, all’Eliseo».

Lo spettacolo andrà in scena:
Teatro Eliseo
via Nazionale 183 – Roma
da martedì 15 marzo a domenica 15 maggio
orari: martedì, giovedì e venerdì ore 20.45 – mercoledì e domenica ore 17.00 (eccetto mercoledì 4 e 11 maggio ore 20.45) – sabato ore 20.45 (sabato 19, 26 marzo e 2 aprile ore 16.30 e 20.45)
(riposo dal 22 al 27 aprile e 1° maggio – durata spettacolo 2 ore e 30 minuti più intervallo)

Se non ci sono altre domande
scritto e diretto da Paolo Virzì
con Silvio Orlando, Sergio Albelli, Paola Balzarro, Antonella Bavaro, Francesca Brandi, Chiara Caselli, Fortunato Cerlino, Roberto Citran, Salvatore D’Onofrio, Evelyn Hanack, Lorenza Indovina, Eva Kiss, Mimma Lovoi, Edoardo Natoli, Antonio Petrocelli, Marina Rocco, Maria Laura Rondanini, Chiara Sani, Alessandra Stordy e Silvio Vannucci
scene Renzo Bellanca e Tonino Zera
costumi Alessandro Lai
luci Umile Vainieri
musiche Carlo Virzì
aiuto regia e casting Dario Ceruti
assistente alla regia Edoardo Natoli
proiezioni e video Davide Di Nardo – Tacabanda
disegno grafico Matteo Guazzone